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‘Take five’: colpo gobbo alla banca partenopea

Giunto alla sua opera seconda, il regista Guido Lombardi cambia genere ma non l'ambiente popolare di sottofondo e confeziona un noir pieno di sfumature e popolato di personaggi ben scritti e interpretati in modo assai convincente.

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Take Five

Su MUBI è possibile guardare Take five, opera seconda di Guido Lombardi, presentata con buon successo in Concorso alla Festa del Cinema di Roma nel 2013 e interessante mescolanza tra commedia e noir in grado di valorizzare al meglio una serie di personaggi dotati ognuno di notevole spessore interiore.

Nel nutrito cast che compone il parterre attoriale, una squadra che rappresenta al meglio la scuola di recitazione napoletana, annoverando nomi come Peppe Lanzetta, Salvatore Ruocco, Salvatore Striano, Gaetano Di Vaio, Gianfranco Gallo e il compianto Antonio Pennarella.

Take five – quando la difficoltà aguzza l’ingegno

Si è soliti dire che la difficoltà aguzza l’ingegno e a Napoli, come ormai un po’ ovunque nel nostro paese, nelle difficoltà ci si sguazza come nella fogna esplosa da una tubatura che allaga il sottosuolo di una banca.

Questa banale circostanza accende la scintilla che fornisce a cinque disperati l’ispirazione per un colpo milionario.

Tutto parte dall’intuito di un idraulico occorso a tappare la falla, per dilagare su cinque improbabili rapinatori indigenti o con forti  motivazioni a portare il colpo a buon fine.

Giusto a Napoli e in generale nella nostra Italia si può contare di non rasentare l’assurdo presentandoci un ex rapinatore professionista, ora fotografo di matrimoni, che torna a delinquere per comprarsi un cuore nuovo che gli assicuri la sopravvivenza.

A lui e all’idraulico, si uniscono un ricettatore con una lunga esperienza carceraria e un pugile motivato ma troppo emotivamente labile. E, soprattutto, e sopra tutti, Sciomen, la leggenda del malaffare cittadino, ora anziano e malinconico, con crisi di identità, forse finito dal punto di vista sessuale.

Take five – la recensione

Nel convincente, arguto e dinamico Take five, tornano i “soliti ignoti” in una versione riveduta e soprattutto aggiornata, spiritosa ma anche molto nera con qualche tinta pulp.

La vicenda è anche nobilitata da una recitazione che sembra venire dalla vita e dall’abitudine. Peppe Lanzetta, magistrale ancor più del solito nel ruolo del già menzionato Sciomen, dà vita a un personaggio che meriterebbe un reboot tutto suo tanto riesce a fagocitare la storia e la vicenda.

 

In regia troviamo il bravo Guido Lombardi, che riappare dopo il riuscito esordio col serio e drammatico La-bas. Educazione criminale, cambiando nettamente registro, pur restando nell’argomento. Sicuramente alleviando i toni e cercando, perché no, di divertire e smorzare la drammaticità che tuttavia resta alla base di tutto, senza scadere troppo nella farsa e nella macchietta.

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Take five

  • Anno: 2013
  • Durata: 100
  • Genere: Commedia/Noir
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Guido Lombardi