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‘Volare’: il film di Margherita Buy . Una commedia divertente e scanzonata
Una commedia divertente e scanzonata
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2 mesi agoon
Si capisce subito che Margherita Buy, al suo esordio come regista con Volare, presentato in anteprima alla 18^ Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public, racconta una storia autobiografica, cioè quella della sua personale ed inguaribile paura di volare. Il film è da oggi disponibile su Now.
Forse per esorcizzare questa atavica fobia ed anche per raccontare nel suo primo lungometraggio una storia su un tema a lei ben noto, la Buy, insieme ai co-sceneggiatori Doriana Leondeff e Antonio Leotti – che l’hanno poi convinta a dirigere lei stessa il film – ha scritto una commedia dalle molte sfaccettature. Fra queste prevale la chiave divertente ed ironica, che racconta una delle paure più diffuse al mondo: quella di volare. Una ridda di personaggi e di situazioni tragicomiche accompagnano la protagonista del film, la talentuosa attrice AnnaBì/Margherita, nel suo percorso/tentativo di superamento del terrore di volare. Questa fobia ha influito inevitabilmente anche sulla sua carriera, con la perdita di tante ottime occasioni ed ingaggi internazionali. Fra questi citiamo un film con un grande Maestro coreano, che sarà affidato ad un’attrice ‘rivale’ interpretata da Elena Sofia Ricci.
Volare, distribuito da Fandango, è una produzione Kavac Film, Maremosso, IBC Movie, Tenderstories con Rai Cinema, in collaborazione con Ita Airways. È prodotto da Marco Bellocchio, Beppe Caschetto, Simone Gattoni, e da Ada Bonvini, Luca Lucini, Lorenzo Ulivieri, Stefano Quaglia,e da Malcom Pagani, Moreno Zani.
Respirazione, yoga e simulazioni per superare la paura di volare
La Buy ritaglia per la protagonista del film AnnaBì (interpretata da lei stessa), un ruolo in cui la regista/attrice si muove perfettamente a suo agio. È in un contesto che contraddistingue le sue poliedriche interpretazioni in tante commedie girate con registi quali, ad esempio, Verdone, Rubini, Özpetek e Moretti. Interpreta qui una donna piena di nevrosi, a volte malinconica a volte comica, fragile e forte al tempo stesso.
AnnaBì, infatti, vuole cercare di vincere l’aviofobia, e poter almeno accompagnare la figlia che va a studiare in un’Università americana. Decide dunque di frequentare un corso organizzato dalla compagnia di bandiera in aeroporto (esperienza realmente fatta dalla Buy). E lo fa con grande determinazione, nonostante le pressioni della sua agente che la vuole a tutti i costi sul set di un’insulsa e trita serie TV. Il corso è tenuto da un comandante con quindicimila ore di volo insieme ad una psicologa specializzata. In questo contesto la nostra eroina si troverà a condividere il suo terrore con un gruppo di sconosciuti, diversissimi da lei ma profondamente simili perché accomunati dallo stesso problema.
Attraverso tecniche di respirazione yoga, esercizi di autocontrollo e mindfulness, simulazioni in navette aeree di terra, il bizzarro gruppo umano, molto variegato cerca una via di uscita alla paura che più li atterrisce. Si va dal dentista che vuole ritrovare il suo grande amore in Messico, alla giovane che vorrebbe rivedere i suoi amati cani che sono in Australia, dal critico acido e supponente, all’agricoltore rozzo e ricco che vuole conoscere il mondo. Riuscirà AnnaBì con questi improbabili compagni di avventura a superare la sua fobia per il volo?
Dalla condivisione della paura, al salto nel buio della regia
Una Buy emozionatissima racconta, in conferenza stampa, la sua prima esperienza da regista, racconta tutto a partire dall’idea originaria del film, fino al lavoro sul set ed alle sue idee sul genere della commedia. Ringrazia tutte le attrici ed attori coinvolti per averle dato fiducia, così come i produttori ed i registi ‘amici’.
“Avevo già pensato di dedicarmi alla regia, anche se non era certo una mia priorità – racconta – e forse prima non era ancora arrivato il momento. Ma quando capita di vivere qualcosa che ci ha sorpreso e divertito e che ha cambiato il tuo modo di vedere alcune cose, come nel caso della paura di volare, allora può nascere lo strano e forse insano desiderio di raccontarla a modo tuo.
Il film infatti nasce dall’esperienza bellissima che ho vissuto partecipando a un corso per vincere la mia paura dell’aereo, dopo una vita passata senza viaggiare. La condivisione di questa paura, che tenevo nascosta, è stata molto utile. Poiché era una cosa così personale, mi sono detta: va bene, stavolta mi butto. E ho fatto un salto nel vuoto che non facevo da anni. Mi ero abituata alla vita dell’attrice, una vita bellissima in cui si fa tutto quello che ti dicono di fare. Il corso è servito quando l’ho fatto anche se ora avrei bisogno di fare un ‘ripassino’.”
Nel cast, fra gli altri, Anna Bonaiuto, Giulia Michelini, Euridice Axen, Francesco Colella, Roberto De Francesco, Maurizio Donadoni, Pietro Ragusa. Vediamo il coinvolgimento di Massimo De Francovich e l’amichevole partecipazione di Elena Sofia Ricci. Lavora nel film anche la vera figlia di Margherita, Caterina De Angelis, che interpreta il ruolo di se stessa, cioè della figlia di AnnaBì. “Ho voluto proprio lei perché quello sguardo che mi posa addosso una figlia, che sa esattamente chi sono io, non avrei potuto trovarlo in nessun’altra attrice.” spiega la Buy. “Caterina sta studiando all’Accademia e sta diventando un’attrice. E secondo me è anche molto brava”.
La prima esperienza da regista
“Dirigere è stata la cosa più divertente che ho fatto in vita mia.” prosegue la Buy “Ed ho cercato di essere il più calma possibile sul set. Io sono una persona nervosissima e piena di nevrosi ma non volevo costruire un set come quello di alcuni registi ‘uomini’. I miei attori fortunatamente erano tutti bravissimi e sapevano già cosa fare, bisognava solo mettere a posto alcune cose. Quello che ho ricevuto dal loro entusiasmo, dalla loro voglia di migliorare i personaggi che avevo scritto, sui quali abbiamo discusso insieme, è stata l’esperienza più bella della mia vita. Con ciascuno abbiamo cercato di costruire un personaggio diverso. La sfida era fare un film che ha tanti protagonisti. La speranza è che attraverso la storia di questi personaggi e delle loro paure il pubblico possa riconoscersi e sorridere delle proprie fragilità, magari mai confessate.”
Nel film ci sono anche alcune stoccatine date con classe ai “critici, soprattutto maschi”. Essi, racconta Margherita, in questi ultimi anni non sono stati sempre amichevoli nei suoi confronti.
Diretta da tanti registi, la Buy ha messo in pratica quanto ha imparato sui diversi set. Ha cercato di non assomigliare a quei registi che non hanno saputo costruire una buona atmosfera sui set, usando il proprio potere per prevaricare.
Fra i registi amici invece, che hanno sostenuto Margherita, oltre a Marco Bellocchio e Luca Lucini c’è, naturalmente, Nanni Moretti. Il regista e attore romano, che ha avuto la Buy come protagonista in numerosi suoi film, dice di non avere dubbi sulla bravura dell’attrice anche come regista. Alla domanda fatta a Moretti da parte della Buy se avesse visto il film prima dell’uscita in sala, o se volesse vederlo, lui avrebbe detto “No, ma non importa. Dopo facciamo il dibattito’”.