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‘Blue jeans’. Nouvelle Vague balneare

Blue jeans: Il corto di Jacques Rozier che mostra parte della rivoluzione giovanile nella Francia di fine anni '50, tra Cannes e le sue spiagge.

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Blue Jeans è un cortometraggio francese del 1958, diretto da Jacques Rozier, uno dei registi esponenti della Nouvelle Vague.
Presentato al Festiva di Tour lo stesso anno di uscita, fu definito da Jean-Luc Godard come l’opera “più nuova” al festival.
Blue Jeans, disponibile su MUBI, indaga e documenta la maggiore libertà di costumi sulla spiaggia a fine anni ’50 e  l’inizio dell’emancipazione giovanile.

La trama di ‘Blue jeans’

Dany e René, due ragazzi francesi, girano in vespa tra le vie e le spiagge di Cannes, cercando disperatamente delle ragazze da rimorchiare.
Dopo diversi tentativi fallimentari e imbarazzanti, iniziano un’avventura estiva con Babette e Laure.

Spiaggia, ragazzi e Nouvelle Vague

Non è un caso se l’opera di Rozier si chiama Blue Jeans. Gli iconici pantaloni, infatti, sono stati a lungo il simbolo della contestazione giovanile e del rifiuto di convenzioni sociali e indumenti informali, adatti al contesto.

Il corto sembra anticipare i temi che da lì a pochi anni compariranno anche in Italia con la commedia balneare e film come La voglia matta o L’ombrellone.

Rozier documenta quindi la gioventù, senza però rinunciare alle tecniche filmiche tipiche della Nouvelle Vague.
Blue Jeans, infatti, presenta moltissimi Jump-cuts e discorsi che sfociano in argomenti filosofici; tutto senza rinunciare a una voce off-screen che accompagna la visione.

Avevamo usato almeno tre litri di benzina. Avrebbero dovuto notarci, specialmente Dan con la sua maglietta.

Visto con gli occhi di uno spettatore di adesso, il film potrebbe far storcere il naso e risultare anche “problematico”, visto il comportamento dei protagonisti con le ragazze; ma non bisogna dimenticare né il contesto storico, né l’effettivo esito delle loro azioni.

Dany e René, infatti, non fanno altro che fare pessime figure con il loro comportamento imbarazzante, finendo per rimanere il più delle volte in bianco, soli con le loro vespe.
Persino le due ragazze, che pure decidono di seguirli, non sembrano poi del tutto prese dall’idea di una relazione amorosa con i due protagonisti.

Nonostante il clima balneare possa sembrare così spensierato e ribelle, un alone di malinconia e inquietudine ci accompagna per tutta la visione.

A lei non fregava nulla. Allora le dissi che l’amavo e che oggi, nell’era della bomba atomica, nulla è davvero importante

Tutto questo traspare, infatti, molto bene dalla voce narrante e dai dialoghi dei protagonisti, così incerti sul futuro e sulle relazioni.
Mezze frasi, affermazioni e sguardi hanno la forza di stravolgere completamente l’atmosfera di scena, facendo scrollare di dosso la serenità che le spiagge di Cannes potrebbero offrire.

Nonostante non sia una delle opere più di spicco della Nouvelle Vague, il corto di Rozier resta comunque un’opera riuscita che ogni appassionato del cinema francese dovrebbe conoscere.

 

 

Blue jeans

  • Anno: 1958
  • Durata: 23 min
  • Genere: Cortometraggio
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Jacques Rozier