Sabato 28 Luglio pomeriggio, una sala stracolma di spettatori, neppure un posto a sedere.
Film realizzato nell’ambito di Icarus, progetto europeo volto a contrastare la mortalità dei giovani per incidente stradale, così è stato caldamente accolto Young Europe, scritto e diretto da Matteo Vicino e girato in Italia, Francia, Irlanda e Slovenia.
Un lungometraggio che unisce ritmo narrativo, immagini e musica delle nuove generazioni e i cui protagonisti, appunto, sono dei giovani.
Josephine, in Francia, diciottenne dedita all’uso sporadico di droghe, ossessionata da Facebook e da ogni tentazione che la sua natura ribelle possa gestire; Julian, ragazzo di diciassettenne di Dublino che ha una storia con una coetanea, ma subisce il fascino della sua avvenente e, allo stesso tempo, pericolosa lettrice di spagnolo; Federico, italiano appena maggiorenne, il quale è diviso tra il modello di un padre poliziotto e un amico trentacinquenne che non è cresciuto.
Storie di tanti ragazzi europei accomunate dalla triste esperienza dell’incidente stradale che cambia per sempre le loro vite, con l’obiettivo di far riflettere i giovani facendo emergere il loro senso critico, ma rappresentando anche un monito al mondo degli adulti che alla guida, spesso, non offrono un buon esempio.
Del resto, il progetto Icarus (webicarus.eu) è stato promosso dalla Polizia Stradale, con il coordinamento scientifico del Dipartimento di Psicologia della Sapienza, in collaborazione con la Fondazione ANIA per la sicurezza stradale e il cofinanziamento della Commissione europea.
Francesco Lomuscio