‘The Beanie Bubble’, il film con Zach Galifianakis su Apple TV+
La recensione del film sulla nota azienda di giocattoli Ty che da un marchio conosciuto in America si trasforma in un fenomeno di massa in tutto il mondo
Uno dei primi fenomeni di massa descritti in modo del tutto inedito da tre personaggi femminili che si prendono, con merito, il ruolo di protagoniste. The Beanie Bubble è in streaming su Apple Tv+.
The Beanie Bubble racconta la nascita, la crescita e il crollo di uno dei marchi leader nella produzione di giocattoli. Ty era molto più di un brand. Era l’incarnazione del desiderio di un pubblico disposto a pagare cifre astronomiche per acquistare uno di quei peluche. Dietro ai Beanie Babies, uno dei prodotti di punta di questa azienda, c’era lui, Ty Warner. Un uomo intelligente, ma egocentrico a tal punto da essere offuscato dal suo sogno di diventare milionario.
The Beanie Bubble, la recensione
Il film in verità non si sofferma solo sulla figura di Ty, interpretato per altro da uno straordinario (e bisogna dirlo, irriconoscibile) Zach Galifianakis. Avrebbe potuto farlo visto il personaggio pieno di sfaccettature e con le zone d’ombra che hanno definito il suo carattere. La sua brama di successo e della perfezione diventa a un certo punto inquietante, soprattutto nelle occasioni in cui si trova con le tre donne che lo porteranno a guadagnare 662 milioni di dollari. L’impressione, a giudicare da alcune scene, è che Ty Warner e i suoi giocattoli siano davvero una cosa sola. Più passa il tempo e più emerge una verità inconfutabile, ovvero che Ty Warner non è mai diventato adulto.
Questo giocattolo è mio!
Sono molti gli indizi che vanno in questa direzione. Si vede la gelosia morbosa nei confronti dell’azienda che lo spinge addirittura a escludere chi ha contribuito davvero alla sua crescita come Roberta (anche lei ideatrice dei Beanie Babies, interpretata da Elizabeth Banks), la straordinaria collaboratrice Maya (la prima ad aver intuito, non solo le potenzialità della rete, ma anche l’importanza dei prodotti rari ed esclusivi per far crescere l’azienda) e Sheila (Sarah Snook, vista nella serie Succession).
La narrazione
C’è inoltre tutto il contorno che va a definire The Beanie Bubble un film di un certo spessore. Scelte tecniche coraggiose, come la narrazione (il voice over) e il montaggio che alterna flashback a salti temporali repentini che avrebbero potuto apportare non poca confusione. Invece proprio questa frenesia ricorda racconti come La grande scommessa e trasmette dinamicità per tutta la durante del film, rendendo comprensibile un fatto particolarmente complesso legato all’economia.
Ma il punto di forza di questo racconto è la voce della storia. O meglio le voci. Le tre protagoniste riescono a rendere in modo originale i fatti che si sono susseguiti con un ritmo incessante e con riflessioni mai banali, visto il tempo in cui viviamo. E allo stesso tempo svelano a poco a poco che il re dei giocatoli è nudo non rendendosi conto che il merito di questo fenomeno mondiale non è solo suo, ma di un’intera squadra.
Resta comunque impeccabile l’interpretazione di Zach Galifianakis che regala una delle migliori prove attoriali della sua carriera.
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