Hearth of Stone è un film del 2023 diretto da Tom Harper e scritto da Greg Rucka. Nel cast, oltre alla protagonista Gal Gadot, ci sono anche Jamie Dornan, Sophie Okonedo e Jing Lusi.
Rachel Stone (Gal Gadot) è un’impiegata alle prime armi. Si occupa di tecnologia per i servizi segreti britannici all’interno di un’unità d’élite guidata dall’agente Parker (Jamie Dornan). L’MI6, però, ignora il fatto che Stone in realtà lavora per il Charter, un’organizzazione per il mantenimento della pace. Si tratta di un’associazione talmente segreta da risultare sconosciuta anche alle altre spie e che sfrutta tecnologie moderne per neutralizzare minacce mondiali. Rachel è stata addestrata da una navigata professionista, una fenomenale agente operativa che rimane sempre fedele alla missione, segue i numeri e non si fida di nessuno. Quando però la misteriosa hacker Keya Dhawan (Alia Bhatt) stravolge una missione di routine, le due vite di Rachel entrano in conflitto. E mentre cerca di proteggere il Charter e di battere un destino avverso, la sua umanità potrebbe dimostrarsi il vantaggio decisivo.
La recensione
La combinazione del film di spionaggio che, al tempo stesso, riesce anche a divertire non è una formula nuova per la piattaforma. Ricordiamo che mesi fa Netflix ha realizzato due pellicole originali: Red Notice e The Gray Man. Tuttavia, nei due prodotti citati le parentesi comiche erano quasi perpetue ed anche nei momenti non opportuni, specialmente in Red Notice con la partecipazione di un esilarante Ryan Reynolds. In Heart of stone, invece, lo stampo comico è molto meno presente.
La protagonista Stone è determinata e ben disposta a mantenere disciplina e serietà durante le operazioni, pur dovendo disobbedire ad ordini provenienti dall’alto. Nella sua vita non c’è spazio per lo svago. L’unico momento in cui sembra lasciarsi andare viene interrotto da una squadra d’assalto che fa irruzione nell’appartamento in cui si è nascosta. Il divertimento in Heart of Stone proviene principalmente dalle scene d’azione e dagli inseguimenti carichi di adrenalina.
La protagonista interpretata da Gal Gadot
Anche se può sembrare una “Mary Sue” fin troppo stereotipata, il personaggio di Rachel Stone dimostra, nell’arco della storia, di possedere paure e fragilità che emergono soprattutto negli scontri con Charter. Tuttavia, qualcosa di lei, soprattutto sul suo passato, rimane inspiegato. Molto probabilmente è volontà dello sceneggiatore Greg Rucka di tirar fuori più dettagli dei suoi trascorsi nel prossimo capitolo della saga o ha il solo scopo di mantenere un tono misterioso per una protagonista che ha tanto da nascondere.
Oltre ad essere una doppiogiochista, Rachel è pienamente cosciente della potenza del Cuore (la A.I. in grado di controllare tutti i sistemi elettronici della terra), ma conosce anche i limiti della tecnologia che rimane pur sempre uno strumento nelle mani dell’uomo. Ancora una volta dunque, come nell’ultimo capitolo della saga di Mission Impossibile, l’intelligenza artificiale si rivela uno strumento potente ma che, se finisce nelle mani sbagliate, può causare danni irreversibili all’intero pianeta.
Le location
Come ogni film di spionaggio che si rispetti, anche Heart of Stoneoffre spettacolari panorami da tutto il mondo. Le strette e ripide stradine di Lisbona, il caldo e infinito deserto in Senegal e le gelide città islandesi. Presente anche l’Italia con una spettacolare scena iniziale di inseguimento aereo tra le vette delle montagne in Val Senales – Alto Adige. La nostra penisola, dunque, si conferma meta di prestigiosi set internazionali. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo visto numerosi film di spionaggio e azione girati tra Milano, Roma, Venezia, Torino e Matera come Fast X, Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno, No Time to Die, Red Notice e Murder Mistery. Merito sicuramente della varietà e spettacolarità del nostro Paese, siamo certi di rivedere il territorio italiano nelle prossime produzioni internazionali.
In Heart of Stone, non viene mostrato solo il conflitto uomo-macchina, ma anche l’eterno e del tutto attuale tra guerra e pace. I due cattivi, infatti, offrono modi diversi per realizzare i loro piani vendicativi. Parker usa violenza e sangue freddo lasciandosi andare al demone del potere, Keya invece opta per un approccio più pacato, ma che sembra essere poco efficace. Alla fine, è Parker a prendere la decisione di eliminare gli avversari coinvolgendo poveri innocenti in numerosi attentati terroristici. Lei non lo accetta e decide di passare al lato buono, dimostrando che la vendetta non è sempre la via giusta da proseguire.
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