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Focus Italia

‘Picasso. Un ribelle a Parigi’ di Simona Risi in uscita a Novembre.

Presto disponibile nelle sale il lungometraggio dedicato al celebre artista.

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PICASSO. UN RIBELLE A PARIGI. Storia di una vita e di un museo, prodotto da 3D Produzioni e da Nexo Digital col sostegno del Musée National Picasso di Parigi, con la sua vasta collezione composta da ben 6000 capolvori, è in arrivo al cinema solo il 27, 28 e 29 novembre 2023. 

Diretto da Simona Risi su soggetto di Didi Gnocchi e Sabina Fedeli che firmano anche la sceneggiatura con Arianna Marelli, il lungometraggio si focalizza su un giovane emigrato nullatenente, ma destinato a diventare un mito dello scorso secolo.

Il poster ufficiale del film

Il ritratto dell’artista

PICASSO. UN RIBELLE A PARIGI. Storia di una vita e di un museo sviluppa così un ritratto originale dell’artista, tratteggiandone il carattere contradditorio, spesso occultato dietro una maschera.  Sullo sfondo emerge sempre la Parigi al tempo di Picasso, una città anch’essa contraddittoria che all’inizio del secolo, proprio quando si sta trasformando in metropoli aperta e moderna, mostra la sua intolleranza e la sua xenofobia verso l’immigrato. E Picasso è un immigrato, anarchico fra gli anarchici di Montmartre, un tipo sospetto da tenere sott’occhio. Emergeranno così aspetti ancora poco conosciuti del pittore, che solo oggi gli storici e gli storici dell’arte iniziano a indagare, come appunto il suo essere stato “uno straniero” a Parigi. Non mancheranno le analisi delle opere come Les Demoiselles d’Avignon e si scoprirà persino perché è possibile, senza forzature, gettare uno sguardo ‘queer’ sull’opera dell’artista.

 

‘Picasso. Un ribelle a Parigi’ il ruolo di Mina Kavani

A guidarci in questo percorso è Mina Kavani, attrice iraniana protagonista di No Bears di Jafar Panahi, regista dissidente vincitore del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2022. A Parigi l’interpete è approdata qualche anno fa, spinta dal bisogno di recitare senza le censure imposte dal regime degli ayatollah. Una scelta difficile nel segno della libertà, che oggi le impedisce di tornare nel suo paese. Come Picasso, che durante il franchismo non ha potuto né voluto rientrare in Spagna, anche lei oggi vive la dolorosa condizione dell’espatria.

Mina Kavani ci accompagnerà con letture di brani tratti da lettere conservate al Museo Picasso e da volumi come “Picasso e i suoi amici” di Fernande Olivier, “Picasso” di Gertude Stein e “La mia vita con Picasso” di Françoise Gilot. A completare il film le interviste a critici dell’arte, curatori, intellettuali e artisti che aiuteranno a entrare nella mente di Picasso e a capire perché è considerato uno dei più grandi geni del Novecento.

 

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