Su Netflix Il talento di Mr. Ripley (The Talented Mr. Ripley) un film del 1999, diretto da Anthony Minghella, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith.
Nel cast Matt Damon, Jude Law, Gwyneth Paltrow , Cate Blanchett e Philip Seymour Hoffman.
Il talento di Mr. Ripley e Tom Ripley
A New York, il giovane Tom Ripley , scambiato per un’altra persona, viene incaricato dal milionario Herbert Greenleaf di recarsi in Italia per convincere il suo viziato figlio Dickie a tornare in America. L’uomo accetta la proposta e arriva a Mongibello in Italia dove conquista la fiducia e l’amicizia di Dickie e della sua fidanzata, Marge Sherwood; ma con il passare del tempo, Ripley finisce per insinuarsi sempre più nelle loro vite in modo subdolo e pericoloso.
Il Tom Ripley di Patricia Highsmith ottiene qui una reincarnazione straordinaria , merito del talentuoso Anthony Minghella. Un adattamento eccezionale della sceneggiatura, incantevoli anche se ambigue location italiane e uno straordinario cast di supporto fanno del Talento di Mr Ripley un film che non si dimentica.
Tom Ripley vide la luce inizialmente con il volto memorabile di Alain Delon . Qui ha quello meno seducente di Matt Damon che sà però conferirgli le fattezze di ‘insetto fastidioso’ o di rettile camaleontico. Un’animalità cortese che disturba mentre seduce e che si veste di ossessione manipolatrice. Incredibilmente bravo ad indossare la duplice maschera di Tom /Dickie, prendiamo le distanze per tutto il film dalle maniere accondiscendenti di Damon /Ripley e dai suoi inganni continui, ma restiamo allo stesso modo attratti dalla sua capacità di mimesi.
Anthony Minghella dà una coscienza a Tom, una consapevolezza di sé che conferisce al racconto un tocco più agghiacciante. La naturale ottusità di Matt Damon fa davvero faville e potrebbe essere considerata sicuramente la sua migliore interpretazione .
Delitto senza castigo
Ma è il cast di supporto l’altro punto a favore della pellicola che si fa forte di uno stuolo di comprimari che gareggiano in bravura. Jude Law (nominato agli Oscar) nei panni del viziato, vanitoso e terribilmente crudele Dickie Greenlef è davvero notevole e la superficialità del personaggio è compensata dal sorprendente carisma e dalla sensualità che l’attore emana in ogni scena. Credibilissimo appare poi il personaggio di Gwynneth Paltrow, una donna intelligente e consapevole dei tradimenti e delle menzogne di un uomo che non può tuttavia fare a meno di amare disperatamente. La sua bionda figura hitchcochiana si staglia sullo schermo anche se Minghella capovolge lo schema del maestro del Brivido. Questa volta non è la donna bensì l’uomo l’oggetto del desiderio e su cui si costruisce il Noir e anche quell’amore irragionevole, passionale e senza controllo non è più rivolto ad una bellezza bionda femminile, azzardando forse l’intenzione di voler trasmettere l’Ideale concetto Classico che il Vero Amore sia solo tra uomini. Nota di merito al Freddie di Philip Seymour Hoffman , un personaggio meravigliosamente inquietante che è sullo schermo solo per alcuni minuti ma che lascia una traccia indelebile.
Ma è comunque Cate Blanchett la vera Ninfa dipinta sul bellissimo quadro di Minghella, spensierata anima romantica ignara della menzogna e dell’oscurità che la circonda. Una menzogna che si protrae fino alla drammatica, bellissima e inconsolabile conclusione .