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Pietro Castellitto, il ritorno

Filmografia dell'astro nascente del cinema italiano

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Pietro Castellitto

In concorso a Venezia 80 con il suo nuovo film Enea, dopo aver sorpreso e preso il plauso della critica con la sua opera prima, I predatori vincitore del premio Orizzonti nel 2020, Pietro Castellitto è la dimostrazione che quando si ha talento e si ha qualcosa da dire il cognome di figlio di quasi non esiste.

Pietro Castellitto

La carriera da attore e l’indipendenza artistica

Figlio del celebre attore Sergio Castellitto, Pietro muove i primi passi affianco al padre in Non ti muovere su una sceneggiatura della madre la scrittrice Margaret Mazzantini. Cosa che ripeterà anche ne La bellezza del somaro e Venuta al mondo al fianco di star internazionali come Penelope Cruz. Si fa le ossa affianco dei genitori per l’occasione della vita che sfrutta con attitudine ed estro creativo. Viene infatti scelto per il ruolo di Secco ne La profezia dell’armadillo, trasposizione cinematografica dell’omonimo fumetto di Zerocalcare. Il film non è apprezzato come le serie Netflix recenti, ma ciò che impressione è l’interpretazione di Castellitto in un Secco grottesco ma capace di infondere quella riflessione generazionale insita nelle opere di Calcare.

Pietro Castellitto

L’esordio alla regia con I Predatori e Francesco Totti

I suoi studi di filosofia formano la figura del personaggio di Federico che Castellitto interpreta e il suo primo film, I predatori. Un esordio sfavillante sia per scrittura e per grammatica cinematografica. Un opera anti-borghese e surrealista che ricorda il primo Moretti. Piena di meta-cinema e dialoghi taglienti permette a Pietro Castellitto di smarcarsi in maniera definitiva dalla figura del padre Sergio e di inquadrarsi a tutto tondo come autore e nuova rivelazione del cinema italiano. L’opera oltre a vincere il Premio Orizzonti a Venezia 77, riceve il premio come miglior regista esordiente ad David di Donatello e ai Nastri d’Argento. Ma Pietro Castellitto in questi anni non lascia i panni dell’attore. Interpreta infatti Francesco Totti in Speravo de morì prima, serie Sky basata sulla biografia del capitano della Roma. Rimane impressa un’altra interpretazione sopra le righe nel film di Gabriele Mainetti Freaks Out dove riceve la candidatura come miglior attore non protagonista ai David 2022.

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Enea, il ritorno alla regia

Attualmente in concorso a Venezia 80 con il suo ultimo lavoro Enea. Entrandoci sta volta dalla porta principale con un cast che annovera Benedetta Porcaroli, Chiara Noschese e lo stesso papà Sergio. Enea rincorre il mito che porta nel nome, lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente. Lo fa assieme a Valentino, aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio e le feste, condividono la giovinezza. Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci voleranno sopra fino alle più estreme conseguenze.

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