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Calabria Movie Film Festival

Calabria Movie International Short Film Festival: ieri, oggi e domani

Un festival di cortometraggi, e non solo, che punta alla definizione culturale di un territorio, all'incontro scambio di arti e mestieri e alla conoscenza di un cinema giovane e senza confini di sorta

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Il Calabria Movie-International Short Film Festival, giunto alla sua quarta edizione, miscela alchimie e suggestioni di idee estremamente performanti e coinvolgenti, dettando visioni, spettacolo e aspirazioni. Nel contesto di una Crotone intenta a recuperare la sua gloriosa vocazione culturale, i tre Direttori Artistici, Luisa Gigliotti, Matteo Russo e Antonio Buscema, mettono in scena un evento che veicola un concetto di cinema estremamente ampio, ricco di contaminazioni artistiche differenti e di attenzioni verso i temi della realtà e della nostra quotidianità. Presentato dalla bravissima Giorgia Arena, da 4 anni il volto ufficiale del Festival, il Calabria Movie è sostenuto dalla Calabria Film Commission, il  Comune e la Provincia di Crotone.

I corti

Il concorso principale è stato vinto dall’intenso Affricate della regista ungherese Anna Gyimesi. La giuria, composta da Sara Lazzaro, Carlo Gallo, Matteo Vieille e l’iraniana Farnoosh Samadi, non ha avuto un compito semplice, alle prese con l’alta qualità dei lavori in gara. Hanno lasciato un segno di consenso popolare e di critica due prodotti diametralmente opposti ma di forte impatto emotivo e visivo. Friend del russo Andrey Svetlov, premio del pubblico e per la miglior regia. è un piccolo gioiello con due straordinari interpreti e una fotografia iconica che ne valorizza la storia e il movente drammatico. Split Ends, dell’iraniana Alireza Kazemipour, impressiona per la sua capacità di far riflettere e testimoniare le difficoltà legate all’oppressivo regime religioso del paese degli Ayatollah. Non è passato inosservato Anche il riccio respira, del giovane lametino Domenico Pietropaolo, premiato come miglior cortometraggio dalla giuria giovani under 25.

L’intervista

La grande passione per il cinema e la volontà artistica di realizzare qualcosa insieme, nella propria terra d’origine, sono state le spinte propulsive per cui a un certo punto Luisa Gigliotti, Matteo Russo e Antonio Buscema hanno sentito la necessità di costruire un che di significativo.  Il loro sodalizio professionale, nato nel 2018 con la realizzazione del corto Amal, diretto da Matteo e Antonio, si concretizza così con la messa in opera, nel 2020, del Calabria Movie-International Short Film Festival. La dimensione cinematografica, come aspirazione individuale, continua a essere presente nelle loro prospettive più immediate. Luisa sta lavorando alla sua prima sceneggiatura di lungometraggio; prodotto da PMR Studio, Antonio ha in fase di distribuzione L’addestramento, il suo secondo cortometraggio. Matteo con il suo primo lungometraggio, Lux Santa, prodotto da Naffintusi con Rai Cinema, è stato selezionato all’interno della sezione Cannes Docs del 76 Festival di Cannes.

Luisa : nel 2020, in piena pandemia, ci siamo chiesti del perché non si potesse creare un luogo per gli appassionati di cinema, preposto a essere anche luogo per incontrare i tanti colleghi addetti ai lavori.  Come fare rete con loro? Ed ecco l’idea del Festival, dandogli prima un’impronta regionale, per poi pian piano estenderlo a livello nazionale.

Voi esprimete la necessità di contribuire a migliorare l’offerta culturale del vostro territorio.

Antonio: avendo tutti noi un certo background cinematografico, a un certo punto ci siamo chiesti se fosse il caso di andarcene via definitivamente o invece provare a creare qualcosa noi stessi. Non per niente parliamo di risveglio culturale. Nel nostro passato cittadino abbiamo una grande tradizione, a cominciare dal Premio letterario Crotone ( tra i suoi illustri vincitori annovera Pierpaolo Pasolini e Leonardo Sciascia ).

Tornando al meccanismo del Festival, com’è stata decisa la selezione dei titoli? C’è un particolare file rouge che lega il tutto?

Luisa : Scegliamo corti che siano abbastanza diversi tra loro, con una predilezione per quelli che abbiano una tematica sociale, che siano di genere commedia, dramma o anche di animazione. All’interno di questa dimensione sociale ci piace mantenere una certa attenzione verso l’attualità. Ispiratrice sempre di grandi riflessioni, come, per esempio, quelle sull’immigrazione o sull’omosessualità. C’è poi la sezione Corti in Calabria dedicata ai lavori realizzati da autori calabresi o che abbiano utilizzato il territorio calabrese. Il vincitore viene proclamato da una giuria di giovani under 25, composta da appassionati di cinema e da aspiranti professionisti del settore. In più quest’anno abbiamo allargato i confini e a loro si è aggiunta una ragazza che studia alla University of East London, con la quale siamo in partnership.

Vi è poi la sezione Macro, National/International, per la quale selezioniamo corti da tutto il Mondo. Il primo anno, come si diceva all’inizio, avevamo solo autori calabresi, quest’anno invece il respiro internazionale è molto ampio. Non per niente nella giuria principale vi è la presenza della regista Farnoosh Samadi.

Antonio : Il nostro Festival è tra l’altro caratterizzato per avere sempre un tema conduttore. Quest’anno è quello del ritorno. Uno dei premi principali ha proprio questa dicitura.

Luisa : Un ritorno da identificarsi nel significato attribuito nell’antica Grecia, mille peripezie per ritornare a essere quello che si era o chiudere un ciclo.

Chi attribuisce questo premio del Ritorno ?

Viene assegnato sempre dalla giuria principale, all’interno della sezione National/International, utilizzando una menzione in più.

Qual è stato, e qual è, il vostro rapporto con le istituzioni locali e con la Calabria Film Commission?

Antonio : I primi due anni siamo stati totalmente indipendenti. Il nostro primo, e maggiore sponsor, è stato un’azienda pugliese, la Marino Bus, a cui siamo molto grati e legati. Dall’anno scorso, invece, abbiamo il sostegno anche della Calabria Film Commission e, da quest’anno, del comune di Crotone. Quest’edizione è per noi una sorta di consacrazione.

Matteo: A oggi il Festival è finanziato dalla Calabria Film Commission, il Comune di Crotone e la Confartigianato, un’associazione di categoria che ci aiuta tantissimo e con la quale è previsto un cinetalk.

Per quel che concerne gli eventi collaterali al concorso vero e proprio, per il futuro sono allo studio nuove idee riguardo a eventuali variazioni?

Luisa : Già dalla prima edizione abbiamo agito in questo senso organizzando una piccola mostra di artisti locali. Non volevamo fare un Festival di corti e basta, abbiamo sempre pensato a un’apertura verso l’arte a 360 gradi. Che fosse la musica, che fosse il cinema, che fosse la serialità. Per esempio, nelle ultime edizioni abbiamo dedicato dei focus alla serie italiana, cercando di coinvolgere una fetta di pubblico sempre maggiore.

Antonio : In fondo, anche noi, siamo prima di tutto spettatori. Ci siamo ispirati ai grandi Festival nei quali ci sono Masterclass, Talk e via dicendo.

Luisa : I primi anni abbiamo fatto cose più local, negli ultimi due abbiamo invece provato a fare di più, dalla Masterclass con Vinicio Marchioni al Focus sulla serie Bang Bang Baby con Giorgia Arena e Antonio Gerardi.

Antonio : L’anno scorso, per esempio, abbiamo invitato, oltre che un rappresentante della Calabria Film Commission, un rappresentante di Europa Creativa. Si è conversato sulle produzioni in Sud Italia. Quest’anno riproponiamo il talk con Confartigianato Cinema Impresa Calabria e nuovamente con una rappresentanza della Calabria Film Commission. Dobbiamo partire dalla considerazione che il nostro mondo è un’industria composta non solo da artisti ma anche da imprenditori.

Luisa : In quest’edizione, tra l’altro, stiamo collaborando con la Cineteca di Bologna. Con loro organizziamo una mostra qui nella Torre aiutante del Castello Carlo V. Sane come il pane, un lavoro che intende porre lo sguardo sul rapporto e sul ruolo che la donna ha avuto all’interno del contesto artistico e socioculturale, mettendo in dialogo il medium fotografico e le donne nel cinema. É curata da Giada De Martino.

Quali idee per il futuro? Per esempio, esiste una prospettiva che prenda in considerazione l’introduzione di un concorso per lungometraggi?

Antonio/Matteo :  Un concorso esteso anche ai lungometraggi no. Al momento un lungo lo lanciamo in apertura di Festival. La formula dei corti si è rivelata vincente, considerando che ormai il corto prende sempre più piede, come anche le puntate delle serie TV.  Tenendo anche conto che la soglia dell’attenzione, per una persona che non fruisce abitualmente di cinema, è comunque limitata. Del resto, lo stesso format delle serate del Festival,  non è improntato alla mera trasmisisone del rullo dei corti e basta. Ci sono dei monologhi, delle gag, a partire dalla nostra presentatrice che è il nostro gioiello. Giorgia Arena, amatissima dal pubblico, è diventata il volto e l’icona del Calabria Movie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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  • Anno: 2023
  • Nazionalita: Italia