Cile – Il mio paese immaginario esce per la prima volta al cinema in Italia. Il regista Patricio Guzmán ha voluto narrare una rivoluzione inaspettata, un tumulto sociale che esplode per le strade di Santiago chiedendo che vuole chiedere più democrazia. L’obiettivo del Cile è quello di sviluppare al meglio il proprio sistema educativo e sanitario. Quello che richiede è una vita migliore e una nuova Costituzione.
Le protagoniste del film sono le donne. Manifestanti, giornaliste, psicologhe, artiste, dottoresse, politologhe, esperte e giovani politiche della nuova leva ci accompagnano nella protesta e nella violentissima repressione fino all’assemblea costituente per la riscrittura della costituzione nazionale.
Il film è stato presentato Fuori Concorso alla 75ª edizione del Festival di Cannes. Racconta le proteste sociali del 2019 in Cile, viste attraverso gli occhi delle donne che hanno vissuto quegli eventi in prima persona. Durante quelle proteste, un milione e mezzo di persone sono scese in strada per chiedere democrazia e una nuova costituzione.
50° Anniversario
In occasione del 50º anniversario di quegli avvenimenti, Zalab e IWonder Pictures, con il patrocinio dell’Ambasciata del Cile in Italia, porteranno il film nelle sale cinematografiche italiane a partire dall’11 settembre 2023. Patricio Guzmán è considerato una delle voci più importanti e influenti nella cinematografia contemporanea dell’America Latina.
A partire dall’11 settembre, saranno proiettati nelle sale cinematografiche cinque film di PatricioGuzmán, tra cui il suo ultimo lavoro Cile – Il mio paese immaginario. Questa selezione include anche quattro dei suoi film precedenti: Salvador Allende del 2004, Nostalgia della Lucedel 2010, La Memoria dell’acqua del 2015 e La Cordigliera dei sogni del 2019.
L’intento di questa programmazione è quello di offrire al pubblico l’opportunità di riflettere sugli avvenimenti passati, in particolare sulla dittatura in Cile, e di esplorare il presente e il futuro dell’America Latina, un vasto mondo ricco di diverse identità.
Patricio Guzmán, attraverso le sue opere cinematografiche, ha saputo esplorare il territorio della memoria come uno spazio fondamentale per recuperare la Storia, offrendo una narrazione unica e sincera del suo paese, priva di filtri.
Patricio Guzmán, nato nel 1941 a Santiago del Cile, è un regista di documentari che ha dedicato la sua carriera alla creazione di opere cinematografiche significative.
Dopo aver studiato presso la Official School of Film Art di Madrid, ha iniziato a realizzare film che sono stati proiettati nei festival cinematografici più prestigiosi, ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali.
Uno dei suoi lavori più noti è la trilogia documentaristica intitolata La Battaglia del Cile, prodotta tra il 1972 e il 1979. Questa trilogia, che ha una durata complessiva di cinque ore, esplora il governo di Salvador Allende e la sua caduta durante il golpe.
Il film è stato elogiato dal periodico americano CINEASTE come uno dei migliori film politici al mondo.
Dopo il colpo di stato di Augusto Pinochet nel 1973, Guzmán ha subito gravi conseguenze personali. È stato arrestato e ha trascorso due settimane nello stadio nazionale, dove è stato soggetto a simulazioni di esecuzioni. In seguito, nel 1973, ha lasciato il Cile e ha vissuto in diversi paesi, tra cui Cuba, Spagna e Francia.
Nonostante l’esilio, ha continuato a dedicare i suoi film alla sua patria e alla sua storia, mantenendo viva la memoria degli eventi avvenuti durante il regime di Pinochet.
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers