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I tesori nascosti di Venezia 2023

Alcune pellicole del Festival del cinema di Venezia 2023 che ci hanno colpito per potenza visiva ed espressiva.

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Il Festival del cinema di Venezia riserva sempre molte sorprese. Come ogni anno, ci sono film che colpiscono per autorialità e sguardo sul mondo. Pellicole più lontane dal clamore dei titoli influenti, ma che scavano mente e cuore di chi le osserva, aprendo a nuove prospettive del cinema contemporaneo.

Offriamo qui una carrellata dei tesori nascosti di Venezia 2023, attraversando diverse sezioni della nota rassegna cinematografica.

I tesori nascosti di Venezia 2023: Fuori concorso

Hit man (Richard Linklater)

Venezia 2023

Glen Powell in Hit Man

Ispirato “in qualche modo ad una storia vera”, Hit Man parla di un docente universitario dal nome Gary Johnson e intepretato da Glen Powell (Top Gun: Maverick), che cerca di motivare i suoi studenti di filosofia con citazioni di Nietzsche. Tuttavia, predica meglio di come agisce. Dopo il lavoro, infatti, si dà al birwatching e guida fino alla sua casa in periferia dove si prende cura dei suoi gatti, Id ed Ego.

Quest’uomo appartemente normale in realtà è un esperto di elettronica. Collabora, pertanto, con la polizia, aiutandola ad incriminare malavitosi che credono di avere a che fare con un killer a contratto. Gary si scopre presto un talento naturale per se stesso e agli occhi dei poliziotti. La situazione si complica quando Gary incontra una giovane donna, Madison (Adria Arjona), disposta a tutto per liberarsi di un marito geloso. Quando Gary la convince ad abbandonare il piano, tra i due iniziano ad essere sentimentalmente complici. Da lì in poi si susseguiranno sequenze esilaranti che porteranno eroe ed eroina ad un finale radioso.

Hit Man è diretto e co-sceneggiato da Richard Linklater insieme a Glen Powell. Il creatore della trilogia dei Before, School of rock e Boyhood, per citarne solo alcuni, crea una commedia che sicuramente non eguaglia i suoi lavori migliori, ma sa far ridere di gusto. Presentata nella sezione fuori concorso del Festival del cinema di Venezia 2023, questo grazioso racconto cominale si dota di quei ricami umani e affascinanti di scrittura e immaginario di uno dei registi più autoriali del nostro tempo.

I tesori nascosti di Venezia 2023: Orizzonti e Biennale College

El Paraiso (Enrico Maria Artale)

Venezia 2023

Margarita Rosa De Francisco e Edoardo Pesce ne El Paraiso.

Julio Cesar (Edoardo Pesce) è un uomo di quarant’anni che vive ancora con sua madre (Margarita Rosa De Francisco). La donna colombiana ha una personalità inaggirabile e i due condividono spazi, fonti di reddito e passioni. Esistono ai margini, in una casa costruita a suon di simbiosi e cocaina. Quando arriva Ines (Maria Del Rosario), giovane “mula” colombiana alla prima esperienza con il traffico di droga, gli equilibri si rompono e a Julio non resta altro che crescere.

Un film desiderato, sofferto e fortemente viscerale, per chi lo ha fatto, per chi lo guarda. Girato da Enrico Maria Artale, che lo ha scritto insieme ad Edoardo Pesce, è stato presentato in concorso al Festival del cinema di Venezia 2023 nella sezione Orizzonti, che lo ha premiato per la migliore sceneggiatura e miglior interpretazione femminile. Una pellicola che sa incantare e divertire, passando per i corpi e facendo breccia nel vissuto familiare.

Arni (Dorka Vermes)

Venezia 2023

Un’immagine del film Árni di Dorka Vermes COURTESY OF BIENNALE CINEMA

Árni è una persona silenziosa e dolcissima. Lavora come tutto fare per un circo itinerante nelle zone rurali del Paese. L’ambientazione e i personaggi sono decadenti e questo consente ad Árni di elevarsi, come un uccello, dalla melma da cui proviene. Non sappiamo da dove arriva quest’uomo, ma siamo certi che è l’outsider in un contesto composto da appartenenti alla medesima famiglia. Árni segue la sua routine, si occupa degli animali, è sempre presente per fare ciò che gli altri non vogliono o non possono fare. Come un eremita in una terra di nessuno, schiacciato dall’assenza del nuovo o dell’incanto. Quando il circo acquista un nuovo pitone che l’esperto non sa addestrare, cambia qualcosa nella mente e nel percorso di Árni. Inizierà un viaggio di scoperta senza ritorno.

Quando l’idea brilla, non conta che il budget sia modesto. Árni è l’opera prima della regista e sceneggiatrice ungherese Dorka Vermes. Il lungometraggio intende la vulnerabilità come miccia per l’esplorazione e centro di ogni origine di senso. Il giovanissimo Péter Turi interpreta Árni, offrendo una performance intima e profonda che colpisce lo spettatore. Selezionato tra le pellicole di Biennale College Cinema e realizzato con un micro-budget di 200.000 euro.

I tesori nascosti di Venezia 2023: Giornate degli autori

Sobre todo de noche (Víctor Iriarte)

Venezia 2023

Questa è una storia di violenza, di rabbia e di violenza. Qualcuno perde qualcuno, qualcuno cerca qualcuno per il resto della sua vita. Questa è la mia storia.

Due madri sono legate senza saperlo. Da giovane, Vera (Lola Dueñas) non riesce a prendersi cura di suo figlio ed è costretta a darlo in adozione. Anni dopo prova a cercarlo, ma le istituzioni si sottraggono al compito, negando che esista un fascicolo a suo nome. Vera continua la ricerca e arriva ad Egoz (Manuel Egozkue) e alla sua madre adottiva Cora (Ana Torrent), che non poteva avere figli. Il film li fa incontrare.

La prima pellicola di finzione di Víctor Iriarte, scritta insieme a Isa Campo e Andrea Queralt, parla di amore, perduto, ritrovato, sempre pulsante. Nei suoi quattro capitoli, attraversa diversi generi mediante una scrittura che fa centro relativamente al racconto dell’interiorità dei personaggi.

Presentato in anteprima mondiale e in concorso durante le Giornate degli autori al Festival del cinema di Venezia 2023.

Photophobia (Ivan Ostrochovský, Pavol Pekarčík)

Venezia 2023

Nel febbraio 2022 Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík entrano nella metropolitana di Kharkiv in Ucraina, a pochi km dal conflitto. Girano per pochi mesi e realizzano un film documentario sulla vita sottoterra delle persone che la abitano. Photophobia nasce dall’osservazione di circa 1500 rifugiati, di come sopravvvivono all’assenza di luce, al razionamento del cibo, al rumore delle bombe. Di come funziona una comunità sotterranea e di quanto i bambini sanno oltrepassare il buio proprio dove sembrerebbe impossibile.

Si tratta di un’opera necessaria, dolce e feroce al tempo stesso, incastonata nel reale ma scevra da pietismi o retorica di sorta. E con un barlume commovente di speranza personificato dai suoi giovanissimi attori. Il film è stato presentato in concorso durante le Giornate degli autori al Festival del cinema di Venezia 2023, vincendo il Label Europa Cinema.

C.R.A.Z.Y. (Jean-marc Vallée, 2005)

Venezia 2023

Quando viene presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia 2005, il film colpisce sin da subito per uno degli elementi essenziali della pellicola: la musica. Nell’80 edizione della rassegna cinematografica, le Giornate degli autori offrono una versione restaurata del film alla presenza dei figli di Jean-Marc Vallée, scomparso prematuramente nel 2021.

C.R.A.Z.Y., che è l’acronimo delle iniziali dei 5 fratelli protagonisti della pellicola, è un racconto di formazione che vede crescere Zachary Beaulieu (Marc-André Grondin) nella movimentata Québec a cavallo tra gli sessanta e settanta. Quarto di cinque fratelli, il viaggio alla scoperta della sua sessualità sarà osteggiato dal padre.

Nella cornice splendida della Sala Laguna, la proiezione è un omaggio ad un regista libero, istrionico e in grado di raccontare grandi storie con un linguaggio universale. E che avrebbe potuto dare molto altro al cinema internazionale.

Sono Diletta e qui puoi trovare altri miei articoli

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