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Focus Italia

“Life is a game” proiettato al Job Film Days

Il documentario di inchiesta sui lavoratori del food delivery

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Dopo il successo al festival Visioni dal Mondo, dove ha ottenuto la menzione speciale dalla Giuria degli Studenti, mercoledì 4 ottobre a Torino torna in sala Life is a game” di Laura Carrer e Luca Quagliato.

Prodotto da Irpi Media con il supporto di European Cultural Foundation e con Enece Film, Hermes Center, Nepente Film. La pellicola è stata selezionata in concorso al JobFilmDays, Il festival cinematografico internazionale è dedicato alle tematiche del lavoro e dei diritti dei lavoratori.

Una lenta “etnografica” sulla figura del rider.

Sempre più presenti nelle strade e nelle abitudini d’acquisto di molti di noi, i rider rappresentano un paradigma sociale ancora poco conosciuto. Diretto dalla giornalista Laura Carrer e dal fotografo Luca Quagliato il film unisce il linguaggio dell’intervista etnografica con la fiction animatasi immerge nella realtà cruda e spesso misconosciuta di coloro che consegnano cibo tramite piattaforme di food delivery.

In “Life is a game” si entra in contatto con 13 fattorini di diverse nazionalità, intervistati nelle proprie città (Barcellona, Berlino, Milano, Atene e Bruxelles). Le loro voci si uniscono alla storia di Emma, un personaggio animato che seguiamo a partire dal suo primo giorno di lavoro come rider. Il racconto d’insieme getta una luce inedita sull’impatto che questa nuova forma di economia ha non solo sul mondo del lavoro, con una prepotente presenza della cosiddetta gamification, ma anche sulla geografia urbana, costantemente ridisegnata nei percorsi e nelle destinazioni d’uso, e sulla conseguente raccolta di big data.

Ciò che emerge è una descrizione dettagliata e inquietante del rapporto tra lavoratori e intelligenza artificiale, che qui svolge il ruolo di datore di lavoro: i fattorini interagiscono solo con “L’Algoritmo” di cui sanno poco o nulla e su cui costruiscono le ipotesi più disparate.

Il poster ufficiale.

Un dialogo tra cinema, sociologia e antropologia

Come già detto in precedenza, il documentario si inserisce nella lunga tradizione etnografica del medium cinematografico. L’opera sembra infatti ricalcare i movimenti storici del direct cinema americano e del cinema verité francese. In questo modo il rapporto tra le settima arte e le disciplina umanistiche e sociali si rinnova, orientato verso il nobile fine della denuncia sociale.

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