‘The Super Models’ Il mondo della moda in una docuserie imperdibile su Apple TV+

Un mondo in chiaroscuro e in movimento raccontato da alcune delle modelle più conosciute a livello mondiale. Una serie che mostra i cambiamenti della società dell’immagine e lo stravolgimento dei canoni estetici e culturali. The Super Models è in streaming su Apple TV+.

Su Apple TV potete vedere la serie The Super Models

The Super Models, la storia

The Super Models affonda le sue radici in un periodo storico ben definito. Gli anni ’80, epoca di forti trasformazioni, hanno portato in auge quattro donne provenienti da diverse parti del mondo: Naomi Campbell, Cindy Crawford, Linda Evangelista e Christy Turlington. Da New York, però, comincerà la loro scalata verso il successo, anche se la docuserie predilige un’analisi   più profonda del fenomeno di queste popolarissime modelle che scoprono di avere un potere mediatico oltre i singoli marchi.

The Super Models, la recensione

Esiste di fatto uno spartiacque nel campo della moda. Da una parte il nome dei più grandi brand, e dall’altra il volto di chi è riuscito a trasformare la loro immagine in un mezzo per cambiare quel mondo. Prima quella linea non esisteva. Una donna che sfilava era la versione di un modello di bellezza omologata, usata da marchi per raccontare quelle che secondo loro erano le tendenze del momento. C’è infatti un passaggio in The Super Models, serie del premio Oscar Roger Ross Williams e Larissa Bills, che spiega perfettamente questo aspetto mostrando alcune delle personalità di spicco degli anni ’60. Avevano però qualcosa in comune: erano praticamente identiche. Affascinanti, per carità, ma non andavano oltre quel canone di bellezza.

La svolta

Con Naomi Campbell, Cindy Crawford, Linda Evangelista e Christy Turlington cambiò tutto. The Super Models, serie in quattro episodi, descrive per filo e per segno una trasformazione lenta, graduale ma radicale di un sistema basato sulla forza incontrastata dei più grandi marchi di alta moda. E lo fa lasciando alle quattro supermodelle le redini del racconto con le loro storie e le loro scelte. C’è infatti una cosa che va persino oltre il campo della moda. In questa serie emerge la rottura tra un mondo sostanzialmente elitario e quello di massa, a portata di tutti. Pochi infatti potevano ambire a posizioni “di classe“ come la sfilata di fronte a giornalisti e addetti ai lavori. Per questo per molte modelle era praticamente un sogno comparire in una delle copertine delle più grandi riviste del settore.

Emancipazione

Questo, ovviamente, prima che arrivassero loro a stravolgere gli equilibri della passerella. Naomi Campbell, Cindy Crawford, Linda Evangelista e Christy Turlington con il loro carisma riuscirono a cambiare il volto della moda che da un sistema autoreferenziale e di nicchia ha scelto di aprirsi al mondo esterno e a captare quei segnali che partivano dalla società moderna. Le testimonianze della docuserie sono la perfetta raffigurazione di un processo, seppur graduale e con diversi ostacoli, che porterà, non solo all’emancipazione femminile, ma a un mutamento della concezione della moda e in un certo senso del marketing.

Chi ha già visto Air, il film sull’ascesa delle Air Jordan, sa bene di cosa si sta parlando. Prima era il brand che andava a definire la personalità di ognuno di noi attraverso l’oggetto desiderato. Con gli anni ’80 questa formula  (non del tutto)  si è capovolta, quando anche i volti in televisione così come nello sport cominciavano ad avere un nome e cognome tale da raggiungere lo stesso prestigio di un marchio. Come è stato possibile, lo dice Cindy Crawford in un passaggio, avere il controllo della propria vita. Anche in questa serie emerge un’altra verità che è il legame tra di loro come è stato raccontato proprio in una delle foto scattate a Parigi. Unite si vince dentro e fuori dalla passerella, e loro ne sono un esempio.