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Biennale del Cinema di Venezia

“21 Days until the end of the world” alle Giornate degli Autori

Teona Strugar Mitevska dirige un film "fatto in famiglia" che andrà alla sezione Eventi Speciali

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21 Days until the end of the world è stato proiettato oggi alle 11.00 in Sala Perla nella sezione Eventi Speciali delle Giornate degli Autori di Venezia 80.

Oltre all’opera della regista macedone, Teona Strugar Mitevska, è stato presentato nella stessa sala, e  alla stessa ora, il cortometraggio This is how a child becomes a poet della regista francese Céline Sciamma (Petite Maman, Ritratto della giovane in fiamme) la quale parlerà della poetessa Patrizia Cavalli.

Gaia Furrer, la direttrice artistica delle Giornate degli Autori, afferma che <<21 days before the end of the world e This is how a child becomes a poet sono due veri e propri regali che le Giornate ricevono da due voci tra le più preziose del cinema europeo. La perseveranza con cui queste donne combattono per ciò che è giusto attraverso il loro cinema si trasforma in due film che sono come pause di riflessione dai loro percorsi, pur facendone perfettamente parte. Due opere che condividono con il mondo esterno una ricerca individuale, tra introspezione e poesia.>>

La regista

Teona Strugar Mitevska ha diretto nel 2019 il film Dio è donna e si chiama Petrunia introducendo una forte denuncia nei confronti del proprio paese che assume dei retaggi patriarcali. Il film, ispirato ad un vero fatto di cronaca, era in Concorso al Festival di Berlino 2019 per l’Orso d’Oro.

Toronto, Venezia, Torino e Rotterdam hanno introdotto nella propria Selezione Ufficiale i film della regista macedone, ma è stato soprattutto il Festival di Berlino ad averla sempre selezionata all’interno del proprio programma facendole vincere il Premio della Giuria con il suo primo cortometraggio diretto nel 2001: Veta.

Ha studiato cinema alla Tish School of Arts di New York e realizza nel 2004 la sua opera prima Kako ubiv svetec presentato al Festival di Rotterdam.

Attualmente è in fase di pre-produzione, Mother, vincitore del premio per lo sviluppo della sceneggiatura al Festival di Arras. Il film sarà girato nell’estate del 2024.

21 Days until the end of the world, un film “fatto in famiglia”

La casa di produzione Sisters and Brother Mitevski è gestita da Teona Strugar Mitevska, sua sorella Labina Mitevska e il loro fratello Vuk Mitevski. I professionisti del cinema hanno spesso collaborato insieme all’interno dei propri progetti, Labina in veste di produttrice e attrice e Vuk in veste di scenografo. 

Entrambi hanno lavorato in progetti diversi e insieme, fondando la casa di produzione Sisters and Brother Mitevski che ha recentemente prodotto il film portato alle Giornate degli Autori (21 Days until the end of the world) in cui troviamo la regista Teona Strugar Mitevska in veste di attrice, oltre ad aver curato da sola il montaggio, la sceneggiatura e la fotografia.

La trama è la seguente: Come agireste se vi rimanessero ventuno giorni di vita? Cosa pensereste di fare? Questo è un film coraggioso, onesto in modo inquietante, con una malinconia agghiacciante, quasi scomoda da osservare. Audace, impulsiva e spregiudicata, la regista si mette a nudo, tirando fuori tutto. Abbiamo il coraggio di guardare? Avete il coraggio di ascoltare quando uno si rivolge a voi con tanta audacia?

Le dichiarazioni sul film da parte di Teona Strugar Mitevska

Spiega la regista dicendo che «Tutto è iniziato durante il lockdown a causa del Covid. L’angoscia era nell’aria, anche se tutta la famiglia sembrava felice di stare insieme nella casa in campagna, fuori Skopje. Almeno fino al giorno in cui nostro zio morì e io…tutti noi eravamo circondati dalla morte e la paura si tramutò nella nostra guida. E se questo fosse tutto? E se non vi fosse un domani? Sono pronta ad accettare la mia fragilità? E se morissi da sola? Sono in grado di lasciare il mondo così com’è? Ho il coraggio di andare dall’altra parte – ammesso che esista un’altra parte… Ero attanagliata da tutti questi dilemmi, con i quali sperimentavo la necessità di isolarmi e di tornare a uno stato primordiale e crudo dell’essere. Avevo bisogno di fare qualcosa. Volevo eliminare gli strati che reprimono le emozioni. Avevo bisogno di lavorare. Il mio progetto era semplice: contare fino a ventuno giorni, pari a ventuno riflessioni quotidiane sulla mia esistenza. Nel frattempo, ho scritto, filmato e montato il mio lavoro più personale».

La franchezza della regista Mitevska nel mostrarsi completamente vulnerabile sia fisicamente che emotivamente suscita meraviglia. La sua espressione è permeata da una profonda agitazione emotiva derivante dall’idea della morte, del cambiamento e, naturalmente, dall’incertezza causata dall’isolamento pandemico.

La regista si espone senza riserve, rivelando le sue debolezze e i suoi timori più profondi.

In sostanza, la franchezza di Mitevska nel mostrarsi così apertamente e vulnerabile è un riflesso del suo sconvolgimento emotivo causato dalla consapevolezza della mortalità umana, dei cambiamenti imprevisti e dell’isolamento durante la pandemia.

Ciao! Sono Luca e cliccando qui puoi trovare tutti i miei articoli

21 Days until the end of the world

  • Anno: 2023
  • Durata: 78'
  • Distribuzione: N/A
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Nord Macedonia
  • Regia: Teona Strugar Mitevska

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