Presentato alla stampa in conferenza ad Alice nella città 2023, La guerra del Tiburtino III esce in sala il 2 novembre per Fandango Film. Scritto (insieme a Emiliano) e diretto da Luna Gualano, il film è una divertente commedia sulla falsariga di «Mars Attacks! e La figlia del presidente, con un rimando a Lisistrata, perchè ci sono donne che lottano mentre i mariti sono lontani da casa». La descrizione di Antonio Bannò, protagonista della pellicola, nel ruolo di Pinna, rende bene l’idea.
La guerra del Tiburtino III | Luna Gualano racconta il film in conferenza stampa
La Gualano apre la conferenza stampa, spiegando la nascita del progetto: «Vivo in quei luoghi, perché io sono a Casa Bruciato. Ma il Tiburtino III si distingue perché è una realtà circoscritta, molto piccola e si creano, al suo interno, dinamiche precise, che diventano universali, nella loro paradossalità. C’è molto coesione tra gli abitanti del quartiere.
Per quanto riguarda gli attori, ho scelto Antonio perché il personaggio è nato su di lui. La sceneggiatura è stata scritta pensando a lui. Mentre Sveva (Mariani, ndr.) è stata una scoperta fantastica, e i veterani mi hanno onorato…. Non sono un nome di richiamo e quello che l’attore fa nei confronti del regista è un atto di fiducia.»
Le voci degli attori…
Interviene a questo punto Paolo Calabersi, che racconta di aver «intutito qualcosa di misterioso alla lettura della sceneggiatura. C’era uno strato superficiale intrigante, divertente, e sotto dei temi grossissimi su cui Luna non ha voluto indugiare. Tutto sta sotto, mai dichiarato, ed è ciò che la rende un’opera straordinaria.»
«Ho sempre sognato di fare una regina.» – Paolo Calabresi
Paola Minaccioni sottolinea invece come il suo personaggio «rappresenti il senso comunitario», in contrapposizione alla Selene di Carolina Crescentini (assente dalla conferenza). La Mariani aggiunge solo che la sua Lavinia e Pinna si rivelano «due eroi abbastanza inconsapevoli.»
… e dei produttori che chiudono la conferenza de La guerra del Tiburtino III
Ultime battute riservate ai produttori, i Manetti Bros: «La missione di noi produttori, insieme a Rai Cinema, è quella di cercare di produrre film che ci piacciono e registi che stimiamo. Sentiamo Luna molto simile a noi – e la diostrazione è nell’aneddoto raccontato dalla stessa cineasta – Al di là dei generi e dei messaggi sociali, i film devono essere amati per il loro cuore. E in quelli di Luna è che di fronte a un nemico più grande, i diversi si uniscono.»
«Il Tiburtino III è la salvezza del mondo.» – Marco Manetti
Piergiorgio Bellocchio, in veste di produttore e interprete, racconta che «il percorso di ricerca, oltre che delle storie, coinvolge i registi con cui riusciamo a trovare una sintonia, una maniera di fare cinema comune. Luna ha le idee chiarissime e produrre registi così è molto difficile, ma poi i risultati si vedono.»
E chiude la conferenza stampa de La guerra del Tiburtino III proprio la Gualano: «I Manetti hanno intuito le potenzialità del progetto e gli sono grata di avermi concesso di essere me stessa.»
*Salve sono Sabrina Colangeli, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.