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In Sala

‘One Life’: una storia di coraggio e compassione con l’immenso Anthony Hopkins

Tratto da una storia vera, un film carico di umanità e speranza

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Presentato ad Alice nella città 2023, One Life diretto da James Hawes si basa sulla vita di Nicholas Winton interpretato da un sempre straordinario Anthony Hopkins, definito dai media “l’Oskar Schindler britannico”, per aver salvato centinaio bambini dai nazisti poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Dal 21 dicembre 2023 al cinema con Eagle Picture.

One life, la storia

One Life racconta la storia vera di Sir Nicholas “Nicky” Winton (Anthony Hopkins), un giovane broker londinese, che nei mesi precedenti lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale salvò centinaia di bambini dai nazisti.

Nicky si reca Praga nel dicembre del 1938, e trova migliaia di famiglie fuggite dalla Germania e dall’ Austria, in condizioni disperate, con poco o nessun riparo e cibo, e sotto la costante minaccia dell’invasione nazista. Si rende subito conto che la sua è una corsa contro il tempo, ma capisce immediatamente cosa deve fare: salvare quanti più bambini possibile prima che le frontiere si chiudano definitivamente.

Cinquant’anni dopo nel 1988, Nicky vive ancora nel ricordo della triste sorte di quei bambini che non ha potuto portare in salvo in Inghilterra, incolpandosi sempre di non essere stato in grado di aver fatto di più.

Ma il destino gli riserva un incontro inaspettato. Un programma televisivo della BBC, That’s Life!, racconta la sua incredibile vicenda, con una sorpresa che lo lascerà senza parole. Dopo ben cinque decenni un evento determinante lo porterà finalmente a confrontarsi con il suo senso di colpa e a riappacificarsi con il passato e con sé stesso.

Una vita (stra)ordinaria

669 il numero di bambini salvati da un uomo come tanti, Nicholas Winton. Un uomo che parte da Londra, abbandona il suo lavoro per strappare agli orrori della guerra, e quindi a una morte sicura, piccole vittime innocenti.

Quando chiedono a Nicholas il motivo per cui tenesse a cuore le vite di quei bambini rifugiati, se perché fosse ebreo o avesse un legame con la Cecoslovacchia, lui non ha una risposta. O meglio, ce l’ha. È lì in quanto essere umano.

Come suggerisce il titolo, One Life, rimanda a un’unità, a un principio non semplicemente religioso che vi vuole tutti fratelli in quanto figli di uno stesso Dio o di appartenenza politica, a una legge suprema non scritta, che è dentro di noi e lega la vita di ogni essere umano, senza distinzioni o categorizzazioni, come fosse una sola, rendendoci responsabili della vita dell’altro quanto della nostra.

Come ha dichiarato lo stesso regista del film, James Hawes, Nicky incarna il trionfo dello spirito umano, il bene che si oppone e frappone alla banalità del male.

James Hawes dirige One Life con estrema delicatezza, catturando i volti dei bambini, le loro espressioni di dolore, le loro foto, i dettagli come il cartello numerato al loro collo. Perché, in quello strazio senza fine, su cui è più facile distogliere lo sguardo che soffermarlo, ogni persona perde il proprio status di essere umano e diventa poco più che un numero da conteggiare nella lista di chi c’è l’ha fatta e chi no.

Nicholas offre a quei bambini una possibilità di sopravvivenza e di rivendicazione della propria umanità. E per quanto i suo sforzi gli sembrino sempre insufficienti, perché per tante vite salvate, ne restano molte altre perdute, nel tempo si renderà conto di quanto il suo intervento abbia contato e abbia fatto la differenza.

One Life si avvale di un cast di prim’ordine, non solo l’eccelso Hopkins che interpreta Nicholas da anziano ma anche Johnny Flynn che veste i panni dello stesso da giovane, e Helena Bonham Carter, nel ruolo della madre del protagonista.

C’è un momento nel film in cui Hopkins si specchia e vede riflessa l’immagine da lui da giovane che aspetta a Liverpool Station, l’ultimo treno con i rifugiati a bordo che, purtroppo, non arriverà mai. Negli occhi di Hopkins leggiamo tutta la disperazione, il senso di profonda impotenza e tristezza.

Il suo pianto liberatorio  è una preghiera di redenzione che verrà accolta e Nicholas riuscirà a salvare se stesso, liberandosi da una colpa che non è sua, in un modo inaspettato che accende spiragli di luce in mezzo a tanto dolore.

La potenza di questo film è racchiusa nella sua verità, non solo perché racconta un fatto realmente accaduto, ma per la profondità delle interpretazioni, la capacità di imprimere nello sguardo dello spettatore volti, espressioni, momenti, di provocare un’emozione e, al contempo, risvegliare le nostre coscienze perché ogni guerra, ogni vita spezzata rappresenta un fallimento dell’umanità. E, purtroppo, la Storia si ripete e il fatto che eventi terribili accadano a miglia di distanza da noi, non vuol dire che essi non ci riguardino tutti.

Lo testimonia la vita di Winston, un uomo comune che un giorno ha deciso di prendere un treno per salvare 669 innocenti. Abbiamo decisamente più bisogno di storie come queste e di film come questi.

One life

  • Anno: 2023
  • Distribuzione: Eagle Picture
  • Nazionalita: USA
  • Regia: James Hawes

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