Il club dei lettori assassini è un film firmato dal regista spagnolo Carlos Alonso Ojea. Un horror slasher che segue i codici di genere senza particolari guizzi o soluzioni interessanti. È ora disponibile su catalogo Netflix.
DI COSA PARLA IL CLUB DEI LETTORI ASSASSINI?

Un incipit cruento e poco chiaro accompagna i titoli di testa e pone le basi di un mistero tutto da risolvere. Prima, si vede un ultimo minaccioso messaggio lasciato su uno schermo avvolto tra le fiamme. Subito dopo, una grossa ellissi temporale porta lo spettatore avanti nel tempo di sei anni, introducendo il mondo presente del racconto: l’università, e i suoi protagonisti. Si tratta di studenti di letteratura, aspiranti scrittori, e Il club dei lettori assassini giocherà con questo aspetto anche nei termini di un’auto-riflessione sul racconto. Ciò che corrompe l’equilibrio di questo microcosmo e innesca le dinamiche slasher è la morte del professore Cruzado, di cui inconsapevolmente i protagonisti si ritengono responsabili.
IN DIALOGO CON LA TRADIZIONE

Il secondo atto del film inizia quando un’identità misteriosa porta alla luce il misfatto e “dialoga” con i protagonisti attraverso un romanzo pubblicato online in stile feuilleton. Ogni capitolo conduce alla morte di uno dei personaggi ancillari, mentre la protagonista Angela cerca di capire di chi fidarsi e come sopravvivere. È questo il meccanismo narrativo su cui si costruisce Il club dei lettori assassini. L’assassino pubblica un capitolo che minaccia l’incolumità di uno dei personaggi, che a sua volta innesca la tensione, l’apprensione nei suoi confronti e quindi il tentativo di salvataggio. Nent’altro che un epigono della tradizione slasher in stile Scream, con la bibliofilia e i riferimenti alla morfologia della letteratura horror al posto della cinefilia e della tradizione del cinema horror.
I PROBLEMI DI IL CLUB DEI LETTORI ASSASSINI

Se si procede nell’analisi oltre i codici e il retaggio di Il club dei lettori assassini, purtroppo il film non riesce a fare ciò che si propone. Il racconto nella sua dimensione puramente narrativa è interessato da una prevedibilità dei risvolti e da una scrittura carente. Inoltre, l’auto-riflessione che ruota intorno alla letteratura sembra fine a se stesso e strizza l’occhio alla tradizione. In aggiunta, la tensione non risulta efficace perché non costruita a sufficienza e troppo breve.
In conclusione Il club dei lettori assassini è un tentativo maldestro di seguire la tradizione slasher dei killer mascherati. Una sequela di omicidi che purtroppo sono carenti in termini di coesione, approccio scrittorio e registico.
8 film Horror da vedere su Netflix e Prime
Netflix settembre 2023: tutti i titoli da non perdere