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Raiplay

‘Hinterland’. Review del film sbarcato su Raiplay

È disponibile su Raiplay l'ultimo film del regista austriaco Stefan Ruzowitzky, autore del film Il Falsario - Operazione Barnard premio Oscar miglior film straniero nel 2008. L'opera è stata presentata con successo al Festival di Locarno 2021, dove è stata insignita del Pardo d'Oro del pubblico ed è prodotta da FreibeuterFilm GmbH, AMOUR FOU, Scope Pictures e Lieblingsfilm.

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Su Raiplay l’ultima opera di un regista piuttosto dimenticato, almeno in Italia, capace di vincere in modo del tutto inatteso un Oscar quindici anni fa con un altro film che seguiva il racconto di genere in un film in costume.

Hinterland La trama

Vienna, 1920. La Grande Guerra è finita e l’Austria-Ungheria ha subito una durissima sconfitta. Tra i militari superstiti di rientro a Vienna c’è l’ex ispettore di polizia Peter Perg (Murathan Muslu), reduce da sette anni di prigionia in Russia. L’uomo deve affrontare una nuova vita da reietto, resa ancora più amara da una scia di omicidi efferatissimi che colpisce altri ex soldati. In una città incattivita, Perg, con l’aiuto della tenace dottoressa Körner (Liv Lisa Fries), dovrà scovare il seriall killer, il cui modus operandi ha qualcosa di familiare con il suo passato…
Inizia così una delle opere più sorprendenti attualmente presenti sul catalogo di Raiplay, per lo meno se si pensa di trovare edificanti proposte di taglio generalista.
Hinterland è un’ottimo prodotto per impreziosire il catalogo, con originalità e personalità da vendere.
Ruzowitsky qui, come per Il Falsario – Operazione Barnhard, conferma il suo amore per i personaggi di contorno nei momenti topici del ‘900, districandosi in una Vienna contorta fatta di quinte digitali deformate da geometrie espressioniste, come se il piano urbanistico fosse stato affidato allo scenografo del Gabinetto del Dr. Caligari. La scelta visiva fumettistica però non è mai stucchevole e conferisce un sapore affascinante a questo Sin City in salsa mitteleuropea, dove il protagonista, lo spigoloso Perg, si muove in un contesto sociale parimenti chiaroscurale.

Hinterland – Il contesto

La sua città è, infatti, ben raccontata nella sua stratificazione sociale tra borghesia rimasta al riparo della guerra e reduci ridotti alla miseria, una sacher torte di disperazione e diseguaglianze.  In questo contesto di incertezza si articola il disegno criminoso del serial killer, la cui efferatezza ricorda Seven o I Fiumi di Porpora, ma il cui disvelamento è quanto meno discutibile. Nella risoluzione del giallo riposa, di fatto, la grande debolezza del film, dato che sin dal primo omicidio sono presentati indizi plateali che avrebbero reso quanto mai agevole per Perg capire almeno dove indirizzare da subito le indagini. Rimane forte, tuttavia, la scelta implicita di affiancare lo sgretolamento dell’impero austroungarico alla disgregazione dei corpi dei suoi sudditi.

Al netto di queste ingenuità, il film è compatto e ben recitato, e mette in evidenza attori poco noti fuori dall’Austria come l’ottimo Muslu (una faccia da detective hard-boiled sconfitto dalla vita veramente calzante) e la malinconica ma fiera Fries nel ruolo della dottoressa fedele amica di Perg.
Hinterland è una fresca proposta per confrontarsi con un cinema di genere che colloca l’Austria nella mappa delle produzioni di cine-fumetti, in un viaggio che indaga una società morente, alla fine, sconfitta dalla dolore e dalla Storia. Per cui è sempre meglio tornare alla pace della campagna, nell’hinterland…

Hinterland

  • Anno: 2021
  • Durata: 98'
  • Distribuzione: Raiplay
  • Genere: Thriller - Horror
  • Nazionalita: Austria - Lussemburgo
  • Regia: Stefan Ruzowitzky
  • Data di uscita: 16-July-2023

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