‘The burning girls’ il folk horror è in ottima salute

The Burning Girls è una serie TV britannica basata sul romanzo omonimo di CJ Tudor, disponibile su Paramount + dal 19 ottobre 2023. L’adattamento cinematografico è a cura di Hans Rosenfeldt e Camilla Ahlgren con una produzione di Buccaneer Media e VIS.

Il reverendo Jack Brooks (Samantha Morton) e sua figlia Flo (Ruby Stokes) arrivano nella misteriosa cittadina di Chapel Croft per un nuovo inizio. Il villaggio è un luogo oscuro e ricco di demoni, e le due donne dovranno ben presto pagarne le spese. Nessuno è al sicuro, tutti sono colpevoli.

Oltre alle attrici protagoniste, nel cast figurano anche Conrad Khan, Paul Bradley Janie Dee, Jane Lapotaire, John Macmillan, Rupert Graves, Elodie Grace Orkin, Safia Oakley-Green, Beth Cordingly, David Dawson, Jack Roth, e Mollie Holder.

The Burning Girls | la trama

Quando Jack Brooks (Samantha Morton) assume il ruolo di vicario a Chapel Croft, attraversa un momento molto difficile della sua vita. La morte di una bambina durante il suo incarico precedente e l’attraversamento del lutto per la perdita di suo marito la spingono a ricominciare altrove, insieme a sua figlia Flo (Ruby Stokes). Il villaggio disperso nelle lande britanniche ha poco di attrattivo. Si tratta di un luogo in cui martiri, assassinii e sparizioni ne rappresentano la cifra identitaria.

Samantha Morton in una scena della serie.

Numerosi scandali avvolgono la parrocchia locale, anche se tutti indossano i loro sorrisi migliori. Il tessuto narrativo si dipana, dunque, tra plot twist, cliffhanger e guizzi d’orrore mentre Jack cerca disperatamente di assecondare la sua missione e, forse, espiare le colpe insite nel suo passato.

The Burning Girls | Dove regna l’oscurità

Trasposizione cinematografica di un interessante successo letterario, il nuovo prodotto in serie targato Paramount+ si inserisce appieno nella categoria horror, sia per gli elementi estetici che lo compongono sia per la costruzione della trama.

Tutti abbiamo i nostri nascondigli. Non solo fisici. Luoghi nel profondo dove riponiamo le cose che non vogliamo che gli altri vedano.

Chapel Croft è un villaggio imperniato su una lunga tradizione religiosa. La monumentale presenza del sacro rende ambientazioni, personaggi, colpi di scena e sequenze orrorifiche molto efficaci. Il contasto tra il supposto chiarore della superficie e il suo fondale dissacrante costituisce l’impalcatura su cui gioca la scrittura e l’estetica del racconto. Si potrebbe asserire che non si tratta di un evento nuovo nel panorama del folk horror, ma assistere al dipanarsi dell’oscurità umana tra le pieghe di questi perbenisti e conservatori inglesi concorre ad intrattenere lo spettatore.

Anche se la serie è strutturata in ottica plot driven, quindi sono gli eventi che sospingono i personaggi, le performance sono credibili e vibranti. Spiccano le due protagonista, ma l’opera si distingue per la sua stoffa corale. I volti degli attori, i loro segreti e la loro buffa quanto miserabile condotta disturbano l’audience, che fatica a discernere il bene dal male.

The Burning Girls | Spavento e commozione

Sebbene non sia un prodotto perfetto, la serie centra il bersaglio. Attrarre, confondere, spaventare e commuovere. La componente misteriosa, tipica del thriller, conduce chi guarda verso territori inesplorati in cui pensa di aver catturato le risposte necessarie a chiudere il racconto. Eppure, si tratta sempre e soltanto di tornare al punto di partenza, come nel gioco dell’oca. L’episodio finale è una vera chicca: l’intreccio narrativo si snoda repentinamente in una delle scene più toccanti dell’intera produzione.

David Dawson e Samantha Morton in una scena della serie.

Uno degli aspetti maggiormente interessanti di The Burning Girls riguarda la seduttività del male, che esplode proprio laddove è fortemente censurata o contrastata.

Credo che il male esista. Nel cuore di tutti gli uomini e le donne.

A Chapel Croft il male sgorga dappertutto. Ognuno crede che siano presenze invisibili ad infestare il villaggio, ma nessuno le rifugge. Che sia per coraggio o per attrazione, anche le due donne di cui una vicario gli vanno incontro. Giacché il peccato può risiede non solo nel male che facciamo, ma anche nel bene negato. Senza esclusione di colpe.

Sono Diletta e qui puoi trovare altri miei articoli