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SAG-AFTRA in sciopero: ancora nessun accordo

I produttori dell'AMPTP hanno sospeso momentaneamente le trattative con il sindacato degli attori, denunciando un divario troppo grande tra le richieste delle due parti.

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Lo sciopero degli attori continua. Nonostante l’apertura della scorsa settimana e la forte speranza di arrivare a un accordo in questi giorni, i produttori dell’AMPTP e il SAG-AFTRA, sindacato degli attori, continuano a lottare al banco delle trattative.

Dopo una settimana di colloqui e incontri che facevano ben sperare – e anche dopo il successo e la fine dello sciopero degli sceneggiatori del WGA – gli studios hanno momentaneamente sospeso le trattative. Dopo l’incontro dell’11 ottobre l’AMPTP – associazione in cui si riuniscono i massimi produttori di Hollywood – ha lamentato una distanza troppo grande tra le parti per potere raggiungere un compromesso. Dal canto suo il SAG-AFTRA – ormai in sciopero da luglio – ha accusato gli studios di essersi “comportati da bulli” e di non avere nemmeno cercato di ascoltare le proposte del sindacato:

Queste aziende si rifiutano di proteggere gli artisti dall’essere sostituiti dall’IA (Intelligenza Artificiale), si rifiutano di aumentare i vostri salari per stare al passo con l’inflazione e si rifiutano di condividere una minuscola parte degli immensi ricavi che il vostro lavoro genera per loro. Abbiamo fatto grandi e significativi passi avanti da parte nostra, compresa la completa trasformazione della nostra proposta di condivisione dei ricavi. Le compagnie hanno rifiutato le nostre proposte.

I portavoce del SAG-AFTRA aggiungono anche gli studios stanno travisando i dettagli delle loro proposte e gonfiando eccessivamente le cifre richieste per giustificare la loro completa chiusura al dialogo.

La questione dell’Intelligenza Artificiale

Così come nelle richieste degli sceneggiatori, anche in quelle degli attori uno dei punti centrali riguarda l’impiego dell’Intelligenza Artificiale. Gli studios hanno dichiarato di aver offerto al SAG-AFTRA un “consenso anticipato” per gli interpreti  sulla creazione e l’utilizzo di repliche digitali, e che una replica digitale degli attori non può essere realizzata senza un consenso scritto, che la controfigura virtuale non può essere riutilizzata in seguito a meno che non sia specificamente concordata e compensata.

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Insomma, tutto sarebbe impiegato nei limiti del consenso degli attori stessi. Ma il sindacato ha ribattuto che la definizione di “consenso” data dai produttori si riferisce soltanto al primo giorno di impiego dell’attore fisico e che l’uso della sua replica digitale può essere potenzialmente riutilizzata all’infinito senza neppure che l’attore in questione lo sappia.

Le richieste del SAG-AFTRA

Gli attori sono tornati a discutere con gli studios pochi giorni dopo che la Writers Guild of America ha posto fine al suo sciopero, durato 148 giorni. All’inizio della settimana, il 9 ottobre, i membri della WGA hanno ratificato a larga maggioranza l’accordo negoziato dalla corporazione, ponendo ufficialmente fine allo sciopero.

Dopo l’ultimo incontro tra SAG-AFTRA e AMPTP – tenutosi l’11 ottobre – questi ultimi hanno anche lamentato la scarsa disponibilità del sindacato di scendere a compromessi, come invece hanno fatto gli scrittori. Ad esempio, il SAG-AFTRA ha chiesto un aumento dell’11% dei salari minimi, mentre il WGA ha dovuto accontentarsi di un aumento del solo 5% nel primo anno. Oltre alla questione dell’IA, le altre richieste del sindacato riguardano un generale aumento dei salari, dei bonus per i contenuti in streaming e per il numero di spettatori e maggiori garanzie per i periodi di casting e audizioni.

I toni della discussione si sono quindi di nuovo e improvvisamente inaspriti, facendo sfumare la possibilità di una fine imminente dello sciopero. Tutti speravano che anche il SAG-AFTRA riuscisse a ottenere un accordo anche sull’onda della vittoria del WGA che, dopo mesi e mesi di trattative e di lotta, ha ufficializzato la fine dei picchetti e il ritorno al lavoro. Ma senza gli attori le produzioni non possono comunque rimettersi in moto. Eventuali e ulteriori ritardi rischiano di far slittare la programmazione televisiva e in sala per il 2024 ancora di più rispetto al già attuale ritardo, causando grandi perdite all’industria nel suo complesso.

Cosa aspettarsi dallo sciopero

In merito al proseguimento dello sciopero, il SAG-AFTRA ha rilasciato una dichiarazione ufficiale:

Le aziende stanno utilizzando la stessa strategia fallimentare che hanno tentato di infliggere alla WGA: diffondere informazioni fuorvianti nel tentativo di ingannare i nostri iscritti e indurli ad abbandonare la nostra solidarietà e a fare pressione sui nostri negoziatori. Ma, proprio come gli scrittori, i nostri iscritti sono più intelligenti e non si faranno ingannare. Abbiamo sacrificato troppo per arrenderci alla loro avidità. Siamo uniti e pronti a negoziare oggi, domani e ogni giorno.

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Anche dopo questa svolta negativa, il SAG-AFTRA esorta i suoi membri – e non solo – a rimanere uniti nella solidarietà e a continuare a supportare la causa. Non possiamo fare altro che aspettare il prossimo turno di trattative e sperare che l’AMPTP e il sindacato riescano a trovare un terreno di dialogo – e magari un accordo – comune.

Fonti: Indiewire e Variety.