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Morte invisibile ed esperienze paranormali per rinfrescare l’estate in alta definizione!

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco lomuscio.

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Come il precedente The final destination (2009), diretto dallo stesso David Richard Ellis che già firmò l’ottimo Final destination 2 (2003), Final destination 5 (2011), quinto capitolo della saga horror incentrata sulla morte invisibile, venne distribuito nelle sale cinematografiche con sistema di visione tridimensionale, in modo da aumentare l’impressione che pericolosi oggetti contundenti e schizzi di materia organica si scagliassero realmente verso il pubblico.

Warner Home Video, che ne rende disponibile anche un’edizione blu-ray in 3D, lo lancia in alta definizione con codice per scaricare la copia digitale del film e una sezione extra comprendente, oltre a un breve making of, quindici minuti di scene di morte alternative e Visual effects of death, riguardante la realizzazione delle due sequenze più spettacolari incluse nei circa novantacinque minuti di pellicola; a firma in questo caso dello Steve Quale che fu regista della seconda unità in Avatar (2009) di James Cameron.

Una delle quali, appunto, è quella del crollo del ponte che, tra corpi infilzati, automezzi distrutti e catrame bollente in agguato, fornisce il nuovo sogno premonitore da cui prende il via la fuga dalla Signora dalla falce; ora all’inseguimento, tra gli altri, della Emma Bell di Frozen (2010) e del Nicholas D’Agosto visto nella commedia Mardi gras-Fuga dal college (2011).

Quindi, mentre torna in scena anche il Tony Todd che comparve nei primi due tasselli della serie, il meccanismo narrativo proto-slasher si ripete costruendo il tutto sulla progressiva eliminazione dei personaggi, destinati a perire nelle maniere meno immaginabili agli occhi dello spettatore.

Perché Quale, nonostante si trovi a dover gestire una quinta puntata, riesce ancora a portarlo abilmente fuori strada e a coglierlo di sorpresa; tanto che, complice una imprevedibile sorpresa finale, l’ennesimo mix di violentissime sequenze splatter e ironia non fatica a rivelarsi tra i più riusciti della cinquina.

Ma a rinfrescare tramite sani brividi in alta definizione questa caldissima estate 2012 provvede anche Moviemax Media Group con il blu-ray di Paranormal Xperience (2011), il cui titolo, senza alcun dubbio, vorrebbe richiamare alla memoria Paranormal activity (2007) di Oren Peli.

In realtà, però, siamo tutt’altro che dalle parti di un mockumentary in salsa horror a base di false documentazioni visive ritrovate e abbondanza di riprese da effetto mal di mare, in quanto il lungometraggio diretto da Sergi Vizcaino sembra accontentarsi di trasferire in terra spagnola uno dei più classici soggetti della produzione di paura a stelle e strisce.

Infatti, abbiamo l’immancabile gruppo di studenti universitari che, su consiglio di un eccentrico professore di psichiatria, si ritrovano in una città abbandonata per verificare l’esistenza di entità maligne.

E, ovviamente, dopo una lunga prima parte d’attesa tempestata di falsi allarmi, si sguazza tra occhi perforati e sgozzamenti attuati dall’essere kruegeriano di turno.

Fino alla rivelazione conclusiva di quello che, a tutti gli effetti, non si distacca molto da certi b-movie inediti che, negli anni Novanta, approdavano nel nostro paese direttamente in vhs.

Con il trailer italiano quale contenuto speciale.

Francesco Lomuscio

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