In attesa della giornata di chiusura del Lucca Film Festival 2023, in cui sarà ospite Kim Rossi Stuart, si è tenuta la cerimonia di premiazione. In seguito al Premio alla Carriera a Salvatores e Premio Rivelazione a Francesco Centorame, sono stati assegnati i premi per i concorsi di lungometraggi e cortometraggi.
Lucca film festival: concorso internazionale lungometraggi
Ad aggiudicarsi il premio per il miglior lungometraggio è andato a The Cage is Looking for a Bird di Malika Musaeva. Il premio è stato assegnato dalla giuria ufficiale composta da Alessio Cremonini, Andrea Jublin e Betti Pedrazzi.
Il film racconta della storia di Yaha, che trascorre le sue giornate con l’amica Madina nel villaggio ceceno in cui vive. Entrambe sognano di lasciare la casa e cominciare a vivere la vita che desiderano per sé stesse. Ma devono scontrarsi con il patriarcato religioso del paese in cui vivono.
Si legge nella motivazione della giuria:
“Per il gusto e la grazia delle sue inquadrature dai contorni arrotondati; per lo struggente senso di malinconia che lo pervade; per la tensione verso la libertà, il futuro, e la felicità”.
La giuria ufficiale ha inoltre assegnato una menzione speciale al film Ararat di Engin Kundag.
Il film Sasha di Vladimir Beck, invece, si porta a casa ben tre premi: Premio della giuria popolare, premio “Marcello Petrozziello”, assegnato dalla giuria degli esperti della stampa e della comunicazione, e il Premio della giuria studentesca.
Con la seguenti motivazione della giuria studentesca:
“Per la sensibilità e delicatezza con cui ha affrontato un tema universale come la ricerca di se stessi, Sasha è un film che a prescindere dall’età dello spettatore, coinvolge intimamente grazie all’autenticità dei personaggi e alle immagini dalla forte impronta estetica. Porta sullo schermo una storia con tantissime chiavi di letture ciascuna dalle quali risulta affascinante, rendendolo unico ed emozionante”.
E della giuria stampa:
“Per la straordinaria capacità del regista di narrare con empatia il disagio esistenziale e la ricerca d’identità di un’adolescente portavoce del profondo malessere di una nuova e fragile generazione che richiede solo attenzione e ascolto. Per il linguaggio espressivo, asciutto e poetico che prova a cucire il gap generazionale. Per la fotografia e la luce che sottolineano gli stati d’animo della giovane protagonista. Per la colonna sonora che accompagna dolcemente la visione e tiene per mano lo spettatore durante l’intero film. Per il messaggio di vicinanza emotiva di umana comprensione verso Sasha e, più in generale, verso i giovani che lottano con rabbia e paura per trova il proprio posto nel mondo”.
Il Premio della critica SNCCI, Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, con il patrocinio di AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema è andato a The Sea and its waves di Liana and Renaud. La giuria, composta dai critici Massimo Lechi, Antonio Maiorino e Joana Fresu de Azevedo, ha motivato così:
“Per l’originalissimo lavoro su parola e immagine grazie al quale i registi hanno saputo dar vita a un’affascinante riflessione cinematografica sul malessere libanese sospesa tra sogno e poesia”.
Concorso internazionale cortometraggi
Ad aggiudicarsi il premio per miglior cortometraggio è The Lost Ox di Lei Jiawen.
Il film vincitore è stato decretato dalla giuria ufficiale composta Alisa Berger, Andrea Bosca e Il Cineocchio, con la seguente motivazione:
“Per la forza del racconto cinematografico, immagini ed emozioni fuse inscindibilmente a servire la storia e le vite dei personaggi. Un viaggio nella natura e nel profondo delle relazioni umane che come un magnete ti cattura immediatamente e ti porta con leggerezza a sentire ogni cosa, l’intimità nascosta, il non detto tra padri, figli, gli elementi e gli altri abitanti della Terra. Tutte cose che ci riguardano”.
La giuria studentesca ha assegnato il suo premio a Family night di Alan Donne, mentre la giuria popolare a Pest di Maxime Baudin.
Lucca Film Festival For Future
Il premio al miglior cortometraggio nella categoria Lucca Film For Future, nuova sezione curata da Leonardo Galeassi e in collaborazione con Sofidel, va a Father Chase Me Not di Samuel Visky, con la seguente motivazione della giuria composta da Violante Placido, Lorenzo Biferate, Massimiliano D’Epiro, Linda Grasser e David Martinez:
“Per il linguaggio non didascalico con cui racconta una lotta che unisce questioni globali e fragilità individuali: lotta climatica e patriarcato, emancipazione e appartenenza. Il bisogno delle nuove generazioni di attuare un cambiamento anche a costo di atti estremi ma che a quanto pare sono l’unica possibilità di farsi ascoltare. Un film che racconta con sincerità la fragilità e i conflitti dei suoi personaggi e del nostro futuro”.
La giuria studentesca ha invece assegnato il suo premio a Tahlequah the whale a dance of grief di Daniel Kreizberg.
Concorso Over The Real
Il premio Over The Real è andato a I’ve Always to see a Martian di Smaragda Nitsopoulou, con la seguente motivazione da parte della giuria comporta da Paolo Bolpagni, Alessandro Amaducci ed Eleonora Manca:
“Il lavoro dell’artista, a partire dalla suggestione del titolo, è una metafora molto efficace del tema dell’alienità. Dal punto di vista stilistico testimonia un talento visionario molto originale. In particolare l’azione performativa, dove il corpo diventa vettore di compenetrazione fra la dimensione soggettiva e oggettiva, è perfettamente integrata all’interno della poetica dell’opera”.