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Napoli Film Festival

‘Fatman’ di Raffaele Patti al Napoli Film Festival

Riuscirà il nostro eroe mascherato a sconfiggere gli altri cortometraggi e a trionfare al Napoli Film Festival?

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Fatman

Fatman atterra al Napoli Film Festival. La nuova opera di Raffaele Patti, prodotta da Teatro dell’Ovo, Red Ribbon e Soqquadro Communication, è tra i cortometraggi selezionati per la XXIV edizione del festival.

La trama

Bruno (Dino Porzio) trascorre le giornate nella sua cameretta a giocare ai videogiochi e a mangiare snack. Il rapporto con la madre (interpretata dalla bravissima Carmen Pommella) è teso e conflittuale: un pendolo oscillante tra litigi e incomprensioni. Lei vorrebbe un figlio più consapevole di essere diventato, a seguito della morte del padre, l’uomo di casa; lui vorrebbe soltanto rinchiudersi nella sua bolla, estraniarsi dal mondo esterno per evitare qualsivoglia tipo di responsabilità. Per Bruno affrontare la vita vera è molto più difficile che rifugiarsi nelle sue fantasie, luogo in cui anche un Bruno qualunque può trasformarsi in un supereroe che corre in soccorso della sua amata in pericolo, la bella e seducente vicina di casa (Alessandra Scarci), rimasta sola e con una lampadina fulminata.

Fatman e la perversione voyeuristica del cinema

Cos’è il cinema? Una massima che racchiude la settima arte ancora non è stata trovata. Sono tante, forse troppe, le definizioni date. Tra le tante pronunciate ce n’è una che descrive il cinema come un particolare esempio di “voyeurismo”.

Il cinema, in effetti, è una pratica voyeuristica. E lo spettatore? Lo spettatore è il voyeur che spia le storie raccontate sullo schermo; un dio onnisciente che tutto vede e tutto sa, che osserva dall’esterno la vita dei personaggi.

Nel caso del cortometraggio di Patti il concetto di voyeurismo nel cinema viene portato alle sue estreme conseguenze. Fatman è una sorta di cinema nel cinema, una mise-en-abyme cinematografica in cui il voyeur Bruno rappresenta il regista, le sue donne (la mamma e la vicina di casa) simboleggiano il profilmico e lo spioncino della porta diventa la macchina da presa attraverso cui osserva e riprende la realtà circostante.

Fatman spioncino

La solitudine dei tempi moderni

Fatman è quanto di più vicino possa esserci a un cortometraggio muto, ma i dialoghi sono superflui quando a parlare sono i silenzi e le immagini.

Una storia onirica e profondamente complessa. Tre personaggi dai caratteri diversi, legati però indissolubilmente da un unico fil rouge,  quello della solitudine. Una madre che ha perso il marito e si è ritrovata a crescere da sola un figlio problematico; una vicina di casa sedotta e abbandonata, rimasta sola in casa ad aspettare un marito lontano; e poi c’è Bruno, un ragazzo terribilmente solo.

Un cortometraggio che sintetizza perfettamente la solitudine dei giorni nostri; tempi distopici in cui gli individui tendono all’isolamento e all’emarginazione, e le tecnologie assumono il controllo delle nostre menti e delle nostre attività quotidiane. Un desolante affresco di un’umanità sempre più folle e alienata che, piuttosto che guardare in faccia la realtà, preferisce rifugiarsi nel virtuale.

 

  • Anno: 2023
  • Durata: 17'
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Raffaele Patti

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