Presentato in anteprima nella sezione Freestyle alla Festa del Cinema di Roma, Jeff Koons-Un ritratto privato è il nuovo lavoro del regista napoletano Pappi Corsicato, il cui cinema da sempre è ispirato – contaminato dall’arte.
Sin dai primi shooting è stato chiaro che Koons ci stesse svelando
qualcosa di sé e del suo stile di vita in un modo e con una generosità̀mai visti prima
Corsicato nel suo documentario ha da subito cercato un approccio a Koons che superasse la facciata di catalizzatore per il grande pubblico: il sold out della sua mostra a Palazzo Strozzi a Firenze ha visto oltre 170.000 presenze.
Pioniere divisivo del kitsch e pop
Jeff Koons è da sempre sul confine tra arte e cultura di massa, avendo elevato il ready-made e la fabbricazione industriale ad una fruizione visionaria. Testando i confini di ciò che può essere considerato arte e della sua diffusione nel mercato globale. Un artista che ha spaccato in due il mondo della critica: chi lo eleva a grande precursore dei nostri tempi, chi lo relega ad un cinico uomo di marketing.
Dalla Pennsylvania all’Europa, fino al Qatar Jeff Koons-Un ritratto privato ci permette di arrivare alla genesi creativa dell’artista, che più di molti ha portato nella sua arte i ricordi della propria infanzia. È in quello spazio temporale, nella tranquilla vita agiata da middle-class americana, che il suo senso di meraviglia si genera, acuisce: terreno fertile dal quale far ‘levitare’ il quotidiano e tutti gli oggetti che appartengono ad esso a strumenti di stupore, piacere, gioia, consapevolezza.

La dimensione privata
Incontriamo l’uomo Koons, come vive oggi nella fattoria che era stata del nonno, nel rapporto con i figli più piccoli. Scopriamo quanto sia essenziale, fondamentale per lui, la famiglia. Sin da giovanissimo chimera di gioie e dolori: la sua prima figlia e dopo, Ludwig avuto con la sua ex moglie Ilona Staller, gli sono stati di fatto tolti. Conosciamo le sue sfaccettature emotive e creative attraverso i racconti di sua sorella, della moglie, dei figli più grandi, dei suoi amici artisti, dei galleristi, della biografa personale.
Un collage narrativo nel quale si intersecano anche immagini e fotografie dell’archivio di Koons, insieme alle opere d’arte più famose e discusse, catturate dall’occhio contemporaneo di Pappi Corsicato. Dal Balloon Dog oversized fino alle sue Glazing Balls: sfere in vetro blu posizionate di fronte o sulle accurate riproduzioni di opere d’arte classica amate da Koons. Entriamo nel suo studio, osserviamo come maniacalmente realizza insieme ai suoi collaboratori le produzioni a marchio Koons. Seguiamo gli itinerari delle sue mostre: nel tour del 2021 attraverso l’Europa e nella retrospettiva Shine a Firenze, a Palazzo Strozzi.
Jeff Koons-Un ritratto privato partendo dall’oggi srotola visivamente quarant’anni di carriera da una prospettiva per nulla didascalica. Corsicato, come ha raccontato al pubblico al termine della proiezione al Maxxi di Roma, non ha preparato nulla, facendosi guidare nel dialogo con l’artista dal suo istinto.