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In dvd L’angelo con la pistola di Damiano Damiani

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Direttamente dai primi anni Novanta, Mustang Entertainment riscopre in home video L’angelo con la pistola, per la regia di Damiano Damiani. Siamo infatti nel 1992 con un lungometraggio che, tra l’altro, ha goduto anche di una versione televisiva della durata fiume di circa tre ore. Ma è l’edizione cinematografica di un’ora e cinquanta quella proposta in questo supporto dvd. L’occasione per poter rivedere un crime movie in salsa poliziesca figlio del periodo in cui ebbe grande successo il serial televisivo La piovra.

Serial di cui non solo il compianto Damiani fu uno dei registi, ma il Remo Girone qui protagonista fece parte del cast.

Un Remo Girone che, disilluso commissario, spalleggia una giovane donna impegnata a fare piazza pulita di malavitosi a suon di pallottole. Il motivo? Vent’anni prima, in tenera età, fu testimone del massacro della sua famiglia per mano di alcuni balordi. Quindi, corrotti, boss e trafficanti di droga finiscono nel mirino di una vendicatrice in gonnella cui concede anima e corpo Tahnee Welch. Proprio lei, la figlia d’arte che, prima di prendere parte al dittico Cocoon, fece perdere la testa al Claudio Amendola del vanziniano Amarsi un po’….

Una vendicatrice sicuramente nata sulla scia di illustri, precedenti modelli da grande schermo, a cominciare dalla Nikita proposta da Luc Besson soltanto due anni addietro. Anche se il titolo L’angelo con la pistola non può fare a meno di richiamare alla memoria quello de L’angelo della vendetta. Del resto, quel cult firmato nel 1981 da Abel Ferrara si costruiva su una vicenda piuttosto simile. Con una ragazza che si trasformava in spietata assassina di uomini dopo essere stata violentata più volte in breve tempo.

Possiamo allora tranquillamente parlare di un vero e proprio tentativo di emulazione italiana (riuscita) di produzioni estere.

Tentativo di emulazione oltretutto impreziosito da un ricco cast spaziante da Sergio Fiorentini ai Cesare Bocci e Maurizio Crozza degli esordi. Senza contare il Mario Donatone visto in molte avventure del maresciallo Giraldi alias Tomas Milian e una Eva Grimaldi che non esita a mostrarsi svestita. Anche perché il suo è il personaggio di una prostituta destinata a stravolgere il percorso vendicativo della Welch. Favorendo, di conseguenza, gli inaspettati risvolti di sceneggiatura – da un soggetto dello stesso Damiani e Mario Cecchi Gori – atti a precedere l’epilogo de L’angelo con la pistola.

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