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La Marvel stupisce con lo speciale di Halloween ‘Werewolf by night’

Un gruppo segreto di cacciatori di mostri si riunisce al Castello di Bloodstone in seguito alla morte del loro leader e si impegna in una misteriosa e letale competizione alla ricerca di una potente reliquia, che li porterà faccia a faccia con un mostro pericoloso.

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Werewolf by Night è uno speciale dei Marvel Studios uscito per Halloween 2022 nell’insolito cromatismo in bianco e nero. La storia riprende alcuni personaggi della parte più oscura della casa editrice di Park Avenue, e in particolare Jack Russel/Licantropus, il lupo mannaro del titolo, Elsa Bloodstone e soprattutto Man Thing, l’Uomo Cosa. Il 20 ottobre 2023, su Disney Plus approda una nuova versione completamente a colori.

DA UN HALLOWEEN ALL’ALTRO

Correva l’autunno 2022, ed era ancora fresco il successo stratosferico di Spider-Man: No Way Home e del successivo Doctor Strange: Nel Multiverso della Follia. Due film di enorme appeal che erano, per motivi differenti, attesissimi dal fandom (nel primo entrava di prepotenza il concetto di Multiverso, nel secondo tornavano personaggi richiestissimi e dietro la macchina da presa c’era Sam Raimi).

Peggio andava però sul versante tv: dopo l’incredibile iniezione di vitalità con WandaVision e Loki, due show che hanno cambiato la percezione e la modalità espressiva della serialità, la quantità sembrava aver preso il sopravvento sulla qualità.

Ed ecco che allora due serie molto richieste come Moon Knight, She-Hulk e Mrs. Marvel, che mettevano in campo due characters amatissimi nei fumetti, avevano deluso le aspettative.

Il vero problema oggi è però che ogni prodotto audiovisivo, che sia un film o una serie, è così accerchiato e inestricabilmente avvinghiato ad una serie di dinamiche di comunicazione massiva che la visione viene inquinata irreparabilmente, tanto che 365 giorni sembrano un’era geologica così da far cambiare prospettiva e giudizio.

In quell’autunno, Werewolf By Night – Licantropus, era stato allora salutato come una boccata d’aria fresca in un panorama produttivo stanco e in continuo rincorrere sé stesso: e il one-shot diretto da Michael Giacchino sembrava una perla rara proprio in virtù del suo apparato scenografico e cromatico.

Perché lo spessore del bianco e nero riecheggiava nel cinefilo più scafato l’aria degli horror di una Golden Age hollywoodiana mai dimenticata, e perché la storia -leggermente più “adulta” rispetto alle altre cose- dava nuove atmosfere all’epica Marvel.

IN ORIGINE, IL FUMETTO

Jack Russel nasce nel 1972 sul numero 2 della testata Marvel Spotlight. I testi di Gerry Conway (lo stesso che sulle pagine di Amazing SpiderMan uccise Gwen Stacy e creò il personaggio Punisher), l’ideazione di Roy Thomas e i disegni di Mike Ploog presentavano il protagonista, un uomo maledetto dalla licantropia in anni in cui la Marvel consolidava il successo -arrivato con la creazione dei suoi personaggi e la geniale intuizione di Stan Lee dei supereroi con superproblemi- e si espandeva in altre direzioni.

Ecco allora l’horror e il fantasy, con personaggi come Conan Il Barbaro, Dracula e appunto Licantropus (traduzione di werewolf by night, declinato alla latina).

Da Marvel Spotlight, testata antologica (è stato qui che ha debuttato anche Moon Knight!), il lupo mannaro si spostò poi su un mensile a lui dedicato che durò 43 numeri: ma è rimasto una presenza non tanto costante quanto mitica nel parco testate, scontrandosi con diversi altri eroi.

Dall’altro lato, Man-Thing è nei fumetti Ted Sallis, un biochimico che, inseguendo la formula del siero del super-soldato che aveva dato vita a Capitan America, sbaglia esperimento e trasforma sé stesso in un essere di materia bio-organica.

Nasce nel 1971 dalla fertile mente di Stan Lee, Roy Thomas e il solito rivoluzionario Gerry Conway su Savage Tales: ma fu poi Giant Size Man Thing (con 5 numeri) e Man-Thing (22 numeri) a consacrare il personaggio e renderlo parte dell’immaginario fumettistico globale.

Ultimi ma non ultimi, la famiglia Bloodstone parte con Ulysses (che in Werewolf appare solo nella sua forma… cadaverica), cacciatore di mostri che esordisce nel 1975 sulle pagine di un’altra testata antologica, Marvel Presents 1, a firma di Len Wein e Marv Wolfman per i testi e John Warner per i disegni.

Elsa è la figlia, ma ha una storia più semplice e recente in quanto “nasce” nel 2001 nella miniserie Bloodstone di Dan Abnett, Andy Lanning e Michael Lopez.

LA RECENSIONE DI WEREWOLF BY NIGHT

Quest’episodio speciale, a metà strada tra il film e un episodio di una serie, esplora tutte le potenzialità di una mitologia (pop) moderna come quella della Marvel Comics. Werewolf By Night entra con baldanza in quei territori horror e lo fa con classe, intelligenza, cinefilia e tante idee.

Giacchino alla regia riesce a girare 50 minuti che uniscono alla perfezione immagini e suono, oltre che ovviamente fare un enorme omaggio al cinema di genere degli anni Cinquanta, a partire dalla produzione Hammer.

Guest star fumettistiche a profusione, scenografie grandiose, effetti speciali dal sapore vintage e un comparto d’attori (Gabriel Garcia Bernal in testa) come sempre di prim’ordine sono le caratteristiche di uno show che è in tutto e per tutto un mini film.

Certo è che il colore, per quanto sfavillante e ben proposto, rovina l’effetto complessivo e inquina irreparabilmente il concept del prodotto.

Senza dire che il riproporre qualcosa di vecchio, in un momento così delicato per i Marvel Studios -presi da mille critiche su film che non riescono ad attirare il pubblico, storyline che basano il richiamo solo su una continuity che si fa sfilacciata, effetti speciali che (alla luce degli scioperi e delle verità rivelate su orari di lavoro massacranti-, la dice lunga su un momento di stanca sul fronte del piccolo schermo, probabilmente dovuto alla folle corsa fatta negli ultimi tempi.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Al di là delle facili e a volte mediocri ironie da social che tiravano in ballo SFX banali o tirati via, lo sciopero degli sceneggiatori che ha tenuto banco nello scorcio di autunno 2023 ha fatto emergere ritmi di lavoro massacranti per i reparti deputati agli effetti degli show Marvel in tv.

E tornando al discorso iniziale: se allora al cinema i Marvel Studios continuano ad andare come un treno, ridefinendo il concetto di blockbuster e alzando sempre di più la celebre asticella per i prodotti di alto consumo -mostrando che possono non solo “avere un anima”, ma anche dire qualcosa di nuovo nei e sui generi cinematografici-, pur se con alti e bassi (si passa dall’emotivamente sconvolgente Wakanda Forever al divisivo Thor: Love & Thunder, dal piccolo gioiello Guardians Of The Galaxy vol.3 al dispersivo e fuori fuoco Quantumania); dal punto di vista degli show televisivi qualcosa si è inceppato. Probabilmente per i ritmi fin troppo velocizzati che hanno compresso non solo le date di uscita ma anche la qualità.

Licantropus a colori alla fine sembra allora un punto e a capo, un momento per riprendere fiato, un ricordo di quanto variegato e ricco sia l’epos marvelliano contro i sempre più accaniti detrattori.

 

 

 

Werewolf By Night

  • Anno: 2023
  • Durata: 52'
  • Distribuzione: Disney Plus
  • Genere: Horror
  • Nazionalita: Stati Uniti
  • Regia: Michael Giacchino
  • Data di uscita: 20-October-2023

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