‘Rogue’ – Il pericolo si nasconde sott’acqua

Rogue è un film horror del 2007 diretto da Greg McLean. Da poco disponibile sulla piattaforma streaming Netflix.

La trama di Rogue

Un giornalista di nome Pete (Michael Vartan), specializzato in articoli turistici,  si reca una remota zona dell’Australia per questioni lavorative. Si ritrova in un luogo sperduto governato dal caldo e dalla natura più spietata dove i pochi abitanti sembrano non gradire la presenza di volti nuovi. A seguito della scoperta di alcuni ritagli di giornale riguardanti attacchi di alligatori ai danni della popolazione locale, decide di imbarcarsi sulla zattera guidata da Kate, una guida turistica coraggiosa ed estremamente cauta.

Sulla zattera c’è anche un gruppo di turisti con scopi e personalità ben differenti. Ci sono una famiglia in vacanza, un uomo che sparge le ceneri di un defunto nel fiume e una coppia di bulli che si divertono ad intralciare il viaggio. La situazione degenererà quando la quiete verrà interrotta dall’incontro inaspettato con un predatore feroce dalle dimensioni e dall’intelligenza mastodontiche.

Il conflitto con la natura

Il film è proposto da Netflix in concomitanza con l’uscita in sala di Shark 2 – L’abisso. Non è un caso. In entrambi i film, mostri primordiali terrorizzano l’umanità e divorano le vittime trascinandole sott’acqua. È impossibile, dunque, non pensare al primo film, Lo squalo, che ha inaugurato questo nuovo genere e che ha lanciato la carriera di un giovanissimo Steven Spielberg.

Entrambi i film puntano a tormentare lo spettatore nascondendo il pericolo sotto l’acqua, rendendolo invisibile e difficilmente decifrabile tanto ai personaggi quanto allo spettatore. Nell’opera di Spielberg, il mostro compariva per breve durata della pellicola con l’obiettivo di alzare il livello di tensione e tenendo incollato lo spettatore allo schermo. In Rogue invece, c’è e si vede in numerose scene del film. Le sue dimensioni fanno presagire una creatura che non appartiene al nostro tempo. L’intelligenza e la rapidità con cui caccia sono imparagonabili a qualsiasi essere vivente presente sulla terra.

Il terrore nel quale i poveri turisti vengono rapidamente immersi si accentua col buio. Col calare delle tenebre, il mostro non è più solamente invisibile sott’acqua ma anche al di sopra della sua superficie. L’utilizzo del chiaroscuro per le scene notturne rende al meglio la situazione disorientante nella quale i protagonisti si sono cacciati. La regia curata da Greg McLean utilizza primi piani che mostrano al meglio le evoluzioni emozionali dei protagonisti nell’arco della storia, le loro paure e la voglia di sopravvivere.

Il finale

Il finale mostra la perfetta metamorfosi di un uomo cinico e presuntuoso che, dopo aver lottato per la sua vita e per quella di altre persone, si ritrova ad essere un eroe. Venerato persino nello stesso bar dove ore prima era stato vittima degli sguardi giudicanti della popolazione locale. Ha dimostrato di non pensare solo a sé stesso, di avere doti da leader che lo hanno portato a prendere decisioni di vita o di morte.

L’intero film è finalizzato a dimostrare quanto la natura sia estremamente più forte dell’uomo e che, se solo volesse, ci spazzerebbe subito via tutti. Il cambiamento di Pete dimostra che solo convivendoci e rispettandola possiamo sopravvivere ed essere considerati eroi.