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‘The Club’ La seconda stagione dell’appassionante serie turca

Saldati i conti con il passato, i personaggi della seconda stagione, più curati nella resa psicologica, sembrano guardare più verso il futuro. E il racconto si apre a nuove prospettive

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The Club La seconda stagione

The Club (titolo originale, Kulüp), alla sua seconda stagione, rinnova drammi personali, familiari e sociali, a distanza di cinque anni, nel racconto ripreso esattamente da dove eravamo rimasti alla fine della prima stagione, trasmessa tra il 2021 e il 2022. Su Netflix.

Creata da Zeynep Gunay Tan. Prodotta da Saner Ayar e Ayse Durmaz per O3 Turkey Medya.

La trama di The Club 1:

Instambul. 1955. La protagonista è una donna ebrea, Matilda (Gökçe Bahadir). Per un’improvvisa amnistia, Matilda esce dal carcere, nel quale avrebbe dovuto scontare una condanna fine pena mai, dopo diciassette anni di detenzione. L’omicidio di cui è accusata ci viene raccontato in flashback aggiungendo un elemento alla volta, fino a rivelarne tutte le motivazioni, un tassello dietro l’altro.

Inaspettatamente libera, Matilda pensa di fuggire in Israele e di non prendersi cura della figlia, Rasel, che le è stata sottratta alla nascita. Una serie di circostanze la condurrà invece a riscoprire la maternità e a farsi carico di Rasel, proteggendola e offrendole tutto l’affetto che la figlia rifiuta come una tardiva imposizione. Il Club è il luogo in cui Matilda andrà a lavorare, cuore di tutto il racconto.

The Club: La recensione della prima stagione

The Club La seconda stagione

Gökçe Bahadir è Matilda

La trama di The Club 2

Per evitare troppe anticipazioni, diremo solo che Rânâ , la figlia di Rasel, è la voce narrante. Siamo nel 1960, ora, e la bimba, nata alla fine della prima stagione, ha cinque anni. Per la vita di Matilda, Rasel e Rânâ il Club è una seconda casa. Forse per Matilda, che ne è  l’anima (un po’ la madre di tutti), potremmo dire che è la prima.

Tra lustrini, canzoni, alleanze e disaccordi, si consumano le vicende dei personaggi. Lo sfondo è quello della Turchia di quegli anni. Se la prima stagione terminava con il Pogrom di Instambul del 1955, la seconda si conclude con il colpo di stato del 1960.

Le figure maschili

The Club La seconda stagione

Ismel (Baris Arduç) e la figlia Rânâ

La seconda stagione sembra riconciliarsi con i personaggi maschili, dipinti nella prima come troppo vendicativi, troppo deboli, o troppo nevrotici. Sono rispettivamente Çelebi (Firat Tanis), Ismet (Baris Arduç), e Selim (Salih Bademci).

Salim Bademci ha mantenuto la recitazione sopra le righe con cui l’abbiamo conosciuto nell’altra serie turca di successo, Il sarto. Con una grande differenza: lì si muoveva nel  ruolo sgradevole di chi è prigioniero della propria psicosi. L’ombra distruttiva e pericolosa del protagonista, che si riscatta soltanto verso la fine. Qui invece è la prima donna, con il suo talento e i suoi capricci, gli abiti sgargianti e i toni della voce esageratamente alti, ma con le fragilità che esprime nelle canzoni struggenti e nella tenerezza per Matilda.

Çelebi (il perfido Çelebi, lo avevamo definito per la prima stagione) si riscatta completamente e diventa la persona amorevole che ritroviamo ora nella seconda, e Ismet, l’innamorato di Rasel, anche lui, vivrà un processo di responsabilizzazione. Grazie alla figlia, Rânâ, soprattutto, bambina deliziosa e giudiziosa, come chi vuole e non vuole crescere troppo in fretta.

Le figure femminili

Matilda non è in scena dall’inizio alla fine e il racconto si fa più corale. I lavoratori all’interno del Club, per esempio, acquisiscono una loro fisionomia, si capiscono le relazioni, anche se il loro vissuto non vuole approfondirsi e rimane sempre un po’ sullo sfondo. Mentre Matilda e Çelebi, che hanno faticosamente saldato i conti con il passato nella prima stagione, ora vivono un amore assoluto, fatto di attenzioni reciproche e benevolenza nei confronti della famiglia allargata del Club. Ovviamente minacciata dai cattivi che tornano a farsi vivi. Non più gli stessi, ma ancora più spietati.

The Club La seconda stagione

Matilda (Gökçe Bahadir) e
Çelebi (Firat Tanis)

Rasel è molto più a fuoco, insieme alla nuova famiglia che vorrebbe unita: lei, Ismet, e la bimba con gli occhioni sui disastri sentimentali della madre, le meraviglie del palco al Club, la presenza della nonna, l’unica che possa rassicurarla davvero.

Meno soap e più serie tv?

Non sappiamo se perché ci siamo abituati alle svolte narrative di The Club, ai drammi e alle soluzioni repentine, o se perché la serie ha perso qualche passaggio tipico delle soap…..insomma, ci sembra che la narrazione sia meno ingenua e che le psicologie un po’ più curate. Quelle degli antagonisti, no. Non lo meritano; sono lì a rappresentare il male e basta. Un muro di crudeltà contro il quale non si può vincere perché le armi troppo diseguali. Puniti solo in parte, non hanno nessun ombra di ravvedimento, nessuna sfumatura.

Lo sguardo verso la terza stagione

È un racconto fatto di progetti, di cadute e riprese, di dolori insostenibili e ritorni alla vita, non più con lo sguardo rivolto al passato  da riscattare, come la prima stagione, e un presente quasi tutto di sofferenza. Ora le energie sono spese in vista di un futuro migliore, in sforzi individuali e collettivi di miglioramento. Ora circola un affetto che sostiene, tanto che, se in un momento sembra che la terza stagione non debba avere più senso, ecco all’improvviso un cambio di prospettiva che ce la rende possibile e desiderabile.

La voce di Rânâ adulta, poi, e gli accenni al paese martoriato che verrà, sono garanzie per altre stagioni a venire. Possibilmente, anche più di una.

The Club La seconda stagione

  • Anno: 2024
  • Durata: 10 episodi
  • Distribuzione: O3 Turkey Medya
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Turchia
  • Regia: Zeynep Gunay Tan
  • Data di uscita: 15-September-2023

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