Ottobre 2023: documentari da non perdere su RaiPlay. Ci troviamo all’inizio del mese e i cataloghi delle piattaforme streaming si fanno sempre più ricchi. RaiPlay non è da meno. Quindi, abbiamo pensato di consigliarvi alcuni documentari che potrebbero farvi passare una bella serata con una cioccolata calda, sotto le coperte, mentre fuori piove.
1) La Cattura: Caccia a Messina Denaro
Un inedito spaccato sull’Operazione Tramonto: la cattura del ricercato numero uno in Italia. Il documentario si avvale di interviste agli stessi uomini del Ros che hanno catturato il “capo dei capi”, miste a vere immagini dell’operazione.
Un racconto avvincente e dettagliato dell’ultimo capitolo della guerra di mafia che portò alla morte di Falcone e Borsellino. Un memorandum per tutti gli italiani: la mafia non paga e non vincerà.
Dovrete sbrigarvi però: il documentario sarò disponibile per soli altri quattro giorni.
2) Giuliano Montaldo: Quattro Volte Vent’anni
Per ricordare la recente scomparsa del famoso regista, RaiPlay ripropone un documentario del 2012 di Marco Spagnoli. Il regista segue Montaldo nei luoghi del suo passato, facendogli rievocare e raccontare le memorie della sua vita.
La bottega dei suoi genitori, distrutta dai tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale, la lettera di Salvador Allende per congratularsi del suo film Sacco e Vanzetti…
Ottobre 2023: documentari da non perdere su RaiPlay
3) Più di Chiunque Altro
Cosa significa essere giovani in Italia nell’epoca della rivoluzione digitale? RaiPlay risponde a questo quesito con un documentario-serie su sei storie di giovani impegnati in vari campi della vita pubblica e sulle loro relazioni con gli altri e la tecnologia.
C’è Sara (24 anni) che milita contro il cambiamento climatico in Fridays For Future. Federica, (25) che ha fatto di un lavoro i videogiochi. Elena (26) si interroga sul suo ruolo femminile nella società di oggi.
4) Preghiera per Willy Monteiro
Uno spaccato inquietante ma sincero sugli sconvolgenti eventi che hanno traumatizzato l’opinione pubblica italiana nella notte tra il 5 e 6 settembre 2020.
Willy Monteiro, un ragazzo qualunque di 21 anni, di origine capoverdiana, venne ucciso a Colleferro per un banale litigio. Dietro la sua morte però, si nascondono problemi di violenza e razzismo ben più radicati nella società italiana, per cui i fratelli Bianchi stanno scontando una pena in carcere.
Il documentario si ripropone di analizzare il problema nel senso più ampio del termine, prendendo come ispirazione il tragico evento di cronaca.
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