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Pulse e Dark water nella J-Horror Collection

Tre dischi per il cofanetto J-Horror Collection di Midnight Classics.

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Disponibile in esclusiva nello store FanFactory il cofanetto J-Horror Collection, facente parte della collana Midnight Classics di Plaion pictures. Di cosa stiamo parlando? Di un’edizione mediabook a tiratura limitata contenente due classici del cinema horror giapponese del terzo millennio. Per l’esattezza: Pulse e Dark water, ma riposti in tre dischi, in quanto il secondo presente sia in blu-ray che su 4K Ultra HD. Ad arricchire il tutto, inoltre, all’interno della confezione un booklet e due card da collezione raffiguranti le locandine dei due lungometraggi. Senza contare le quattro ore di contenuti speciali esclusivi.

Pulse (2001)

Oggetto nel 2006 di un remake diretto da Jim Sonzero e sceneggiato addirittura da Wes Craven, è il film dell’orrore più celebrato di Kiyoshi Kurosawa. Per intenderci, uno dei classici de J-Horror insieme a The ring, The grudge e, appunto, Dark water. Un film dell’orrore che il regista ha derivato dal suo romanzo Kairo, che letteralmente significa “circuito”. Perché, in maniera piuttosto innovativa per l’epoca della realizzazione, nel plot inscenato è internet a fungere da collettore nella nostra realtà per i fantasmi. Internet che non era quello della linea veloce e della fibra ottica, ma della lenta connessione a 56K. Quindi, come nel citato The ring tutto partiva da una videocassetta maledetta, anche qui è la tecnologia ad essere presa di mira.

Ed è su due trame parallele che si strutturano le quasi due ore di visione.

Trame a base di inquietanti segnali provenienti dal web e cui conseguono casi di omicidio. Situazioni che portano tre sconosciuti a cercare di far luce in una città decadente sul mistero legato ad una stanza proibita e un cantiere abbandonato. Man mano che, puntando all’angoscia del genere umano, Kurosawa  delinea con cupezza e disillusione la società giapponese contemporanea. Del resto, con il ritmo narrativo che avanza lento, non poco cupa e grigia è l’atmosfera garantita dalla fotografia di Junichiro Hayashi. Tra l’altro protagonista di ventiquattro minuti di intervista presenti nella sezione extra del disco, insieme a spot televisivi, il trailer originale e altro materiale. Da quarantadue minuti di conversazione con il regista a ventisei riguardanti gli effetti speciali, passando per sedici di featurette con Adam Wingard e Simon Barrett. Più making of della featurette in questione, una breve clip sulla partecipazione di Pulse al Festival di Cannes e sette minuti di premiere a Tokyo.

Dark water (2002)

Da poco divorziata, una maestra con trascorsi di problemi psichici è in cerca di una casa in cui andare a vivere. Insieme a lei, la sua bambina di sei anni, con cui trova alloggio in un vecchio casermone. Un posto che è stato teatro di una morte infantile collegata all’elemento acqua. È infatti una macchia di umidità sul soffitto della camera da letto a rappresentare il primo segnale d’inquietudine trasmesso dalla vicenda. Macchia che aumenta di dimensioni con il passare del tempo, assumendo progressivamente i connotati di un tutt’altro che rassicurante presagio. Un presagio che Hideo Nakata, autore di The ring, sfrutta per generare tensione e mistero prendendo le mosse da una breve storia di Koji Suzuki. Fino a tirare in ballo una piccola borsa rossa che, rinvenuta nei pressi dell’edificio, sembra essere appartenuta ad un’altra bambina, da tempo scomparsa.

Quella stessa bambina che, nascosta sotto un impermeabile giallo, mamma e figlia incontrano a volte sulla loro strada.

Bambina che, ovviamente, per le due non si rivela altro che un pericolo, trovandoci nell’ambito di una ghost story nipponica a base di spettro femminile. Ghost story che, proprio come Pulse, ha poi avuto anche un rifacimento hollywoodiano diretto dal brasiliano Walter Salles. Una ghost story che, fin dall’inizio, fa scattare nello spettatore la molla della curiosità nei confronti di ciò che si sta raccontando. Nascondendo dietro all’ingrediente soprannaturale, in realtà, il cuore di un dramma familiare a sfondo psicologico. Un dramma riguardante il sentimento di abbandono provato dai figli nei confronti degli irresponsabili genitori che li trascurano. Con contenuti extra che, a cominciare da quasi sedici minuti di making of e dal trailer originale, sono presenti nel solo blu-ray. Contenuti comprendenti interviste al regista, a Koji Suzuki, al compositore Shikao Suga, al sopra menzionato Hayashi e alle attrici Hitomi Kuroki e Azumi Mizukawa.

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