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In Sala

‘Yuku e il fiore dell’Himalaya’ coccola e commuove grandi e piccini

Il viaggio musicale della topolina Yuku è un film per famiglie con uno sguardo poetico sul trapasso e l’addio dei cari

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Yuku e il fiore dell’Himalaya di Arnaud Demuynck e Rémi Durin è un film di animazione musicale, presentato a Locarno e dal 26 ottobre nelle sale italiane con Trent Film.

Un racconto animato con un tratto semplice e colori vistosi, che si avvale della magia della musica per rivelare il viaggio di crescita della topolina Yuku, e una dipartita poetica.

Yuku e il fiore dell’Himalaya, la trama

La giovane topolina Yuku, la più grande e più responsabile nel gruppo. Abita con la mamma, la nonna e i fratellini e sorelline nella biblioteca di un castello. Durante la ricerca di cibo, un giorno, il gatto della residenza tende alla famiglia un agguato. I topolini riescono a scamparla, ma la nonna è ferita. Per salvarla, Yuku intraprende un lungo viaggio con il suo ukulele in cerca del fiore dell’Himalaya: secondo la leggenda narrata dalla stessa nonna, il fiore ha proprietà curative. Malgrado le incredibili prove a cui è sottoposta, con il potere della musica intesserà nuove amicizie e imparerà la responsabilità e a non darsi per vinta.

Yuku

Un viaggio musicale per famiglie

Piacevole il viaggio musicale che Yuku intraprende per salvare la nonna, su ritmi che vanno dall’hip hop allo swing. Qui la musica è il mezzo di comunicazione che crea ponti tra potenziali “nemici”, consolida amicizie nate per caso, permette ad una bimba di diventare adolescente. Yuku affronta il viaggio in solitaria, ma non in solitudine dal momento che il suo ukulele è un compagno di viaggio essenziale nel risolvere i conflitti.

La storia è costruita con ruoli semplici, una sfida da affrontare e una minaccia (il solito lupo cattivo) da dover ingannare per scappare. Il bosco è un affascinante e colorato calderone di sorprese, dove abitano scoiattoli, volpi e gufi e ricorda il mitico ambiente di Robin Hood. Pertanto il linguaggio è alla portata dei piccoli, sebbene ricco e colorato.

Il tratto che i registi Arnaud Demuynck e Rémi Durin scelgono, sebbene vistosamente colorato, non è mai eccessivo e lascia ai personaggi una antropomorfizzazione moderata. I bambini potranno vedere questi animali come creature fantastiche, che si spostano a velocità ancora tollerabili.

Il coniglio che beffa le frecce

Il personaggio più adorabile è senz’altro il coniglio che parla in rima e che salva se stesso e Yuku dal pentolone delle cucine del castello. Con agilità, e canzonando la pioggia di frecce inutilmente consumate dietro ai suoi salti agili.

Quel che rimane con altrettanto calore, è la delicata interpretazione della dipartita della nonna che in Yuku e il fiore dell’Himalaya assume la stessa consistenza delle storie che lei racconta. C’è un passaggio di consegne che permetterà a Yuku non solo di ereditare l’incarico di cantastorie, ma di arricchire le storie narrate dalla nonna con le sue magiche, uniche e personali esperienze di vita.

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Yuku e il fiore dell'Himalaya

  • Anno: 2023
  • Durata: 66 minuti
  • Distribuzione: Trent Film
  • Genere: Animazione
  • Nazionalita: Francia, Belgio, Svizzera
  • Regia: Arnaud Demuynck e Rémi Durin
  • Data di uscita: 26-October-2023