SAG-AFTRA e gli studi di Hollywood hanno finalmente fissato una data per tornare al tavolo delle trattative. Il 21 ottobre, i due partiti hanno annunciato che avrebbero ripreso i negoziati martedì 24 ottobre al SAG-AFTRA Plaza. Sarà presente un gruppo ristretto di alti dirigenti delle aziende associate all’AMPTP.

I lavoratori e il management hanno interrotto le discussioni l’ultima volta l’11 ottobre con l’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi che ha dichiarato esserci un divario tra le due parti “troppo ampio” per continuare le discussioni. Il sindacato e le società di intrattenimento si erano scontrati soprattutto su una proposta di ripartizione dei ricavi della SAG-AFTRA sullo streaming. Inizialmente , il sindacato aveva cercato di incanalare il 2% delle entrate generate da particolari titoli sulle piattaforme di streaming verso i loro cast, una proposta che l’AMPTP aveva completamente respinto. L’11 ottobre, tuttavia, il sindacato ha modificato la sua richiesta: SAG-AFTRA voleva imporre una tariffa fissa per abbonato (“meno di 57 centesimi”, secondo il sindacato) su un servizio di streaming e dividere tali fondi tra gli attori i cui progetti appaiono su queste piattaforme. Il giorno successivo, durante un’apparizione a Bloomberg, il co-CEO di Netflix, Ted Sarandos, ha definito questa proposta:
“un ponte troppo lontano”
SAG-AFTRA non era soddisfatta delle protezioni offerte dalle aziende sull’intelligenza artificiale, cercando più casi in cui le aziende avrebbero dovuto ottenere il consenso degli attori per utilizzare i doppi digitali su progetti di franchising, per esempio. Le parti rimangono distanti anche sugli aumenti del salario minimo. Queste saranno tutte questioni al centro dei negoziati rinnovati martedì. L’annuncio di sabato è arrivato dopo che George Clooney e altri attori di prim’ordine hanno tenuto diverse chiamate Zoom con la leadership del SAG , proponendo che il sindacato rimuovesse il limite sull’importo delle quote versate dai membri ad alto reddito al fine di infondere più fondi nelle casse del sindacato nel corso del periodo. corso di tre anni.

Lo stesso George Clooney ha anche chiesto agli studi di tornare presto al tavolo delle trattative con il sindacato degli artisti, dicendo che l’interruzione dei colloqui era “preoccupante.“
“Almeno entrate nella stanza, non prendetevi solo vacanze.”- dichiara riferendosi