Fuori concorso alla Biennale di Venezia, edizione 80, il film di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi intitolato Frente a Guernica.
Il film è prodotto da Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi con il contributo di: Museo Reina Sofia, Luca Ditadi, Lucrezia Lerro, Erika Volpini e Antonio Pezzano, Giuseppe Pezzano, Mary Casentini e Massimiliano Ratti.
Di cosa parla Frente a Guernica
Dopo la proiezione al Museo Reina del loro precedente film Pays Barbare, avvenuta nel 2014, i due registi decidono di trarre dall’opera di Picasso, Guernica, l’idea per un nuovo film: Frente a Guernica. I registi si mettono alla ricerca di materiali sulla Spagna e conducono un lavoro storico-politico sul Novecento. Un documentario impegnato sul fronte politico contro la guerra e contro ogni fascismo storico e contemporaneo.
“È stato tremendo lavorare sulla guerra, mentre è in corso un’altra guerra”.
I registi di Frente a Guernica
La lavorazione del film ha occupato il periodo tra la fine del 2019 e il 2023 e ha esplorato tutti gli archivi filmici per un totale di nove ore di materiali raccolti tra privati e pubblici. Uno dei documenti su cui si sono soffermati i registi è stato il documentario tedesco UFA sui bombardamenti nazisti e fascisti, dunque anche italiani, che colpiscono la Guernica il 26 aprile del 1937.
“Il nostro è un film contro la follia nucleare, Picasso l’aveva prevista con Guernica”.
I registi di Frente a Guernica
I registi
I due artisti hanno iniziato a lavorare insieme con un cortometraggio intitolato Erat Sora del 1975. Hanno girato, prima di Frente a Guernica il film documentario Pays Barbare (2013). Un film, tecnicamente simile a quello presentato a Venezia, in cui si esplora il periodo coloniale italiano in Etiopia tra il 1935 e il 1936. Ci sono immagini di Mussolini in Africa, l’erotismo coloniale e le violenze fasciste che hanno prodotto la barbarie di cui parla il titolo.