Simpatico e divertente cortometraggio, How not to date while trans di Nyala Moon è stato presentato (e premiato) al Florence Queer Festival 2023.
Il racconto diretto, vero e autentico di una donna trans alle prese con il primo appuntamento. Una commedia dolceamara sulla visione che il mondo ha di queste persone.
La sinossi di How not to date while trans
Una rapida ma intensa (e intensamente divertente) guida al dating dal punto di vista di una donna transgender. Sotto la superficie comica si dipana una riflessione sulla gestione dello stigma, sul passing e sulla difficoltà di stare in bilico fra due mondi; e una toccante esposizione della solitudine che ne deriva. (Fonte: Florence Queer Festival)
La recensione
Con richiami, più o meno evidenti, a Fleabag e all’iconica rottura della quarta parete da parte della protagonista, anche How not to date while trans si prende gioco, in qualche modo, dello spettatore. Immergendo il pubblico in un’autoironica guida al primo (ma anche al secondo e al terzo) appuntamento, la protagonista parla direttamente a coloro che sono davanti allo schermo.
Scherzando sulla sua condizione, cerca di capire qual è la visione del mondo a proposito del tema che la vede coinvolta in prima persona.
Tra le risate che noi, e in parte anche lei, ci facciamo nel vedere l’approccio dei vari pretendenti, siamo in sintonia nella speranza che riesce davvero a trovare qualcuno. Ma quando quel qualcuno sembra davvero vicino, ecco che la solitudine arriva a incombere sulla testa e sulle spalle della giovane.
Una riflessione dolceamara
Se l’inizio sorprendente, divertente e inaspettato del cortometraggio sembra suggerirne l’intento comico, in realtà il cortometraggio di Nyala Moon va ben oltre. Anche lei, come la sua protagonista, rompe gli schemi e, proprio quando sembra che tutto stia andando per il meglio, ecco che inserisce qualcosa che stravolge tutto. Le certezze crollano, così come le speranze e la consapevolezza che la solitudine tornerà a incombere sulla vita della protagonista (così come su quella di tante altre nella sua condizione).
A far ben sperare, però, è la sua positività e la sua capacità di vedere e cercare il bello in tutto ciò che le capita. Ne è una dimostrazione il fatto che non si arrenda di fronte ai ripetuti rifiuti, alle ripetute non accettazioni e soprattutto alla visione della realtà che la maggior parte delle persone da lei incontrate ha.
Forse perché pensa e spera che ci sia qualcuno dall’altra parte dello schermo pronto a rompere l’ennesima parete.
Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli