Presentato ad Alice nella città 2023 e precedentemente passato a Locarno (dove ha vinto una menzione speciale), La gita scolastica (Ekskurzija, 2023) segna l’esordio nel lungometraggio della regista bosniaca Una Gunjak, dopo la realizzazione di quattro cortometraggi molto apprezzati. Lo abbiamo rivisto questa settimana a Euro Balkan Film Festival e il film è al cinema dal 7 Novembre distribuito da Trent Film.
Un debutto promettente, soprattutto perché la regista si confronta con l’abusato genere del Coming of Age, offrendo però qualche riflessione in più.
Un approccio all’argomento pragmatico, che diviene a tratti quasi una disamina documentaristica della società odierna della Bosnia, come ad esempio attestano le riunioni dei professori oppure le comitive notturne dei giovani.
La gita scolastica, la trama
Iman (Asja Zara Lagumdžija) è un’adolescente, dall’aspetto quasi maschile, che vorrebbe perdere la sua verginità. Non riuscendoci, mente alle compagne e dice addirittura di essere incinta. Quest’ultima notizia crea scalpore nella scuola, e Iman viene additata e messa in disparte.
La verità non serve a nulla, perché ormai viene vista in malo modo. Iman è entrata nel mondo degli adulti, in particolare ha scoperto la tipica mentalità del proprio paese, e non le resta che affrontare la vita in solitaria.
Una gita scolastica di Una Gunjak
L’escursione citata nel titolo, ossia la gita organizzata dalla scuola, può essere interpretata anche come l’excursus che fa la Gunjak dentro la realtà che vuole mostrare. Partendo dalla storia personale di Iman, la regista racconta le dinamiche della società che la circonda, la stessa in cui lei è nata e cresciuta.
Un canonico Coming of Age soltanto nella parte iniziale, quando la protagonista vuole perdere la verginità per diventare adulta. Non per sentirsi uguale agli altri, perché Iman è già integrata nel gruppo, ma per un naturale passaggio d’età.
Iman, che ha un aspetto androgino e veste in maniera molto maschile, nascondendo le sue forme, non sente la necessità di dover esibire il proprio corpo, come invece fanno le altre ragazze (scarpe con i tacchi, per esempio).a
La società bosniaca, di forte matrice tradizionalista, è ancora legata a dogmi religiosi e morali. I dialoghi e/o gli atteggiamenti trasgressivi dei giovani rimangono soltanto parole o gesti. Giovani non dissimili, nella mentalità, a quella della generazione passata, legata certamente a valori vetusti.
La loro impostazione categorica appare nel momento in cui Iman dice di esser rimasta incinta, e l’amicizia fraterna scompare. Una vergogna che non può essere accettata: la gravidanza fuori dal matrimonio è uno scandalo.
È come se Iman fosse una novella Hester, la protagonista de La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne. La società bosniaca le ha marchiato una grossa A. Soprattutto gli “illuminati” professori, che rifiutano Iman, e giungono ad accusare la madre di essere una pessima madre.
E la loro dogmatica posizione non cambia, anzi s’inasprisce, quando scoprono che era soltanto un’adolescenziale bugia. La scena in cui il ragazzo scaccia Iman, suggella questa irreparabile situazione.
La Gunjak racconta tutto questo utilizzando anche toni fotografici che sin dall’inizio descrivono l’aspra cultura bosniaca. Pochissime concessioni a colori vivi, e predominanza di toni freddi. A cui si aggiunge una messa in scena che predilige la macchina a spalla, per rendere più realista la storia, e mostrare la tensione che attanaglia la giovane protagonista.
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La Gita scolastica Excursion
Anno: 2023
Durata: 94'
Distribuzione: Trent Film
Genere: drammatico
Nazionalita: Bosnia
Regia: Una Gunjak
Data di uscita: 07-November-2024
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