Io e il Secco (2023) è l’opera prima di Gianluca Santoni arriva al Festival del cinema di Porretta Terme
Il film, promosso e sostenuto dalla Emilia Romagna film commission, forte di diversi premi, ha vinto miglior soggetto e menzione per la sceneggiatura al Premio Solinas 2017 e ha alla base tematiche purtroppo molto attuali, utilizzando con intelligenza il cinema di genere.
Il piccolo Denni é ormai stanco di vedere la madre, vittima di violenze, coperta di lividi. Suo padre è un uomo violento, ma la mamma sembra accettare con rassegnazione le cose.
Il bambino escogita un piano drastico: assoldare un sicario, un superkiller, e commissionare l’omicidio del padre.
Il “killer” in cui s’imbatte è Sergio, detto “Il Secco”, un criminale poco credibile che sbarca il lunario nel suo quartiere, sempre alla ricerca dei soldi.
Tra i due nascerà un rapporto particolare, che unirà due vite così distanti.
Un nuovo buddy movie
A una prima visione, quello che sicuramente colpisce in primo luogo, è la storia alla base di Io e il Secco.
L’incidente scatenante della vicenda è una situazione di violenza e abusi, che purtroppo sentiamo troppo spesso nella vita reale. Sarebbe stato semplice cadere nella retorica facile, dato il tema delicato, ma Gianluca Santoni ha l’idea geniale di raccontarla attraverso gli occhi del piccolo Denni con la I, mescolando il buddy movie a scenari, accadimenti e personaggi che richiamano il genere crime e un realismo alla Claudio Caligari.
Il risultato è un film molto originale, mai banale, che passa con rapidità e con grande naturalezza dal dramma alla tenerezza, passando per il riso, con situazioni molto divertenti ma ben contestualizzate, che non cozzano con la struttura dell’opera.
Sere Nere
Il film ha dalla sua una regia che si mette al servizio della storia, senza scadere in virtuosismi fuori contesto. La fotografia restituisce con abilità il realismo degli ambienti mostrati, con una messa in scena mai scontata.
È forse il cast, però, l’elemento più sorprendente del film. Tutti gli attori calzano perfettamente nel ruolo che svolgono, persino i minori. La coppia Denni & Secco, interpretati rispettivamente dal piccolo Francesco Lombardo e da Andrea Lattanzi, è irresistibile e i due ci regalano una grandissima prova attoriale.
Anche la musica gioca un ruolo fondamentale: Molto intelligente l’uso diegetico di canzoni come Sere Nere di Tiziano Ferro, che diventa un elemento portante della storia e dei rapporti tra i personaggi.
Un uso extradiegetico di questa canzone, così gettonata, sarebbe potuto risultare abbastanza banale, ma Santoni riesce a evitare questo rischio.
Possiamo quindi dire che l’opera prima di Gianluca Santoni è un ottimo film che dovrebbe essere guardato da tutti quanti gli spettatori che (a buon ragione, visti molti titoli prodotti in questi anni) storcono il naso di fronte al cinema italiano.
Io e il Secco ci mostra come sia possibile fare un film senza ricorrere alle solite stereotipate rappresentazioni di periferia.
Abbiamo parlato con il Regista di Io e il Secco e trovate la conversazione con Gianluca Santoni a questo link
‘Io e il Secco’ Conversazione con Gianluca Santoni