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‘Eravamo bambini’: dolore e vendetta di un legame amicale

'Eravamo bambini' narra di un gruppo di amici che si ritrova a dover affrontare un trauma del passato...

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Eravamo bambini è il nuovo film di Marco Martani (in questo caso, sia regista che sceneggiatore) presentato ad Alice nella Città nella sezione Panorama Italia – Concorso e al cinema dal 21 marzo distribuito da Europictures. Il lungometraggio narra di un vecchio gruppo di amici che si ritrova anni dopo l’infanzia in un paese della costa calabrese dove erano soliti trascorrere le vacanze.  Non si tratta del puro piacere nel rivedersi, e raccontarsi le loro vite.  Alla base dell’ incontro c’è un vecchio trauma vissuto insieme. Eravamo bambini è dunque la storia di un’amicizia salvifica, ma triste al tempo stesso. É la vendetta a tracciare i percorsi dei singoli…

L’etica della “vendetta fai-da-te”: cosa è giusto?

La narrazione ruota tutta intorno a una vicenda in particolare che lega i cinque protagonisti. Pur essendo resa nota man mano e non sin da subito, al pubblico viene comunicato fin dall’inizio che il gruppo di amici sullo schermo condivide un medesimo trauma. Un trauma che si è svolto nella loro infanzia e che li ha portati a incontrarsi nuovamente in età adulta. Un incontro avvenuto dopo un richiamo che sembra casuale ma non lo è affatto…

I ritratti psicologici dei singoli personaggi ci presentano delle vite spezzate da  qualcosa di mai superato. Ciò ci viene suggerito dai loro dialoghi che sono scarni, privi di emozioni. Sembra quasi che abbiano svolto le loro intere esistenze in funzione di quel momento, di quella nottata di vendetta. Il film introduce dunque la tematica della vendetta in proprio e del sangue versato che sarebbe abbastanza per sostituire le amare lacrime di una vita intera.

La pecca del lungometraggio è però quella di rimanere in superficie. Infatti, nonostante la sofferenza dei protagonisti sia ben visibile, questa rimane sin troppo superficiale per creare empatia. I personaggi sembrano creati sulla base di meccanicismi che li rendono difficili da comprendere. È sicuramente voluto in parte proprio perché si vuole restituire il ritratto di vite danneggiate, sopravvissute e non vissute. Ma questo rende alcuni personaggi in particolare troppo poco chiari e di difficile comprensione…

Vite e narrazione spezzate: la coralità

Uno dei punti forti del film è sicuramente la narrazione corale ma soprattutto non lineare: si alternano flashback e attualità, donando al lungometraggio ricchezza visiva e narrativa. Ci vuole del tempo prima che lo spettatore riesca a cogliere il senso delle immagini che si presentano sullo schermo: infatti, il film inizia con l’arresto di uno dei cinque amici e presenta poi la situazione di ogni singolo. Tutto ciò, prosegue in un interporsi di immagini legate alla lontana e traumatica infanzia. Questo tipo di narrazione sembrerebbe far riferimento allo stato psicologico dei protagonisti, probabilmente rinchiusi in una vita dove per tanto tempo hanno provato a cercare e ricostruire il puzzle della loro esistenza ma senza riuscirci.

Eravamo bambini è dunque una storia semplice ma complessa, dove emergono varie tematiche interessanti a cui lo spettatore può legarsi. Si è parlato infatti di vendetta, trauma, importanza della salute mentale per poter condurre una vita appagante; ma emerge anche il tema del potere e dell’influenza politica, dell’effetto che il più forte ha sul più debole…

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Eravamo bambini

  • Anno: 2023
  • Durata: 100'
  • Distribuzione: Europictures
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Marco Martini