‘Holiday’, la gioventù sotto accusa in un’estate ligure

Mi sono sentita come dentro una tempesta, dichiara scostante la protagonista di Holiday, Veronica Fois, accusata del duplice omicidio della madre e del suo amante, in un’aula di tribunale spoglia dove verrà dichiarata innocente per mancanza di prove a suo carico. La tempesta a cui si riferisce non è soltanto quella processuale e mediatica, ma anche la tempesta caratteristica dei vent’anni in cui non è ancora chiaro il nostro posto nel mondo. Holiday è uno dei tre film italiani in concorso alla Festa del cinema di Roma.

Il corpo della colpevole

Il corpo di Veronica su entrambi i fronti è esposto e preso di mira. Il regista Edoardo Gabbriellini indugia sui particolari del corpo femminile, sia della ribelle Veronica e della sua inseparabile amica Giada, che di sua madre, la vittima. Mentre quello della protagonista è subito in primo piano, quello di sua madre è rivelato gradualmente. Sono due corpi agli antipodi. La messa in scena ricostruisce le dinamiche del crimine a ritroso. La sceneggiatura, insieme al montaggio di Walter Fasano, gioca con i salti temporali facendoli convergere nel luogo in cui si svolge quasi per intero la pellicola. Un albergo della costa ligure: Holiday.

Holiday di Edoardo Gabbriellini

Un thriller introspettivo

Nonostante la promessa di spensierati soggiorni estivi, l’albergo a gestione familiare farà da sfondo a un efferato crimine. I pochi personaggi del film sono tutti possibili colpevoli: il marito geloso (Alessandro Tedeschi), l’amica tradita (Alessia Giuliani), Veronica e Giada. Stabilite le premesse di uno scenario crime, in realtà il film volge su un versante più psicologico focalizzandosi sul rapporto di amicizia tra Veronica e Giada, sulle loro prime esperienze amorose e sul loro rapporto con il mondo adulto, mosso da un egoismo esasperato. Pessima è la figura della madre interpretata da Alice Arcuri, che vessa continuamente Veronica sul suo aspetto fisico poco curato e il suo temperamento indolente. La vicenda narrata non è la ricostruzione romanzata di un fatto reale. Il regista si è invece ispirato al video di una ragazza in un carcere nella sua ora d’aria, dall’aspetto innocente fino a prova contraria.

L’amicizia tra Veronica e Giada

La fotografia nell’incipit restituisce l’idea di una vecchia cartolina con macchie di usura. Le sequenze in tribunale invece hanno un’estetica che richiama i programmi processuali in tv. Le due attrici che interpretano Veronica e Giada, le esordienti Margherita Corradi e Giorgia Fank, sono state selezionate durante uno street casting a Genova. La loro spontanea affinità è traccia di un’amicizia reale, rivisitata sullo schermo. In particolare Margherita Corradi conferisce al personaggio di Veronica Fois un fascino sinistro. La sua immagine si rifrange in continuazione, riprodotta sullo schermo di uno smartphone o in un servizio al telegiornale.

Ma chi è veramente Veronica Fois? La trama non particolarmente originale non porta lo spettatore a chiedersi chi sia il colpevole, ma a capire cosa si nasconde dietro il volto di una ventenne che sembra in lotta col mondo intero, dotata di un’energia erosiva in cerca di una via di fuga oltre le mura del piccolo albergo di famiglia.