Tra i protagonisti della nuova sezione Lucca Film Festival For The Future, riservata a cortometraggi che trattano tematiche green legate alla salvaguardia dell’ambiente. Qui, la vicenda di una donna nella ricerca della sua libertà.
La trama
La fuga di una donna verso la spiaggia si trasforma in una disperata ricerca di liberazione interiore quando si trova di fronte a un’enigmatica forza della natura. mentre il sole tramonta, i confini tra realtà e metafora iniziano rapidamente a dissolversi.
Una donna e il mare che la circonda sono i due protagonisti di Herizon, uno dei cortometraggi più interessanti di questa sezione.
Lei si ritrova improvvisamente su una spiaggia dove, inizialmente, non riesce ad avere pace. In tutto il cortometraggio il sonoro e le espressioni dell’attrice comunicano tutte le emozioni provate. Dallo spaesamento iniziale, ai tentativi di raggiungere il mare, alla rabbia dell’impossibilità fino alla liberazione finale.
Herizon, il corto di Miguel Gallardo al Lucca Film Festival For The Future
L’attrazione della donna verso il mare è resa dalla bellissima fotografia, curata dallo stesso regista, capace di suscitare attraverso una luce calda e accogliente un sentimento di speranza. Lo spettatore non sa se la protagonista riuscirà nel suo intento, ma è comunque certo che qualcosa di positivo accadrà.
Nel cortometraggio, non ci sono dialoghi. Una scelta stilistica vincente poiché la colonna sonora scandisce il tempo del racconto.
Miguel Gallardo con Herizon completa perfettamente il “compito” della sezione del Festival. Il mare, secondo protagonista della vicenda, è ripreso in tutte le ore del giorno. Al tempo stesso, è un personaggio che comunica le sue emozioni attraverso il movimento. Come spesso avviene nel cinema e nelle altre arti, gli viene associato un potere salvifico. E così, nel finale, il mare incontra la donna. La donna conosce il mare. La libertà e le sue onde diventano la culla ai dolori passati.