“A Voce Nuda” sbarca su RaiPlay
Evento speciale dell’80esima Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il cortometraggio A voce nuda sarà disponibile in esclusiva, dal 5 settembre, su Rai Play e la versione Vr e la social story saranno invece distribuiti successivamente.
Proiettato nella suggestiva Sala Giardino, alla presenza del cast, del regista e del compositore Mr. Rain – che ha chiuso la serata con una performance dal vivo – il progetto ha lo scopo di sensibilizzare i giovani su argomenti delicati ma impellenti, che riguardano la società di oggi.
Protagonisti del corto sono Ginevra Francesconi, Luigi Fedele, Julia Magrone, Andrea Delogu e Mr Rain, in un piccolo cammeo. A voce nuda è un progetto sociale con uno scopo formativo e divulgativo, ideato dalla produttrice Manuela Cacciamani, per raccontare le minacce e le opportunità del digitale agli adolescenti e alle loro famiglie.
A voce nuda | La trama del cortometraggio
Camilla (Francesconi) ha 17 anni e una passione fortissima per il canto. La sua voce, limpida e potente, riesce ad arrivare a tante persone, grazie ai Social. Un giorno riceve un messaggio di complimenti da un ragazzo e comincia una relazione virtuale con lui. Affascinata e lusingata dal suo interesse, Camilla si lascia andare, fidandosi a tal punto da mandargli delle foto intime. Subito dopo, il ragazzo, o meglio chi si nasconde dietro quella identità, le chiede dei soldi per far sì che non escano.
È così che Camilla si ritrova vittima di sextortion, subendo un trauma dal quale ancora non si è ripresa. Nemmeno attraverso la sua passione, la musica, che anzi la fa sentire nuda, se osservata. Solo con l’aiuto della sua insegnante (Delogu) e di Pietro (Fedele) riuscirà a riprendere in mano la sua vita e a rendersi conto dell’importanza di far sentire la propria voce.
L’importanza del progetto
A voce nuda è chiaramente un progetto indirizzato ai più giovani, ma può, in qualche modo, rivelarsi utile anche per gli adulti, che magari poco o nulla sanno di simili dinamiche, appartenenti ai Social. La macchina da presa si sofferma sul dettaglio degli sguardi, soprattutto quelli di Camilla, attraverso i quali emergono tutte le emozioni che la ragazza prova.
Bravissima la Francesconi, nel prestarsi completamente e nel riuscire a trasmettere tanto con pochi elementi. Lobosco dirige i suoi attori con mano sicura, fornendo loro un ambiente protetto, nel quale potersi esprimere liberamente. Considerando l’età dei protagonisti e le tematiche trattate, questo è essenziale ai fini del risultato finale.
Ci troviamo dinanzi a un’opera(zione) semplice ma importante, arricchita dalle delicate e significative musiche di Mr. Rain, che si presta a un cammeo finale. Il messaggio che arriva è forte e non va sottovalutato, perché oggi chiunque può incappare in una situazione simile a quella di Camilla, ed è fondamentale sapere di avere una rete di sicurezza per non soccombere.
*La Polizia di Stato ha collaborato, con la Polizia Postale, alla realizzazione del cortometraggio e mette a disposizione di tutte le vittime un vademecum che spiega come comportarsi. Per non soccombere alla vergogna e affidarsi alle istituzioni.