La diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma si svolgerà dal 18 al 29 ottobre 2023 e presenta diversi titoli molto interessanti e ospiti di non poca importanza. Diversi sono i fils rouges di quest’anno: donne protagoniste sia davanti che dietro la macchina da presa (e il manifesto con Anna Magnani ce lo ha premesso sin da subito), musica (la presenza del cantautore italiano Zucchero lo aveva preannunciato), letteratura, teatro (e il suo complesso rapporto col cinema), il documentario civile ecc. Sarà insomma un’edizione di varietà e sorprese. Essa è quindi un ottimo esempio di commistione tra le arti: i film presentati si nutrono di varie altre forme comunicative e artistiche, donando dunque alla Festa del Cinema di Roma originalità e ricchezza.
I diciotto titoli in concorso: regia al femminile, italianità, ricchezza di temi
I titoli del concorso ufficiale propongono in primis una certa rilevanza della regia al femminile. Infatti, oltre al già noto film d’apertura di Paola Cortellesi, abbiamo innanzitutto Un amor diretto da Isabel Coixet, storia di una tentata evasione emotiva senza successo. È poi presente il lungometraggio Black Box della regista turca Asli Özge, dove si propone una sorta di mix tra Ballard e La finestra sul cortile. La regia al femminile è presente anche tra i titoli italiani in concorso grazie al film Mi fanno male i capelli di Roberta Torre e con Alba Rohrwacher come protagonista. Pedágio è invece un lungometraggio di Carolina Markovicz ambientato nella periferia di San Paolo e narra di una madre single alle prese con un figlio fan delle star canore degli anni Cinquanta.
Le donne sono però protagoniste, come già annunciato, anche davanti alla macchina da presa. Abbiamo infatti diversi film che trattano di storie al femminile. Tra questi One day all this will be yours, film svedese che tratta la storia familiare e personale di una fumettista narrata però tramite i suoi personaggi. Fremont, co-sceneggiato da Carolina Cavalli, narra invece di una ragazza alla ricerca di comunità e amore. Sweet Sue, debutto alla regia di Leo Leigh (figlio di Mike Leigh), è la storia di una signora londinese alle prese con problemi sentimentali.
I titoli italiani in concorso alla Festa del Cinema di Roma sono in totale tre: oltre ai già citati, abbiamo anche il noir della gen Z dal nome Holiday, diretto da Edoardo Gabbriellini (e spicca anche il nome di Luca Guadagnino tra i produttori). È presente anche una coproduzione italo-finlandese: La morte è un problema dei vivi di Teemu Nikki, un altro noir che narra di due amici becchini.
La Festa del Cinema di Roma tra opere prime e film internazionali
Questa edizione è importante anche per un altro motivo, ossia la centrale importanza che rivestono le opere prime. Tra queste, abbiamo Ashil che segue la storia di un ex cineasta e di una prigioniera politica internata in un ospedale psichiatrico. After the fire ha invece una storia che parte dalla morte di un 25enne musulmano a seguito del suo arresto da parte della polizia. Un’altra opera prima s’intitola invece The Hypnosis ed è un viaggio grottesco nel mondo delle startup.
I lungometraggi presentati in questa diciottesima edizione sono interessanti anche perché appartenenti a diverse realtà geografiche e culturali: Comme un fils e Un silence (che è in realtà una coproduzione) sono francesi. The monk and the gun, storia intrecciata di monaci, commercianti d’armi e varie altre figure di spicco, è buthanese. Blaga’s lessons è un thriller bulgaro. La erección de Toribio Bardelli, film nato dalla collaborazione Perù-Brasile, vede come protagonista il rapporto disfunzionale tra un padre e i suoi tre figli.
Le altre novità della diciottesima edizione
Tra gli ospiti previsti, oltre ai due protagonisti dei Premi alla Carriera di quest’anno, anche Margherita Buy, Kevin MacDonald, Juliette Binoche, Monica Bellucci e vari altri che verranno annunciati man mano.
Anche Alice nella Città si fa notare. Infatti, oltre alla presentazione della già nota quarta stagione di Mare Fuori, è stato annunciato ufficialmente anche il nuovo film di Miyazaki: Il ragazzo e l’airone.