Burt Young, interprete di Paulie nella saga Rocky al fianco di Talia Shire e ovviamente di Sylvester Stallone è morto poche ore fa all’età di 83 anni.
La scottante notizia è stata annunciata da sua figlia Anne Morea Steingieser al New York Times.
Roger Ebert ha offerto a Young i suoi sostegni per la sua interpretazione nel primo film Rocky: “E Burt Young nei panni del fratello (di Adrian), sconfitto e risentito, leale e amareggiato, che si preoccupa delle persone abbastanza da ferirle solo per attirare l’attenzione sul suo dolore. ” Il New York Times , in una recensione assolutamente severa e del tutto sprezzante del film ha tuttavia affermato: “Burt Young è efficace nel ruolo del migliore amico di Rocky, un boccale tracannatore di birra”.
Cenni biografici e i primi passi nel cinema
Young è nato nel Queens, a New York, da genitori di origini italiane. Abbandonò la scuola quando aveva 15 anni per arruolarsi nei Marines, prestando servizio dal 1957 al 1959. È stato formato da Lee Strasberg all’Actors Studio.
L’attore ha fatto il suo debutto sullo schermo non accreditato come barista in un episodio di The Doctors nel 1969. L’anno successivo ha fatto il suo debutto sul grande schermo (accreditato come John Harris) nel film horror Carnival of Blood. Ha avuto una piccola parte come incappucciato in Born to Win (1971) di Ivan Passer, con George Segal e Paula Prentiss e un giovane Robert De Niro.
Burt Young ha impressionato per la prima volta in Chinatown di Roman Polanski nel ruolo di Curly, il pescatore che ha assunto JJ Gittes/Jack Nicholson in un caso precedente ed è disposto ad aiutare il detective nel suo piano. Dopodiché arriva la chiamata importante a partecipare al film sceneggiato da Sylvester Stallone e diretto da John G. Avildsen (Karate Kid). Il ruolo di Paulie è senza dubbio quello che lo rende più famoso grazie anche alla nomination all’Oscar come attore non protagonista per la sua interpretazione nel primo capitolo del 1976.
Da confezionare la carne a gangster di quartiere
Paulie Pennino, cognato di Rocky è un personaggio capriccioso, geloso ma comunque leale e premuroso, era il migliore amico di Rocky. Egli avrebbe difeso lo stallone italiano se qualcuno lo avesse insultato. Un personaggio sfaccettato e spesso sottovalutato, perché a fronte di un minor minutaggio man mano che la saga va avanti ha sempre in serbo delle battute importanti che ne condiscono la caratterizzazione. Pertanto nel primo film è frustato e comincia a manifestare i primi segni di gelosia nei confronti dell’amico. In Rocky 2 porta all’apice il suo modo burbero e maleducato di trattare la sorella sgridandola di trattare male Rocky e provocandole la prematura gravidanza causandole troppo stress.
Da gangster di quartiere a cornerman durante gli incontri
Nel terzo capitolo la sua parte è più limitata sebbene i primi minuti del film suggeriscano una maggior gelosia nei confronti del proprio amico, salvo poi andare a lavorare per lui e colmare l’astio generato da qualche bevutina di troppo. In Rocky 4 Paulie è quasi non pervenuto, il rapporto bizzarro con il robot di famiglia è talmente assurdo da non far ridere. In Russia passa il tempo a sbraitare e a borbottare in merito alle pessime condizioni in cui Rocky si debba allenare. Si riprende sul finale quando rinvigorisce lo stallone italiano con un dialogo dolce ed inaspettato da parte di un uomo rozzo come Paulie che si dimostra in realtà l’amico che tutti possiedono, il duro e lamentoso dal cuore d’oro.
Le ultime fugaci apparizioni di Paulie
Nel 1990 Rocky V è la causa della bancarotta dei Balboa. Il film mostra in realtà come il ritorno alle origini e a condizioni di vita non agiate sia un toccasana per la famiglia Balboa che torna ad una dimensione umile ma non in senso dispregiativo bensì onorevole. L’ultima apparizione nei panni di Paulie è in Rocky Balboa del 2006 lavorando di nuovo presso l’impianto di confezionamento della carne e funge da cornerman per l’amico nell’incontro finale. In questo film la sorella di Paulie, Adriana, nonché moglie di Rocky, muore off-screen. Il personaggio di Burt Young dice di non voler vivere più nel passato e nel ricordo di Adriana perché gli porta alla mente quanto lui non l’abbia trattata bene in vita. A testimonianza di come il personaggio non abbia più molto da raccontare dopo sei film. Young non è apparso in Creed del 2015, poiché si dice che Paulie sia morto nel 2012 e soprattutto il personaggio aveva finito quello che aveva da dire e sarebbe stato di troppo.
Il personaggio è presente in Creed e Creed 2 come breve omaggio nelle scene in cui Rocky va a trovare al cimitero la sua famiglia. Sebbene l’attore in carne umana non si veda le inquadrature esplicitano la morte di Paulie. Per sei film il suo personaggio ha accompagnato il pubblico nella visione. Man mano i fan hanno imparato ad apprezzare Paulie nonostante i suoi capricci e i suoi limiti caratteriali.
Sylvester Stallone non contento della sua assenza, del mancato coinvolgimento in Creed 3 è all’opera per una serie tv sempre nel mondo narrativo della saga di Rocky.
Uno dei migliori caratteristi della sua generazione
L’eccezionalmente prolifico Young che non è mai stato un granché da guardare, rendendolo l’attore caratteristico perfetto aveva un modo di prendere un delinquente, uno scagnozzo o un boccale e dargli più personalità, più simpatia, in qualche modo, di quanto il ruolo meritasse.
In una recensione negativa del 2011 del dramma poliziesco di Robert Aldrich del 1977 The Choirboys, un pessimo adattamento del romanzo di Joseph Wambaugh, il critico Richard Winters ha scritto: “Ci sono alcuni punti positivi. Mi è piaciuto molto il personaggio di Burt Young. […] Qui interpreta un sergente di polizia incredibilmente sgangherato e grossolano che mette in mostra il suo lato tenero in un momento del tutto inaspettato.
Young ha interpretato uno dei camionisti in Convoy (1978) di Sam Peckinpah, con Kris Kristofferson, e ha interpretato l’autista e guardia del corpo del personaggio di Rodney Dangerfield nella commedia del 1986 Ritorno a scuola.
Al servizio di Sergio Leone
In una scena memorabile di C’era una volta in America (1984) di Sergio Leone l’attore interpreta un teppista che mangia in modo rozzo e racconta una storia molto indecente su come è riuscito a entrare in un negozio di diamanti di Detroit. Il modo di interpretare tale personaggio è antesignano del personaggio standard dei film di Martin Scorsese. Non a caso alcuni tratti e movenze protratte in questa scena da Young vengono riprese da Joe Pesci negli svariati ruoli al servizio di Scorsese.
Da Oggi al cinema The Killers of the flower moon di Martin Scorsese.
Altri ruoli da menzionare
Nel film di Uli Edel del 1990 Last Exit to Brooklyn, ha interpretato Big Joe, personaggio che viene licenziato durante uno sciopero. Il suo personaggio è violento, non troppo brillante, ciononostante si dimostra essere un uomo perbene preoccupato per la sua famiglia. Tipico personaggio di Burt Young. Pertanto ricalca alcuni tratti del personaggio di Paulie. Un giorno la moglie di Big Joe racconta che sua figlia, interpretata da Ricki Lake, è incinta di otto mesi, al che lui risponde: “È solo grassa”.
Nel film di Tom McCarthy del 2011 Win Win, Paul Giamatti interpreta un avvocato stufo che tradisce il suo cliente. Burt Young interpreta questo cliente che è affetto da Alzheimer ma si rifiuta di lasciare la sua casa, diventando il suo tutore legale e trasferendolo in una casa di cura.
A fianco di James Caan
Nella commedia romantica del 1999 Mickey Blue Eyes, in cui Hugh Grant si innamora di una ragazza (Jeanne Tripplehorn) proveniente da una famiglia mafiosa, James Caan interpreta suo padre e Young interpreta il capo. A questo punto Young aveva realizzato tanti film con Caan quanti ne aveva fatti con Stallone. Quando si fa il nome di James Caan chiaramente il primo ruolo a cui si pensa è Santino Corleone ne Il padrino.
In The Gambler (1974) di Karel Reisz affianca James Caan. Questa volta l’interpretazione di Burt Young ha attirato l’attenzione del critico Jonathan Rosenbaum nel Monthly Film Bulletin, che, in una recensione negativa del film, ha dichiarato quanto segue. “Vale la pena notare che alcuni attori fanno il possibile per ravvivare le parti relativamente marginali della narrazione. Burt Young nei panni di Carmine, lo strozzino, descrive una parabola dall’amabilità familiare alla brutalità casuale che è davvero terrificante. “
Nel thriller d’azione contemporaneo di Sam Peckinpah The Killer Elite (1975), Young ritrova nuovamente l’amico attore James Caan, interpretando il fedele pilota Mac al fedele sostegno dell’agente Mike Locken . (Fu in questo ruolo che Young attirò l’attenzione di Stallone.)
Nel film Harry e Walter vanno a New York (1976), con Caan ed Elliott Gould, Young in questo caso interpreta il direttore della prigione.
Non solo cinema per Burt Young
Young è apparso in film per la TV ed è stato ospite di Tales From the Crypt, Columbo e persino Walker, Texas Ranger. Addirittura è apparso in un episodio del 2001 di The Sopranos nel ruolo del padre di Bobby “Bacala” Baccalieri di Steve Schirripa.
Più impressionante è stata la magistrale interpretazione dell’attore in un episodio del 1997 di Law & Order intitolato Mad Dog nel ruolo di un molestatore sessuale. Rilasciato sulla parola, si presume sia colpevole di nuovi crimini abbastanza simili a quelli che lo hanno portato in prigione. Tuttavia viene messa così tanta pressione dalla polizia e soprattutto dal procuratore distrettuale McCoy di Sam Waterston che, alla fine, forse è costretto a farlo.
Addio ad un vecchio amico da parte del più grande amico di tutti
La notizia della morte di Burt Young ha destato stupore e soprattutto tristezza nei confronti del pubblico cinefilo. Chi ha risposto prontamente all’annuncio postando un dolce ricordo è stato un vecchio amico di Burt Young, l’attore dello stallone italiano. Stallone ha reso omaggio alla sua co-star di Rocky su Instagram, scrivendo quanto segue.
“Al mio caro amico Burt Young, sei stato un uomo e un’artista incredibile, mancherai moltissimo a me e al mondo”.
Fonte: Variety, 18/10/2023