La Pitturessa è Anna Paparatti. Dalla Festa del Cinema di Roma alla sala dal 10 aprile distribuito da LO SCRITTOIO.
All’interno del documentario, oltre la pittrice, compaiono la regista Fabiana Sargentini, il pittore Pizzi Cannella, la direttrice creativa di Dior, Maria Grazia Chiuri e molti altri.
Fabiana Sargentini è una regista che sul finire degli anni Novanta ha diretto vari cortometraggi per poi farsi conoscere nel 2003 al Torino Film Festival per il documentario Sono incinta e Di madre in figlia andato al Bellaria Film Festival.
Il film sembra voglia arrivare a toccare principalmente le corde intime e filosofiche della pittrice italiana nata a Reggio Calabria, ma anche della figlia, nonché regista, Fabiana Sergentini.
Oltre alla pittura c’è anche la filosofia
In un film francese diretto da Jean Luc Godard, Questa è la mia vita , la protagonista interpretata da Anna Karina dialoga con il filosofo francese Brice Parain. Parlano per molto tempo ed esprimono pensieri di ogni tipo.
Il film di Fabiana Sargentini è vicino a questa scena in cui riemergono i pensieri della pittrice Anna Paparatti, una delle figure più importanti delle avanguardie artistiche degli anni 60′ e 70′.
Il ritratto della madre fa emergere la vita e il pensiero di una donna principalmente libera che verrà poi scoperta nel 2021 dalla direttrice artistica di Dior, Maria Grazia Chiuri. Lei propone all’artista di poter usare i suoi quadri che saranno poi protagonisti nella costruzione del set up della sfilata parigina del prêt-à porter.
L’importanza dell’arte
Il documentario appare semplice e vuole raccontare anche tramite le testimonianze di altri, la vita e le opere della regista. Purtroppo ci sono alcune volte dei piccoli problemi di audio. Però fa piacere cogliere l’opportunità di vedere un’artista che bisognerebbe scoprire sempre di più e che per la sua volontà ostinata di esprimere totalmente sé stessa può ricordare il temperamento e la saggia pazienza della regina della Nouvelle Vague, Agnès Varda.
Fabiana Sargentini vuole raccontare tutto attraverso uno stile che non adotta un’estetica dichiarata. È affascinante il fatto di comunicare sé stessi quasi come se il film fosse un autoanalisi e un resoconto intimo della relazione con chi la portava in grembo.
Che cos’è l’arte di Lev Tolstoy parlava principalmente di cosa fosse l’arte, dei suoi valori etici. Il documentario di Fabiana Sargentini vuole affrontare ciò tramite le parole della madre pittrice Anna Paparatti. Racconta anche episodi legati al maschilismo da parte della famiglia, luogo che lei è riuscita a combattere coraggiosamente.
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