A tre anni dalla tempesta solare che ha distrutto la civiltà, in una piccola comunità rimasta nascosta dal crollo di una galleria, cresce Nina una ragazza ‘strana’ con poteri sconosciuti, che dovrà salvare la sua gente.
Dopo l’anteprima mondiale al Festival di Venezia, come proiezione speciale in apertura delle Giornate degli Autori, il fantasy Nina dei Lupi, diretto da Antonio Pisu eprodotto e distribuito da Genoma Films, è già nelle sale italiane dal 31 agosto, seguendo una politica condivisa con numerosi film italiani presentati a Venezia (compreso quello della Cavani): il giorno seguente alla proiezione ufficiale del Festival i film di cui si è parlato in TV e sui giornali vanno in sala, in contemporanea alle repliche veneziane.
Definito un fantasy-thriller distopico Nina dei Lupi, diretto e co-sceneggiato da Antonio Pisu – che ritorna alla regia dopo il pluripremiato EST – Dittatura Last Minute del 2020 – mette in scena una galleria di personaggi ben caratterizzati ed interpretati da un cast importante, di attori come Sergio Rubini (nei panni di un vero cattivone), Sandra Ceccarelli, Cesare Bocci e Davide Silvestri, oltre alla giovane e talentuosa Sara Ciocca. Nel cast anche Tiziana Foschi, Caterina Gabanella, Fabio Ferrari e Paolo Rossi Pisu (produttore del film e fratello di Antonio, i due figli del compianto Raffaele).
Nina dei Lupi: dal romanzo al grande schermo
Tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Bertante, autore candidato al Premio Strega 2011 (la cui nuova edizione sarà pubblicata con cover e fascetta dedicata per l’uscita del film), Nina dei Lupi è stato da lui anche sceneggiato insieme ad Annapaola Fabbri, Tiziana Foschi, Pierpaolo de Mejo e dallo stesso Antonio Pisu. Il regista e lo scrittore, con lo sceneggiatore Pierpaolo De Mejo e l’attrice e sceneggiatrice Tiziana Foschi hanno presieduto, in Sala Laguna, ad un incontro dal titolo Il caso Nina dei lupi, dal libro al film, moderato da Giorgio Gosetti, delegato generale.
“Nina dei lupi è un film che si colloca a metà tra il genere fantasy e quello psicologico – ha affermato Antonio Pisu – si vede poco ma si percepisce tanto. Ho avuto attori eccezionali nel cast, attori impegnati che hanno una lunga carriera alle spalle come Sergio Rubini, ma anche talenti naturali, come la giovanissima protagonista, Sara Ciocca. È importante saper riconoscere i giovani talenti, così come i doni innati che alcune persone possiedono”.
Un messaggio chiaro: rispettare le risorse del pianeta e saper convivere con gli altri.
Nina dei Lupi è sicuramente un film interessante, forse non del tutto riuscito (la prima parte è più accattivante e mantiene alta la tensione dello spettatore) ma pieno di spunti relativi alla questione ambientale, al rispetto delle risorse, pena l’estinzione della specie umana, ma anche a quella della convivenza con gli altri, con i meno fortunati, con i diversi con i quali spesso è difficile condividere quello che riteniamo ci appartenga di diritto ed uscire dalla nostra comfort zone. Di certo sarà molto apprezzato dal pubblico giovanile per le sue caratteristiche ‘di genere’, per i temi trattati e per la prova attoriale dell’intensa Sara Ciocca.
Nina, nella sua innocente e ardente gioventù, rappresenta l’eletta, colei che cambierà le sorti dell’umanità, ma senza iniziale consapevolezza: purezza, tenerezza e rabbia distruttiva convivono in lei in modo istintivo, nessuno le ha mai rivelato la profezia che si cela dietro la sua nascita, ma a poco a poco, al di là del fiume, scoprirà la verità: ormai adolescente riuscirà a fuggire nei boschi, al di là del fiume, dove apprenderà la sopravvivenza in montagna e la convivenza con i lupi, oltre a comprendere gli immensi poteri che ha dentro di sé pur volendo vivere una vita felice e normale come quella dei suoi coetanei.
Il film ha certamente un forte potenziale di genere ed è costruito con atmosfere che creano tensione e mistero, tra detto e non detto, in un luogo sospeso: forse qualche eccesso di violenza esplicita in meno (nella seconda parte) e qualche spiegazione di sceneggiatura in più avrebbero giovato al film, rendendolo più accessibile ai palati di tutti gli spettatori senza diminuirne la forza del messaggio.
Certificazione Green e apertura ai giovani universitari della IULM
Le riprese del film si sono svolte in Trentino e la produzione ha ottenuto la certificazione Green Film, relativa al protocollo ideato e promosso dalla Trentino Film Commission che incentiva la sostenibilità ambientale nella produzione audiovisiva.
Il film è stato prodotto da Genoma Films di Paolo Rossi Pisu con il contributo del MIC, in collaborazione con Trentino Film Commission, in partecipazione con JCG BITS production e con Edoardo Possati, con il patrocinio dei Comuni di Ala e Vallarsa e realizzato con il sostegno della Regione Lazio – Fondo regionale per Cinema e l’audiovisivo.
Genoma Films ha inoltre stretto un legame con l’Università IULM per la produzione del film dando la possibilità agli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e New Media di svolgere un tirocinio sul set del film per l’intero periodo di riprese. Una studentessa di IULM, ancora in corso (al secondo anno della Magistrale), ha infatti affiancato il regista Antonio Pisu nel ruolo di stagista di regia.
L’artwork del film è stato realizzato da Carmela Sciortino su foto di Andrea Miconi, autore di tutte le foto di scena e di backstage.
GENOMA FILMS di Paolo Rossi Pisu è una società di produzione e distribuzione italiana che ha al suo attivo diversi film tra cui la commedia di successo Nobili Bugie, Est – Dittatura Last Minute, Gianni Schicchi e alcuni restauri come Italiani Brava Gente di Giuseppe de Santis e Pasqualino Sette Bellezze di Lina Wertmuller che, presentato a Cannes nel 2019, ha dato il via al riconoscimento dell’Oscar alla Carriera per la regista. Paolo Rossi Pisu, Antonio Pisu e Marta Miniucchi sono i suoi 3 soci fondatori.