Netflix SerieTv

‘Elite 7’ cambia formula narrativa senza rinunciare alle scene hard

Un bilancio sulla penultima stagione della serie spagnola Netflix

Published

on

La recensione di Elite 7.

Quasi al giro di boa di una delle serie più di successo, ma anche una delle serie più “discusse” tante sono le scene esplicite e la dissolutezza con le quali vengono mostrati e trattati certi temi. Da poco è arrivata la conferma che l’ottava sarà l’ultima e definitiva stagione che chiuderà (forse per sempre?) il capitolo Las Encinas.

Un capitolo che forse sarebbe stato più giusto chiudere prima? Agli spettatori l’ardua sentenza.

Sicuramente, facendo un bilancio e dovendo scriverne la recensione, si percepisce che Elite 7 è strutturata in modo tale che si possa cominciare a socchiudere la porta.

Dove eravamo rimasti

Prima della recensione, la trama di Elite 7 

In questa nuova stagione Omar inizia una nuova vita all’università lontano da Las Encinas, ma non riesce a voltare pagina. Il senso di colpa per la morte di Samuel e la sofferenza causata da quel periodo lo attanagliano ancora, spingendolo ad andare in analisi. Tramite uno stage decide di tornare nella scuola dove tutto è successo per affrontare i suoi demoni faccia a faccia.

Cr. MATÍAS URIS/NETFLIX © 2022

Attraverso il percorso di Omar scopriamo che anche il resto degli studenti sta silenziosamente sfidando i propri incubi. La settima stagione di Elite tratta di salute mentale e di come molti di noi la evitano per paura o ignoranza. (Fonte: Netflix)

‘Elite 8’ Netflix conferma il rinnovo per una nuova stagione

La recensione di Elite 7

Tanti personaggi (tratto che ha sempre e da sempre contraddistinto la serie Netflix) e tanti temi anche per questa settima stagione che, però, sembra appoggiarsi ancora più sulle vicende accorse nelle precedenti.

Alcuni temi sono già stati analizzati e adesso semplicemente trovano nuovi interpreti coinvolti. Allo stesso tempo alcuni personaggi (ma già c’era stato il sentore nei precedenti due capitoli) sembrano fin troppo ispirati a personaggi iconici della serie, ma privi della stessa capacità di ammaliare lo spettatore.

E, come ogni volta, lo spettatore si trova disorientato da tutti questi cambiamenti finendo per apprezzare i vecchi. Quegli stessi vecchi che, fino a una stagione fa, erano i nuovi.

Il focus centrale

Quasi sorprende il fatto che (e non si tratta di spoiler), per la prima volta, scrivendo la recensione di Elite 7 non si faccia riferimento a omicidi o crimini del genere che da sempre hanno tenuto in piedi la serie spagnola.

Cr. MATÍAS URIS/NETFLIX © 2022

Se fin dal primo istante della prima stagione si entra in contatto con un omicidio o presunto tale, in questo settimo capitolo a pesare come una spada di Damocle sulla testa dei protagonisti è un altro tipo di mistero. Un mistero ancora più potente, per certi versi. E un mistero che può colpire chiunque, non solo i poco credibili studenti adolescenti, ma che in realtà sembrano trentenni, di Las Encinas.

Come accennato nella trama ufficiale, i protagonisti in questa stagione sono messi a dura prova dai propri incubi. Ognuno aveva o ha un problema. Da Isa che deve ancora fare i conti con la violenza subita a Didac che, invece, deve tenere a bada la propria famiglia, invischiata con la mafia. Poi ci sono Nico, ancora incerto sul proprio corpo e sui propri sentimenti che si trova a convivere con il cugino, Sara e Raul e la loro relazione ben oltre la tossicità. E ancora Iván che, provando a dimenticare il suo grande amore Patrick ed elaborare il lutto del padre, cerca di capire chi lo ha investito non immaginando di dover far fronte a nuove problematiche… familiari.

Una settima stagione che, in linea con le precedenti, riesce a bilanciare le componenti che in questi anni hanno attratto maggiormente i fan. Ma soltanto tirando, quasi fino allo stremo, una storia che, alla fine, non aggiunge niente di particolarmente nuovo.

Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli

Exit mobile version