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‘In guerra per amore’. Surrealismo e denuncia

New York, 1943. Arturo Giammarresi, giovane palermitano emigrato in America, vive la sua travagliata storia d'amore con Flora. Per convolare a nozze, il ragazzo deve recarsi in Sicilia e trovare il padre della sua amata. C'è un unico problema: la Guerra. I toni sentimentali e surreali del racconto rivelano una critica verso ogni tipo di dittatura

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In guerra per amore, film diretto da Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, è disponibile su RaiPlay. Tra gli interpreti, oltre che Pif stesso nei panni del protagonista Arturo Giammaresi, troviamo Miriam Leone e Andrea di Stefano. Distribuito dalla 01 Distribution approda nelle sale italiane il 27 Ottobre 2016. Una produzione Wildside con Rai Cinema.

Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nel 2016, a cui è seguita una seconda anteprima a Napoli, presso il cinema Metropolitan; ottiene diverse candidature al Globo d’oro e al David di Donatello, dove Il regista vince il David Giovani.

 

Trama

New York, 1943. Arturo Giammarresi (Pif) è un giovane palermitano emigrato in America, che ha trovato lavoro come cameriere presso il ristorante del conterraneo Alfredo. Arturo è perdutamente innamorato della nipote di Alfredo, Flora Guarneri (Miriam Leone) già promessa in sposa a Carmelo, figlio di un boss mafioso. Anche la giovane ragazza prova  forti sentimenti per Arturo, ma è costretta a fingere per non avere problemi con lo zio, finché non escogita un piano. Arturo deve recarsi in Sicilia, trovare il padre di Flora ed ottenere il permesso di sposarla. A complicare le cose un solo dettaglio: la Guerra.

La Sicilia è bombardata e assediata da fascisti e nazisti. Le bombe cadono sulle case devastando la popolazione. Nonostante il pericolo, Arturo, disposto a tutto per amore, riesce a partire. Per una serie di vicende rocambolesche si ritrova arruolato come soldato americano, e viene mandato in missione in Sicilia per adempiere all’operazione Husky: aprire un fronte nel sud Europa, e sconfiggere l’Italia fascista. Sbarcato nell’isola, Arturo, circondato da soldati e malavitosi, affronta incredibili avventure nel tentativo di rintracciare il padre di Flora. Nel frattempo il mafioso Don Tano, padre di Carmelo, è riuscito a contattare Don Calò, boss del luogo, commissionandogli l’assassinio del ragazzo giunto dall’America.

Denuncia surreale

La storia intima e personale di Arturo, voce narrante del film, s’intreccia con quella universale, drammatica e storica della seconda guerra mondiale. La struttura circolare dell’opera racchiude la parabola amorosa e formativa del protagonista. Arturo, partito per ragioni puramente sentimentali, inizia a interessarsi alla sua Terra, al popolo che la abita, e alla condizione politica e sociale in cui è costretta.

La denuncia verso i poteri autoritari, il fascismo e la mafia, avviene attraverso un linguaggio surreale, a tratti onirico. Un ironia sprezzante che alleggerisce e teatralizza situazioni drammatiche, vivacizzate inoltre da personaggi grotteschi e caricaturali. Come la coppia di ladruncoli del paese che rimanda ai personaggi del gatto e della volpe. Lo stravagante cieco, che sulle sponde del mare, avverte l’arrivo delle bombe e dei soldati. L’arrivo in Sicilia di Arturo, che appeso a un elicottero, vola per il paese sul dorso di un asino, per poi atterrare sul letto di una giovane adolescente. Gli abitanti siciliani, con il loro dialetto stretto e incomprensibile, s’infervorano per Mussolini e per la Madonna, entità rappresentate da dipinti e statuette. Teatro e magia contrapposti a orrore e corruzione.

Gioco di potere

 

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La Chiesa e il Duce, il Duce poi la Mafia, un passaggio di poteri incorreggibile. Il film porta dunque a galla le relazioni corrotte tra mafiosi, politici e generali statunitensi che, al fine di evitare sommosse e ribellioni da parte delle popolazioni locali, decidono di aumentare il potere dei capomafia, conferendo loro incarichi politici. Il contrappeso della bilancia è rappresentato dal generale Philip Catelli che, sostenuto dall’amore per la patria, e da un forte senso dell’onestà, dichiara ‘il problema della mafia in Sicilia’ in una lettera indirizzata a l’allora presidente degli Stati Uniti, Flanklin Delano Roosvelt.

Eppure l’onestà non è ripagata, il generale viene ingiustamente assassinato per ‘errore’. La lettera che apre e chiude il film rimane senza risposta. Un ingranaggio di difficile risoluzione. La musica del film commenta e accompagna ogni passaggio, con toni sentimentali, drammatici, eroici, suggerendo sempre allo spettatore un emozione, e alla fine un senso di interdizione.

In guerra per amore

  • Anno: 2016
  • Durata: 98 min
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Genere: Guerra, Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Pierfrancesco Diliberto
  • Data di uscita: 27-October-2016

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