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Luc Besson, i film più celebri del grande regista francese

Un regista creatore di vere e proprie opere d'arte che colpiscono nel segno

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luc besson

Luc Besson compie 65 anni. Il regista è stato in competizione ufficiale alla selezione ufficiale di Venezia 80 gareggiando per il  Leone d’Oro. Il film in concorso, Dogman (nessun collegamento con Dogman di Matteo Garrone), con protagonista l’attore americano Caleb Landry Jones, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes 2021 con il film Nitram, dopo essere stato nelle sale con Lucky Red è in streaming su Now. 

La recensione di Dogman.

Besson ha fatto il suo ritorno dopo quattro anni dal film Anna, e in questo articolo verrà introdotta una retrospettiva sui suoi film più importanti che hanno ottenuto grande successo in tutto il mondo: Nikita, Léon, Il quinto elemento e Lucy.

“I film funzionano come il corpo umano: ci sono le ossa, i muscoli, l’epidermide; si lavora per strati.”

Luc Besson

Besson si è sempre distinto come un regista in grado di essere ossessivo al punto giusto, creando vere e proprie opere d’arte che colpiscono nel segno. È una sfida riuscire a raccontare una storia con una struttura vicina al genere d’azione, mantenendo al contempo un’estetica che possa essere paragonata alla poesia.

Alcuni dei pochi autori che si possono citare per quanto riguarda questo talento è senza dubbio il Leone d’Oro Takeshi Kitano, uno dei più importanti registi del nostro tempo.

Luc Besson, il regista che ha reso l’action un’estetica d’autore

Luc Besson trascorre i primi anni della sua vita viaggiando in tutto il mondo con i suoi genitori,  istruttori di nuoto subacqueo, e grazie a ciò per il resto della sua vita rimane influenzato da questo mondo.

A diciassette anni, un incidente mette fine ai suoi sogni di diventare un biologo marino specializzato nello studio dei delfini. Di seguito si interessa al cinema e a diciannove anni, si trasferisce a Hollywood per apprendere il mestiere dagli americani. Dopo tre anni trascorsi negli Stati Uniti, fa ritorno in Francia e fonda la casa di produzione Les Films du Loup, che in seguito diventerà Les Films du Dauphin.

Luc Besson, ha iniziato la sua carriera nel cinema nel 1983 con il suo primo lungometraggio, intitolato Le dernier combat, quando aveva solo ventiquattro anni, che venne presentato nell’84 al Festival di Berlino. Per realizzare il film, Besson ha ottenuto un finanziamento di soli 1500 franchi dalle banche e ha dovuto chiedere aiuto anche altrove.

Il lungometraggio d’esordio proveniva da un cortometraggio, diretto dallo stesso regista, con sempre protagonista l’attore Jean Reno, con cui collaborerà in molti suoi film.

Il film di fantascienza è ambientato in una Parigi post-apocalittica causata da una catastrofe nucleare. È stato girato utilizzando spezzoni in bianco e nero e si distingue per la mancanza quasi totale di dialoghi.

luc besson

Dopo il successo di Le dernier combat, Besson ha firmato un contratto con la casa di produzione Gaumont per dirigere Subway nel 1985 che otterrà poi una nomination ai Bafta come miglior film straniero. Questo film, interpretato da Isabelle Adjani e Cristophe Lambert, ha consolidato la reputazione di Besson.

Successivamente, il regista ha intrapreso un progetto significativo che ha richiamato il suo interesse di lunga data per il mare. Questo film è stato intitolato Le Grand Bleu.

Le Grand Bleu  ha aperto il Festival di Cannes nel 1988, ma ci fu una reazione negativa alla presentazione- Tuttavia, il film è diventato presto un fenomeno sociale e ha suscitato un grande interesse tra i giovani spettatori.

Nonostante il suo successo, l’uscita del film in Italia è stata bloccata per 14 anni a causa di una causa legale intentata dall’apneista italiano Enzo Maiorca che si sentiva rappresentato in modo negativo nel film .

Nikita

Nikita e Léon. Sono questi i due film che hanno dato la grande opportunità a Besson di diventare un regista riconosciuto a livello globale.

Entrambi sono film d’azione, ma che riescono senza dubbio ad esprimere le vulnerabilità e le sofferenze dei personaggi che vivono un mondo invivibile. Nikita (1990) ottenne una nomination ai Golden Globe e il premio come miglior film straniero ai nastri d’argento.

La storia è quella di una donna proveniente da un ambiente svantaggiato e coinvolta nell’uso di droghe, che ha commesso rapine e  viene condannata a scontare una pena di ergastolo.

Tuttavia, le viene offerta l’opportunità di ottenere la libertà in cambio della sua collaborazione con i servizi segreti, che la addestreranno per diventare un’efficiente assassina.

“Il cinema è un industria, il film un arte”

Luigi Chiarini

Con formidabili musiche composte da Éric Serra che possiamo percepire già dal trailer del film, la trama di Nikita si può avvicinare al tema dell’emarginazione sociale.

Quest’ultima viene introdotta con quella sua struttura narrativa semplice ma senza mai cadere nell’idea di dover fare un film per il pubblico. Il film di Besson riesce così ad unire sia l’industria che l’essenza di quello che deve essere un film, ovvero un’opera d’arte.

Questo piccolo miracolo viene fuori anche con il grande successo Léon.

Altro titolo di Luc Besson: Léon

León è un film del 1994 conosciuto anche come The Professional, ed è considerato uno dei migliori di Besson  acquisendo  uno status di culto nel corso degli anni.

Ambientato a New York  segue la storia di Léon, un assassino professionista interpretato da Jean Reno. Léon vive una vita solitaria e disciplinata, dedicandosi esclusivamente al suo mestiere di sicario. Tuttavia, tutto cambia quando incontra Mathilda, interpretata da Natalie Portman.

Mathilda è una ragazza che vive in una famiglia disfunzionale e violenta. Dopo che i suoi vengono brutalmente uccisi da una banda di spacciatori di droga guidata da Stansfield (corrotto agente della DEA interpretato da Gary Oldman) , Mathilda si rifugia da Léon e gli chiede aiuto. Léon accetta di proteggerla e istruirla al suo stesso mestiere.

“Léon esattamente che lavoro fai per vivere?

– Le pulizie.”

Il rapporto tra i due si sviluppa gradualmente, con Léon che diventa una figura paterna per la ragazza. Mathilda, a sua volta, si innamora di Léon e cerca di convincerlo a vendicare la morte della sua famiglia. Nel frattempo, Stansfield mette in atto una caccia all’uomo per eliminare Léon e Mathilda.

La pellicola mescola abilmente azione, dramma e suspense. Luc Besson crea una rappresentazione cruda e spietata del mondo criminale, ma allo stesso tempo esplora temi come l’innocenza, la solitudine e la redenzione.

La performance di Jean Reno come Léon è ampiamente elogiata, mentre Natalie Portman fa il suo sorprendente debutto cinematografico .

Il film è noto anche per la sua regia stilizzata. Ha influenzato numerosi registi e ha lasciato un’impronta duratura nel genere dei thriller d’azione. Nonostante il suo successo tra i critici e il pubblico, León è stato però oggetto di controversie per la sua rappresentazione dell’innocenza e della violenza giovanile.

Il Quinto elemento

Il Quinto Elemento è un film di fantascienza del 1997 presentato al Festival di Cannes. Uno dei film più famosi e iconici di Besson, è noto per la sua visione unica e il suo stile visivo distintivo.

Ambientato nel 2263, il film presenta un’ambientazione futuristica e segue la storia di Korben Dallas, interpretato da Bruce Willis, un ex militare diventato tassista. La trama ruota attorno alla scoperta del Quinto Elemento, un’entità divina che può salvare l’umanità da una forza malvagia conosciuta come il Male Oscuro.

Il Quinto Elemento è rappresentato da Leeloo, interpretata da Milla Jovovich, una straordinaria e misteriosa donna creata geneticamente. Quando Leeloo viene accidentalmente risvegliata, Korben diventa il suo protettore e si imbarca in una missione per aiutarla a raggiungere il suo destino e sconfiggere il Male Oscuro.

Il Quinto Elemento è conosciuto per la sua miscela di azione, comicità, effetti speciali e design di produzione stravagante. Il film è famoso anche per le sue sequenze d’azione adrenaliniche, i costumi eccentrici e le ambientazioni futuristiche dettagliate.

La colonna sonora, composta da Éric Serra, è diventata altrettanto iconica, con brani memorabili come Diva Dance e Leeloo.

Nonostante le recensioni contrastanti da parte dei critici al momento dell’uscita, Il Quinto Elemento ha guadagnato nel tempo un seguito di culto ed è considerato uno dei film di fantascienza più originali e visivamente sorprendenti mai realizzati.

La sua combinazione di spettacolo visivo, umorismo e temi di salvezza dell’umanità lo rende un’esperienza cinematografica unica.

Lucy

Lucy è un film d’azione e fantascienza del 2014 che venne presentato al Festival di Locarno dello stesso anno. Esplora temi come l’evoluzione umana, la capacità del cervello umano e la natura della conoscenza.

La trama ruota attorno al personaggio di Lucy, interpretato da Scarlett Johansson, una giovane donna che viene coinvolta in un traffico di droga internazionale.

Dopo essere stata costretta a portare una nuova droga all’interno del suo corpo, Lucy subisce un incidente che fa sì che la droga si diffonda nel suo sistema, potenziando le sue capacità cognitive e fisiche in modo straordinario.

Il film esplora concetti filosofici e scientifici legati all’evoluzione umana e alla potenzialità inesplorata del cervello umano e  presenta anche una serie di riferimenti alla cultura popolare e a teorie scientifiche, pur mantenendo un ritmo veloce e un tono avvincente.

Nonostante alcune critiche riguardo alla trama e alla rappresentazione scientifica, Lucy ha ottenuto un buon successo al botteghino (469 milioni di dollari nel mondo) e ha suscitato interesse per i suoi temi intriganti.

Il film offre una riflessione sul potenziale inesplorato della mente umana e sulle implicazioni di una tale potenza.

luc besson

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