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In Sala

‘La guerra del tiburtino III’: ricchi e poveri uniti dagli alieni

Arriva in sala dal 2 novembre 2023 il film con cui la regista Luna Gualano decodifica con ironia la periferia e i rapporti di classe.

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la guerra del tiburtino conferenza

Nel Concorso Italia di Alice nella città edizione 21 e da oggi 2 novembre 2023 al cinema atterra come la sua meteora da cui prende vita La guerra del Tiburtino III di Luna Gualano: una sci-fi tutta romana e sopra le righe, che con lo zampino del paradosso, fa incontrare due mondi che da sempre viaggiano in parallelo. Merito niente di meno che di extraterrestri intenzionati ad impossessarsi del corpo e della mente degli umani.

Casualmente o volutamente, un piccolo meteorite cade nel quartiere periferico romano del Tiburtino III. Leonardo De Sanctis (Paolo Calabresi) se lo porta a casa, credendolo un sasso raccolto dal cane, inconsapevole di aver introdotto il seme della contaminazione. Da lì a poco, il quartiere si barrica misteriosamente e la notizia si diffonde nei media e attraverso i social network. A Roma Nord, ‘alcova’ borghese e ovattata, il caso Tiburtino III diventa un potenziale trend topic per Lavina Conte (Sveva Mariani), una giovane fashion blogger in crisi di nervi, minacciata nella sua supremazia e nella fuga degli sponsor. Lavinia deve entrarci a tutti i costi, nel Tiburtino III, per realizzare un video e assicurarsi, così, la vetta ambita. Il difficile, però, sarà soprattutto uscirne.

Nell’aura dei Manetti Bros. (non a caso anche produttori della pellicola), Luna Gualano imbastisce una visione ben impiantata nella realtà della periferia, nella sua variegata e viva umanità: a cominciare dalla famiglia De Sanctis, capitanata dalla mamma ‘nail artist’ Marica (una Paola Minaccioni in ottima forma), da Pinna (Antonio Bannò) il buon figlio spacciatore di fumo e l’inseparabile amico fratello Panettone (Federico Majorana), dall’immigrata e la più saggia di tutta la comunità Chanel (la brava Francesca Stagnì). Lasciano anche il loro segno: Piergiorgio Bellocchio, Francesco Pannofino e Carolina Crescentini.

Attraverso il filtro dell’alieno, che solo apparentemente trasforma un mondo assolutamente già extraterrestre agli occhi della ingenua e pura nella totale inconsapevolezza del mondo esterno Lavina Conte (resa alla perfezione da Sveva Mariani), l’incrocio tra due facce di una stessa medaglia dell’umanità riesce ad evidenziare bene i paradossi di ambo le classi sociali. Certo, il Tiburtino III è imbattibile per empatia, nei suoi chiaroscuri, in una povertà ed emarginazione vissuta con dignità, nel senso di comunità di case aperte a tutti, di invidie e chiacchiericci, di bulletti ed emarginati.

I simboli

La guerra del Tiburtino III si appoggia sui simboli che guidano e decifrano questa strana avventura: le unghie, in primis, stereotipo kitsch per eccellenza e chiave di volta del lieto fine che ne consegue. Le donne, più concrete e risolute nel gestire il quotidiano, più adatte a prendere il controllo e a risolvere il mistero che attanaglia il quartiere. La religione, con Padre Pio che gli alieni cercano disperatamente. I social network, incarnati nel cinismo innocente di Lavinia Conte, che naturalmente sfrutterà fino in fondo l’immersione nella gente povera a cui un po’ si affeziona, ma dalla quale la distanza non potrà che rimanere.

Bene ha fatto Luna Gualano a non cadere nella ‘trappola’ di fraintendimenti. Spazzati via gli alieni, il mondo torna alle sue regole e ai suoi (crudi e realistici) binari paralleli.

La guerra del Tiburtino III è una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella, Manetti bros., Pier Giorgio Bellocchio.

La guerra del Tiburtino III: la conferenza stampa

La guerra del Tiburtino III

  • Anno: 2023
  • Durata: 91
  • Distribuzione: Fandango
  • Genere: Sci-fi, commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Luna Gualano
  • Data di uscita: 02-November-2023

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