Fánhuā Chinese Film Festival

‘The bee and the fly’ di Su Xia: giudicare il mondo dall’ “alto”

Una mosca e un’ape giudicano il mondo

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The bee and the fly è un simpatico cortometraggio animato diretto da Su Xia, presentato alla terza edizione del FánHuā Chinese Film Festival, a Firenze.

Nessun dialogo, se non scritto, e pochi colori sono sufficienti a raccontare (e criticare) la realtà.

La trama di The bee and the fly

Una mosca e un’ape sono le protagoniste di questo cortometraggio. Le due, amiche, sono alla ricerca di un luogo dove poter vivere tranquillamente e osservare il mondo. Sembrano trovarlo sulla testa, pelata, di una personalità importante. Ma sarà davvero un posto sicuro?

La recensione

A Su Xia bastano pochi minuti, pochi semplici tratti e pochi colori (soltanto due) per raccontare la realtà. Una realtà analizzata dal punto di vista di due animali così piccoli che, all’apparenza, sembrano distanti da tutto e tutti.

Il loro scopo, nel cortometraggio, è quello di limitarsi a vivere serenamente il tempo a disposizione. Per farlo cercano un luogo dove nessuno possa dar loro fastidio (e già questa premessa fa sorridere, considerando che la mosca è uno tra gli animali che dà maggior fastidio all’uomo). Ma anche un luogo che permetta loro di essere a conoscenza di tutto quello che accade intorno e davanti a loro. Quando pensano di aver trovato il luogo migliore in circolazione si accorgono, però, di ciò che compare loro davanti. Un susseguirsi di cose che non funzionano e fanno dubitare perfino due insetti.

Commenti sarcastici

I loro commenti sarcastici sul mondo, sugli esseri umani e sul loro modo di comportarsi sono la punta di diamante di un cortometraggio che prova a sfidare la realtà e, in minima parte, anche il cinema.

I due insetti diventano metafora degli esseri umani.

Se inizialmente siamo disturbati dal loro arrivo, evidenziato dal fatto che gli esseri umani corrispondono al colore blu e loro al colore rosso (un errore, un problema, ma anche un elemento al quale prestare particolare attenzione), in poco tempo riescono a entrare in sintonia con il pubblico. Non ci interessa più sapere chi sono gli umani, tutti molto simili tra loro, tratteggiati più o meno allo stesso modo, ma aspettiamo con impazienza i commenti dei due insetti. Non a caso, in poco tempo, i colori si invertono e sono loro due, in quanto protagonisti, a diventare blu, a discapito del rosso che evidenzia l’inadeguatezza degli esseri umani.

Il compito essenziale nella vita è sapersi divertire.

Sono la mosca e l’ape a insegnare al pubblico cosa vuol dire vivere e come lo si può fare nel miglior modo possibile.

La struttura di The bee and the fly

Interessante aspetto del cortometraggio The bee and the fly è anche il modo in cui viene presentato.

Oltre ai colori, soltanto blu e rosso, invertiti sulla base ogni volta dei diversi protagonisti della scena, lo schermo è diviso a metà.

Inizialmente, e forse anche volutamente, sembra richiamare un campo da tennis, dove gli insetti da una parte e gli esseri umani dall’altra sono gli sfidanti. Poi si comprende che una parte dello schermo serve per evidenziare un preciso particolare o uno specifico personaggio o ancora chi ha la parola in quel momento. In quest’ultimo caso una parte dello schermo aiuta per l’inserimento delle didascalie. Perché l’intero cortometraggio è privo di dialoghi parlati. Ci sono solo scambi di battute per scritto. Un altro elemento di riflessione, ma anche di universalità. Una mosca e un’ape possono sentirsi in diritto di giudicare il mondo. Come loro chiunque lo può fare, nel proprio angolo, in silenzio.

Il trailer

Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli

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